Un pastore viene ucciso dai terroristi del Congo per non aver rinnegato la fede in Gesù

Gli islamisti radicali hanno giustiziato un pastore perché non ha rinnegato Gesù come suo Signore e Salvatore e per aver rifiutato di convertirsi all’Islam. E’ rimasto fermo nella sua fede fino alla fine!

Il pastore Ngulongo Year Batsemire, 60 anni, stava camminando con sua moglie quando è stato circondato da alcuni membri integralisti delle forze alleate democratiche (ADF), un gruppo militante islamico che è attivo nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, e ha come obiettivo principale quello di perseguitare i cristiani.

I militanti hanno chiesto che il pastore rivelasse i nomi di altri cristiani e diaconi della Chiesa, ma il pastore ha rifiutato di farlo. Quindi hanno cercato con la forza di costringerlo a convertirsi all’Islam.

Quando si sono visto che la posizione del pastore era ferma e decisa di rinunciare a Gesù Cristo, gli jihadisti l’hanno martirizzato. La vita di sua moglie è stata salvata. Ricorda che i militanti avevano pronunciato una nota frase locale usata quando intendevano uccidere i cristiani, evitando di far del male ai musulmani.

Lo stesso giorno, i militanti dell’ADF hanno ucciso almeno 30 persone in una serie di attacchi contro quattro villaggi nella regione di Beni. L’area sta subendo un’ondata di violenza dall’ottobre 2019, quando l’esercito ha lanciato un’offensiva su larga scala contro i ribelli.

Un contatto del Fondo Barnabas ha affermato che l’aumento della violenza da parte degli islamisti ha portato i cristiani a fuggire. Ha detto che alcune chiese potrebbero non essere più in grado di celebrare i culti domenicali perché i pastori hanno abbandonato l’area. Un altro contatto ha riferito che i molti responsabili di chiese evangeliche hanno chiesto a gran voce preghiere affinché si raggiunga al più presto una pace duratura.

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