Usa: una donna di origine liberiana è stata multata di 150 dollari per aver pregato a voce alta per strada; gli agenti di polizia le hanno contestato il fatto di aver causato col suo modo di pregare un fastidioso rumore, e quindi identificando il fatto stesso come un illecito.
L’agente di polizia, Jeanette, a difesa dell’operato suo e dei suoi colleghi, ha dichiarato che la signora non è stata sanzionata per aver pregato, ma per aver elevato la preghiera ad alta voce causando fastidio alla gente del posto; aggiungendo, però, che tutti abbiamo bisogno di pregare e che tutti hanno bisogno di preghiere ma con il giusto atteggiamento e un’attitudine di compostezza.
Il pastore Juwle Nagbe, marito della donna liberiana, ha contestato i funzionari di polizia ravvisato nel loro modo di comportarsi un’atteggiamento non rispettoso nei confronti della moglie che è stata fatta passare per una “delinquente”.
La donna liberiana è delusa della situazione che si è venuta a creare, e che continua a credere che gli Stati Uniti sono una “nazione di Dio”.
Alessandro Landolina – notiziecristiane.com
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