Ho appena ricevuto la notizia della morte di un fratello che frequentava una delle comunità cristiane evangeliche di Messina; una comunità che io ogni tanto frequentavo, non essendo quella dove andavo regolarmente, ma che comunque faceva parte di un insieme di chiese i cui pastori costituiscono lo stesso collegio degli anziani.
Quindi quando vi andavo avevo modo di vedere questo fratello, anziano di età, ma con uno zelo per Dio che superava lo zelo di molti di noi giovani. Ed era quindi un esempio per tutti: giovani e meno giovani. Era la testimonianza vivente del fatto che, vivendo nella Fede di Dio, il sopraggiungere dell’età non infiacchisce l’Entusiasmo per la vita.
Era sempre pronto ad abbracciarti e a darti una parola di incoraggiamento; altro che fiacco a motivo degli anni: era lui che dava vigore a noi giovani!
Ripensando a tutto questo (visto che ora da diversi anni non vivo più a Messina, ma a Roma) mi viene da pensare che sicuramente il fratello Gioacchino è stato un vero e grande esempio di fede, la cui memoria sarà in e di benedizione per molti.
E in un certo senso sono obbligato a fare una considerazione ripensando a questo: quante sono le persone di cui si può dire veramente che “Sono state una benedizione e che anche dopo la loro dipartita lasceranno un buon Profumo e saranno ancora di benedizione”?
Temo che per rispondere onestamente a questa domanda debbo dire che “Non sono tanti”!
Certo io non posso che parlare per e fra coloro che conosco, non certo per quelli che non conosco! Magari, sparsi per l’Italia, vi saranno altri “Gioacchino”, che sono dei veri esempi di fede.
Ma forse non sbaglio dicendo che questi esempi di fede sono pochi in confronto a quanti dovrebbero e potrebbero essere; anzi confronto a quanti il Signore se ne aspetta.
Allora, quasi quasi, viene da chiedersi se questi ‘esempi di fede’ riguardano uomini (e donne) speciali.
Beh, di sicuro in qualche modo sono speciali, nel senso che la ‘specie’ degli uomini e delle donne che vivono in modo santo e sono di testimonianza per molti è, appunto, una specie ‘santa’, cioè appartata …dal resto della gente del mondo.
Di quanti si può dire (realmente) che sono ‘Il buon profumo di Cristo’?
Se non lo si può dire di tutti i cristiani e probabilmente neanche di molti, ma soltanto di pochi, allora vuol dire che veramente quelli di cui lo si può dire (a ragione e non a torto, ossia per convenevoli e convenienze) sono veramente persone speciali!
E in cosa consiste la loro ‘specialità’? Credo che consiste nel fatto che hanno incarnato e vissuto proprio quella ‘specie’ di uomini e donne che il Signore vuole che siano coloro che Egli intende trasformare a Sua immagine.
Le persone ‘speciali’ sono, dunque, “nient’altro” che i veri cristiani.
E se bisogna dire che di ‘persone speciali’ il mondo è povero (mentre è ricco di altri tipi di persone), allora vuol dire che il mondo è povero di veri cristiani.
Chi sono dunque le ‘persone speciali’, che almeno tutti noi vorremmo poter avere conosciuto? Sono i veri cristiani.
A questo punto un’ultima domanda per “concludere” questa riflessione:
“Siamo noi persone speciali…per qualcuno”?
Beh, credo che per avere in qualche modo la risposta potremmo pensare alle ‘persone speciali’, che magari Dio ci ha dato grazia di conoscere e che ci sono state d’esempio e delle quali possiamo sicuramente dire “benedetta la loro memoria” (nel caso in cui sono trapassati, come il caro fratello Gioacchino), e chiederci se noi siamo in qualche misura speciali come lo sono state loro. Siamo noi come loro oppure li chiamiamo ‘speciali’ nel senso che noi siamo e ci riteniamo distanti da loro?
Perché il Signore li ha fatti essere ‘speciali’ e ci ha dato l’opportunità di conoscere queste persone? Per dire “Oh si, loro si, che erano speciali, ma gli altri…., ma io…”! Oppure per dire che la loro ‘specialità’, essendo la ‘normale ordinarietà di Cristo che vive nei veri cristiani, dovrebbe essere anche la nostra?!
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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