Unione Europea o Impero Romano del futuro?

Nell’arco di 24 ore abbiamo assistito alla realizzazione di due eventi distinti, ma di comune interesse, ossia la visita del pontefice argentino in quel di Milano, omaggiato da circa un milione di persone, e il raduno in Roma dei leader dei 27 paesi membri dell’Unione Europea a distanza di sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma del 1957. “Renderemo l’Unione europea più forte e più resiliente, attraverso un’unità e una solidarietà ancora maggiori tra di noi e nel rispetto di regole comuni…; l’unità è una necessità condivisa più che una nostra libera scelta…”, alcune delle dichiarazioni dei leader convenuti nella capitale d’Italia che, è bene ricordare, è stata anche la capitale di quell’Impero Romano che crocifisse Gesù.

Il documento programmatico firmato da tutti i rappresentanti rafforza ancor di più il fondamento dell’UE che sancisce come “l’Unione è indivisa e indivisibile”! Inoltre, i vari leader europei si sono impegnati solidariamente per il prossimo decennio, al fine di costruire un’Europa sicura, prospera, competitiva, sostenibile e socialmente responsabile, e che abbia la volontà e la capacità di svolgere un ruolo chiave nel mondo e di plasmare la globalizzazione”, dotata di istituzioni comuni e di forti valori, una comunità di pace, libertà, democrazia, fondata sui diritti umani e lo stato di diritto, una grande potenza economica che può vantare livelli senza pari di protezione sociale e welfare. Questo, in sostanza, l’obiettivo comune della Nuova Europa, la quale aspira a uniformare il mondo per farne una sola forza globale. Tuttavia, malgrado i recenti attentati terroristici a Londra e in Belgio han visto schierare un contingente notevole di forze dell’ordine (Roma era praticamente blindata), siamo di fronte a un semplice convegno di natura socio-politica oppure ci troviamo alle porte di quel “quarto regno sulla terra, che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà” di cui parla il profeta Daniele (cap. 7 vers. 23)? Chiaramente, questa Lega Europea mira a diventare una sola grande nazione, visto che, al tempo presente, essa rappresenta la forma di governo politico-finanziario più solido al mondo, tenuto conto che la Russia, la Cina e i paesi del medioriente non sono governi capaci di competere, in questa fase temporale e se non in forma individuale, al regime europeo che ingloba il sistema bancario internazionale (Bce) e il mercato via rete; a ogni modo, credo che questa forma di associazione convenzionale (UE) assumerà, in futuro, il ruolo di dominatore assoluto del pianeta dietro le cui quinte si muoverà – con astuzia – l’oscuro personaggio della bibbia conosciuto meglio come Anticristo, figura carismatica che verrà eletta democraticamente.

Riguardo l’evento di Milano, con un papa esaltato, applaudito e fotografato fra grida di giubilo, è evidente che i due fatti di cronaca si integrano perfettamente in quanto si rispecchiano i medesimi propositi dell’Unione Europea, laddove la figura di Bergoglio appare idonea e opportuna per dare al mega-apparato burocratico europeo quel tocco di “spiritualità” che farà da cornice al potere del futuro impero. Tutti sappiamo come la Politica e la Religione fanno spesso da sostegno per qualsiasi forma di potere, sicché i bagni di folla dell’epoca imperiale, laddove le grida di festa esaltavano il Divino Cesare Augusto (Pontifex Maximum) al suo passaggio per le vie dell’antica Roma, fanno un salto di duemila anni per essere riproposti a Monza, in pompa magna, a motivo dell’estasi per la visita del vescovo di Roma.

Pertanto, poiché nell’uno e nell’altro avvenimento intravediamo nettamente il culto della persona e la (cieca) fiducia nei suoi obiettivi, invito il lettore ad investigare le scritture per capire se i due avvenimenti di cronaca di ieri sono episodi casuali o se entrambi presagiscono l’ascesa della “bestia” di cui parla il libro dell’Apocalisse (cap. 13:1 e 13:11-12), in attesa del vero Regno di pace e di giustizia eterna che verrà introdotto dal Leone della Tribù di Giuda, cioè Gesù Cristo.

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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