Ero praticamente morta! Poi un angelo mi ha detto: torna in terra!

Sono nata in una famiglia facoltosa di Milano, mio padre però era alcolizzato. Avevamo un bar nel centro di Milano e mio padre era molto giovane quando cadde in questa schiavitù del bere! Le sue cellule cerebrali erano ormai logorate e non ci riconosceva più, nè a me, nè a mia madre! Amavo mia madre più di ogni altra cosa al mondo ma un giorno dovetti scappare per colpa di mio padre e dovetti abbandonarla. C’era un ragazzo siciliano che avevo incontrato dove andavo a comprare il biglietto del tram, in un bar quando tornavo a casa dopo le scuole serali. Ci innamorammo e lo dissi a mia madre. Quando lei, però, raccontò a mio padre che questo ragazzo voleva venire a chiedere la mia mano, mio padre andò su tutte le furie. Era geloso di me!! Prese la sua pistola e venne dritto nella mia camera. Mi nascosi sotto al letto mentre mia madre gridava per farlo desistere, ma lui come un pazzo entrò e non vedendomi iniziò a sparare verso l’armadio convinto che mi sarei nascosta lì. Come un gatto uscì dall’altra parte del letto e scappai. Scesi, presi un Taxi e andai alla stazione da dove chiamai il mio ragazzo che mi portò con lui in Sicilia. Chiamai anche mia madre che, piangendo, mi disse: “Vai, vai figlia mia e fatti una vita… “. Avevo solo 17 anni quando scappai da Milano per andare in Sicilia. La sua famiglia era di fede evangelica, e mia suocera si prese cura di me come una figlia fino al giorno delle nozze. Mia suocera mi parlava di questo Dio a me sconosciuto, di un Gesù che faceva miracoli, oggi come ieri. Una sera in chiesa anch’io accettai Gesù come mio Salvatore e Signore. Mi innamorai perdutamente di questo Dio che conoscevo solo di nome. Mi misi alla ricerca nella Bibbia di Gesù, volevo sapere sempre di più di Lui e del Vangelo. Divoravo letteralmente le pagine della Bibbia, avevo fame del mio Dio e volevo fare anch’io delle esperienze con Gesù. Giorno e notte meditavo e leggevo la Bibbia. Poi nel 1980 feci il battesimo in acqua e da quel giorno ad oggi Gesù è sempre stato e resterà il Signore della mia vita.
Con la nascita del mio secondo figlio iniziai ad avere degli squilibri ormonali che mi portarono ad avere delle emorragie. In una di queste emorragie un giorno mi trovavo nel letto di casa mia quando mi scoppiò una emorragia interna. In quel momento mi sono ritrovata sul mio letto vedendo me stessa distesa dall’alto del soffitto. Vedevo i miei figli che allora erano piccolissimi, uno di un anno e l’altro di sei. I miei cognati che cercavano di rianimarmi.Vedevo tutto questo dal soffitto, fino a quando sono iniziata a salire fino e a non sentire nemmeno più le loro voci. Mi sono ritrovata a salire una scala, una scala tutta d’oro. All’inizio ero disperata perché volevo ritornare dai miei bambini, e non potevo perché mi trovavo in un luogo sconosciuto, pieno di nebbia, senza vita. Poi dopo aver fatto altri gradini ho avvertito una pace meravigliosa dentro di me. Più salivo e più la pace era sublime. Ad un tratto mi sono ritrovata davanti ad un cancello, questo cancello aveva ai lati due uomini talmente alti che sostenevano questo enorme cancello, tanto che sembravano due colonne. Il cancello era anch’esso tutto d’oro! Questi uomini che reggevano questo cancello erano molto alti, al di là dei due metri e oltre credo. Questi uomini emanavano dolcezza, pace ma anche autorità. Mi sono trovata dietro a questo cancello perché sentivo dei canti, ma non riuscivo a distinguere in che lingua fossero. Erano in tanti che cantavano anche se non li vedevo. Sentivo questi canti bellissimi, soavi con voce non umana. Attraverso questo cancello vidi come un pavimento, ma un pavimento non fatto di mattonelle ma di acqua. Acqua come di un fiume, questo fiume aveva tante perle preziose, diamanti, zaffiri, che brillavano. Il vapore di quest’acqua emanava oro. Poi vidi un podio, e su questo podio c’erano delle persone ma vedevo solo la loro ombra; erano centinaia di migliaia che cantavano canti meravigliosi, dolci, sublimi ma non riuscivo a capirne il significato. Così feci la prova per aprire il cancello chiedendo il permesso ad uno di questi due uomini, forse erano angeli, ma loro mi negarono l’ingresso. Ero molto attratta da tutto quello che vedevo e sentivo; era una sensazione indescrivibile perché il tutto era avvolto da una pace inspiegabile. Allora chiesi di nuovo il permesso! Ma l’angelo sorridendo mi disse: “No! non puoi entrare. Adesso ritorna dalla strada da cui sei venuta.” Allora iniziai a piangere e chiesi di restare lì. Per la seconda volta, l’angelo mi disse di ritornare per la strada da dov’ero venuta. Poiché l’angelo aveva dolcezza e autorità allo stesso tempo, capii che quello che diceva andava fatto; così senza disubbidire ritornai per la stessa strada. Scesi la scala, al principio era tutto una pace, adesso più scendevo più il peso della vita rientrava in me, e il dolore!
Quando arrivai al penultimo scalino ricominciai a sentire le voci dei miei figli e dei miei cognati che continuavano a dire che mi dovevano portare in ospedale. Poi mi sono svegliata!! Questo accadde circa 30 anni fa, quando ero già convertita al Signore! In principio non ne parlai con nessuno perché mi avrebbero preso per pazza.
Dopo quasi tre anni venne a trovarmi una amica qui in Sicilia. La portai a una fiera campionaria dove c’era ogni sorta di cosa. I miei occhi all’improvviso fissarono un quadro esposto in un stand. Vidi esattamente tutto quel che avevo visto mentre fui assente nel corpo. Era quasi la descrizione completa di quello che avevo visto. Chiesi al signore che vendeva di chi fosse quel quadro e cosa rappresentasse. L’uomo molto gentilmente mi disse che la donna che aveva disegnato quel quadro un giorno era stata in coma ed al suo risveglio aveva messo su tela quello che aveva visto. Era esattamente ciò che avevo visto anche io quel giorno. Ne fui estremamente felice e sollevata, questo voleva dire che il mio non era stato un caso unico, ma altri avevano fatto la mia stessa esperienza. Forse Dio mi portò li perché voleva darmi la conferma che non era un sogno il mio, ma che veramente avevo fatto quella strepitosa esperienza. Da allora ricordandomi la pace di quei momenti mi tengo sempre più stretta al mio Signore e Salvatore Cristo Gesù! A Lui va la lode e l’onore! Amen!!
P.S. Ho sempre scartato a priori il fatto che persone avrebbero potuto fare esperienze extra bibliche, specialmente quando ci sono annunci profetici e catastrofici che ogni giorno sbucano da ogni dove: “Il Signore ha detto… il Signore mi ha detto di dirvi… “. Queste dicerie, le scarto a priori. Ma questa esperienza della sorella Pina, di primo acchitto ho sentito che era vero. In fondo anche Paolo fu trasportato con corpo o senza il corpo nel cielo… quindi anche noi (non tutti) magari possiamo fare di queste esperienze. L’importante è non credere ad da ogni asino che vola!! Inoltre la cosa che più mi ha fatto riflettere è che quando siamo fuori dal corpo ci sentiamo liberi e con una pace inspiegabile. Quando invece, come dice la cara sorella Pina, ancor prima di rientrare l’anima nel corpo si avvertiva un peso dei dolori e della vita carnale. Dovremmo pensare più a quella parte che si sale e non dare anima e corpo per questa vita effimera! Dio ci benedica!
Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com

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