“Dio non è evangelico. Né cattolico. Né pentecostale.”

È davvero ora di dire basta con l’idolatria delle denominazioni. Basta con questo attaccamento cieco al proprio gruppo, alla propria chiesa, al proprio “movimento” come se fosse l’arca della salvezza. Non esistono denominazioni nel cielo. Esistono solo nel cuore degli uomini… e purtroppo anche nel loro orgoglio.

C’è gente che ormai non cerca più Gesù: cerca il culto della domenica. Non desidera la presenza di Dio, ma la sicurezza del proprio recinto spirituale. Tutto è bello, tutto è giusto… ma solo se succede nella mia chiesa, con il mio pastore, nel mio circuito. Se succede altrove? “Ehh… quelli lì non sono sani, non sono equilibrati.” Ma chi l’ha detto? Chi ha deciso che la tua visione è l’unità di misura dello Spirito Santo?

Il Vangelo non è proprietà privata. Non è un marchio registrato da una chiesa. Non ha una bandiera, un’etichetta, né una tessera. Il Vangelo è uno solo: quello della Grazia. E la vera Chiesa è una sola: quella composta da chiunque invochi con cuore sincero il Nome di Gesù. Non importa dove si trovi. Nelle case, nei garage, nei campi missionari o anche in qualche sala culto che non fa notizia. Ovunque ci siano cuori vivi, lì c’è la Chiesa. Non serve un microfono o un culto programmato. Serve solo vita.

E invece vedo troppa gente intossicata dalla religiosità, legata a schemi, tradizioni, manuali e statuti ecclesiastici come se Dio dovesse muoversi per forza in base a un regolamento. Poi ci si lamenta che non si sente più la potenza dello Spirito Santo, che non si vedono miracoli, che la gente si spegne. Certo, come può fluire lo Spirito dove c’è controllo, giudizio, competizione e settarismo?

Dall’altra parte c’è il paradosso opposto: luoghi dove tutti gridano, tutti profetizzano, tutti si esaltano… ma dietro tanto fuoco c’è solo fumo. Manipolazione, emozioni pompate, spiritualità da palcoscenico. Anche quella non è libertà: è religiosità in versione “effetti speciali”.

Il risultato? Tutti convinti di essere nel posto giusto. Tutti a confrontarsi su chi è più equilibrato, più corretto, più biblico. Tutti a dire: “Noi siamo quelli sani. Noi siamo quelli che stanno nel centro della verità.” Ma la verità è che molti si sono persi nel loro sistema. E nemmeno se ne accorgono.

La vera libertà non nasce dal frequentare un culto ben fatto, ma dall’essere figli di Dio, nati dall’alto, rigenerati dalla Grazia, liberi nel cuore. Il Regno non si vive solo in due ore domenicali: si vive ogni giorno, ovunque, in ogni situazione. Il problema non è la chiesa in sé, ma quando la chiesa diventa un idolo. Quando il sistema rimpiazza la Presenza. Quando il nome della denominazione prende più spazio del Nome di Gesù.

E mi dispiace, ma questa è la verità. Che vi piaccia o no. Dio non si commuove davanti ai vostri statuti, ai vostri pulpiti, ai vostri loghi. Lui guarda i cuori. Guarda chi lo ama. Guarda chi vive nel Suo Spirito. E tutto ciò che è costruito sull’uomo, prima o poi cadrà. Solo ciò che è nato dallo Spirito, rimarrà.

Cristo non torna per una denominazione. Torna per la Sua Sposa. Una. Viva. Libera. Piena di Spirito. Senza etichette, senza recinti. Solo Lui. Solo Grazia. Solo verità.

 Marcello Donadio 


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