Come ogni settimana voglio condividere la storia di un martire per Cristo!
Il martirio è la più alta forma di testimonianza di fede. Il termine martire – viene dal greco μάρτυς – testimone – è colui che ha testimoniato la propria fede o ideale nonostante la persecuzione, senza quindi abiurarla, anche a costo di eventuali pene corporali o morte.
La storia del cristianesimo è sempre stata caratterizzata da persone che hanno deposto la loro vita per amore del vangelo e di Cristo. Come afferma lo scrittore della lettera agli ebrei riguardo a coloro che hanno sofferto per amore di Dio, anche noi possiamo dire: di loro che il mondo non era degno!
Tertulliano disse: “Il sangue dei martiri è il seme della Chiesa”, infatti, quando la chiesa viene perseguitata essa cresce in ogni direzione!
Non è facile parlare di martirio, ma sappiamo che questa forma di testimonianza è la più alta e gloriosa a cui un cristiano possa essere chiamato!
In queste ultime meditazioni stiamo vedendo di come la potenza dello Spirito Santo ci abilita a vivere nella potenza, oggi vogliamo attraverso la testimonianza biblica di Stefano imparare cosa significhi morire nella potenza dello Spirito Santo.
Atti 7: 54 – 60 Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell’uomo in piedi alla destra di Dio». Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E detto questo si addormentò.
Molti sono coloro che vogliono vivere nella potenza dello Spirito Santo, ma mi domando quanti di noi sarebbero disposti a diventare martiri nella potenza dello Spirito Santo.
Che testimonianza gloriosa quella di Stefano che dopo aver predicato un messaggio glorioso, accetta il martirio con la dignità che è riservata solo a coloro che hanno una visione chiara di Dio e della Sua Gloria. Un diacono ripieno di Dio e ricolmo dei sentimenti di Gesù Cristo che mentre sta morendo ne incarna il messaggio al punto tale di pronunciare le parole più alte che un uomo possa esprimere mentre lo stanno uccidendo: “Signore non imputare loro questo peccato”
Signore abbi pietà di me!
Che Dio possa renderci uomini e donne che sappiamo vivere nella potenza di Dio e che se richiesto sappiano accogliere la sfida di essere testimoni del vangelo non solo con le parole ma con i fatti di una vita capace di arrendersi totalmente.
Apocalisse 2:10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita.
A Dio sia la gloria e onore ai martiri che come Stefano furono veri testimoni del Vangelo!
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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