Ecco l’incredibile storia della coppia pugliese che ha ben otto figli più la nona in arrivo. Le corse e affanni di ogni giorno sono animate da una straordinaria giovialità. Qual è il segreto?
Nella vita quotidiana di Matteo e Chiara, probabilmente, non ci sarà mai spazio per la solitudine e la noia. Vista dall’esterno è una famiglia d’altri tempi. Numerosa, solo papà lavora. Ma cosa ha portato questa giovane coppia lungo un sentiero decisamente contro corrente e irto di difficoltà? Scopriamolo
Storie come questa testimoniano dove può spingersi la follia dell’amore.
Una scelta contro corrente che da tanta felicità
Hanno 22 anni quando mettono al mondo il primo figlio Mattia che oggi ha diciotto anni e non sarà il solo ne avranno altri otto. L’ultima nascerà la prossima primavera. Loro sono Matteo e Chiara coppia pugliese che a quarant’anni possono vantare una famiglia da record.
È un dato di fatto che oggi l’età media della popolazione italiana è piuttosto alta. Nascono pochi bambini. L’impatto di questo fatto è evidente, per esempio, per chi lavora a scuola. Meno alunni, meno classi, interi istituti costretti a chiudere. Perché sta accadendo questo? Tante possono essere le motivazioni per chi sceglie di non avere figli. Si tende a non avere relazioni stabili, manca il lavoro, per chi invece lo ha le giornate lavorative sono lunghe, i ritmi di vita frenetici. A questo si unisca il concetto di libertà di oggi, talvolta assolutizzato fino a sentire un figlio come un limite. Poi ci sono motivi non legati a una scelta ma dettati dall’impossibilità di procreare. Insomma tante e troppo varie sono le cause ma indiscutibile è il fatto: oggi nascono troppo pochi bambini.
Ecco perché nel nostro contesto l’audacia di Matteo e Chiara risalta. Va lodata e celebrata.
La vita quotidiana un gioco di squadra.
Matteo Amico e Chiara Casolaro, rispettivamente 40 e 39 anni. Lui artigiano lei moglie e mamma a tempo pieno. Sui visi dei loro otto figli c’è la gioia di chi sa fare gioco di squadra. La giovane coppia non nasconde le difficoltà di gestione sia ordinaria che economica. È chiaro che è difficile accudire tanti figli richiede un surplus di forze e anche ingenti risorse, ma difficile non significa impossibile. Gli antichi stratagemmi insegnano ancora molto. Attrezzarsi per le corse quotidiane tra vari impegni di scuola e attività si riesce perché tutti fanno la loro parte. Mamma e papà coordinano ma i più grandi si occupano dei più piccoli. Si va a fare la spesa una volta a settimana, si va alla ricerca delle offerte e dei formati maxi dei prodotti. I capi di abbigliamento? Come “si faceva una volta”. I vestiti del più grande passano ai più piccoli.
Nella cultura dell’usa e getta una famiglia che ha scelto di mettere al centro l’essenziale è una lezione di vita senza pari. Si sente dire spesso che non si possono crescere bene tanti figli oggi. Andiamolo a dire alla famiglia Amico-Casolaro, nella sobrietà assoluta, hanno occhi luminosi e nelle loro parole si ode un ritornello continuo: i figli sono una benedizione. La vita va sempre accolta e promossa perché è la Benedizione del Signore. Se Matteo e Chiara ci sono riusciti tutti noi ce la possiamo fare.
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