Merian Ibrahim, la donna cristiana sudanese che è stata recentemente rilasciata dalla progione dopo avere affrontato la pena di morte, ora dice che la sua neonata è fisicamente disabile, dopo che Meriam è stata costretta a dare alla luce la piccola nella cella mentre era legata.
Ibrahim, in una recente intervista al Guardian, ha riferito che incinta di otto mesi, è stata condanna ta per apostasia e adulterio dovuto alla sua fede cristiana. Ella è stata costretta a dare alla luce mentre era in ceppi alla prigione Federale per le donne in Omdurman, nel Nord Khartoum, in Sudan.
Ibrahim, che ha anche un altro figlio di 21 mesi, adesso sostiene che siccome è stata costretta a dare alla luce la figlia mentre le sue gambe erano legate, sua figlia, Maya, è nata in una posizione non convenzionale ed adesso è fisicamente disabile. Ibrahim ha aggiunto che non è ancora chiaro se la giovane età di Maya permetterà di aver bisogno di assistenza per camminare quando sarà grande.
“Ho dato alla luce in catene!” Ibrahim ricorda della sua nascita traumatica, aggiungendo “Non corde – ma catene alle mie gambe. Non potevo aprire le mie gambe così le donne che erano la dovevano alzarmi. Ma non stavo neanche sopra a un tavolo.
Fonte: http://global.christianpost.com/
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