Il diritto alla vita non è mai un errore

Cari compagni di questo viaggio terreno ma anche universale, il nuovo giorno ci apre un nuovo cammino verso l’atteso risveglio della coscienza.
Ognuno ha d’innanzi le pagine del proprio libro di vita, quante ne abbiamo sprecate, quante tinteggiate con colori sbagliati, quante altre sono state segnate da volontà altrui e quante ancora inaspettatamente, tra le migliori, con i migliori passi e scelte, hanno conferito il massimo splendore che non solo non si attenua nel procedere del tempo ma fa eco e richiamo per nuove buone azioni.
Non c’è passo che non conferisca colori e nuove note che alla fine produrranno la nostra composizione da riportare al Padre.
Siamo sempre in tempo per riconoscere quegli accordi non consoni in un cammino coerente con il suono dell’amore, per trasformarli in nuove note degne di realizzare un capolavoro di armonia.
Non c’è musica che non si fonda con le note del creato, di chi ci ha preceduto e di chi verrà: il Nostro direttore d’orchestra attende dai nostri passi la musicalità più gioiosa che prenda il volo del per sempre.
Ho sempre pensato al nostro Padre come una nuvola indefinita di immenso amore, luce, splendore, colori e fonte vibrazionale di melodie di gioia, nata prima di tutti i tempi e prima di ogni cosa; e poiché amore ha bisogno di generare nuovo amore, come una sfera di luce atemporale che procede e vuole appropriarsi solo della dimensione “infinito” verso un orizzonte senza fine, ecco che nasce nuova vita, nasce l’uomo.
E nel nostro piccolo immenso riproduciamo l’amore insito in chi ha generato ogni alito di vita.
Per un istante ricordiamoci dell’amore verso il compagno/a  che abbiamo al nostro fianco, o che ci ha accompagnato in parte del nostro viaggio, quando quel sentimento galoppava le onde più alte, ed il vortice della rinascita oscurava ogni altro pensiero. Quando quella luce riusciva a farci sentire al centro della vita ed il mondo solo un sassolino in mano, d’innanzi ad emozioni immense e pure. Ed in quel vortice quanti di noi hanno avuto il bisogno di generare e gemmare amore e quindi nuova vita, grazie agli strumenti che Dio ci ha fornito per vedere materializzato un sentimento incontenibile: i nostri figli, le perle del nostro filo di vita; un filo che ci vede tutti collegati …
Ma inevitabilmente ripenso anche a tutti quei battiti sorti per volontà divina senza che fosse il momento umano più idoneo, oppure con la persona poco consona, solo per aver giocato con quegli strumenti di amore messi a disposizione non per procurarci piacere con figure cangianti come stagioni temporanee di vita, ma solo per farne fusione degli aspetti spirituali e fisici del nostro vivere.
Ed in quel miracolo di unione di due microsfere nasce il battito , nasce il progetto di vita che si chiami Debora, Pietro, Adamo, Marta o anche con il tuo nome, laggiù a te che mi leggi a distanza.
Non c’è mai una vita sbagliata da eliminare quando Dio soffia il suo battito di energia, la sua volontà.
Quando succede, giunge il miracolo della vita dove noi non ne siamo mai artefici, ma siamo solo nidi per proteggere questi doni immensi, pensieri del Padre, come perle preziose a cui fornire ali di un volo autonomo soffiando radici di fede.
Da donna, mamma e medico non si può accettare l’interruzione del battito, e dico anche a te collega che mi leggi, tu che rimani stupito degli omicidi e delle brutture intorno e poi sei complice di chi toglie il diritto alla vita che avanza, quella vita che potevi essere anche tu!
Facciamoci carico delle responsabilità quando l’onda di amore giunge ed inaspettatamente il miracolo della vita ci bacia nuovamente.
Non è mai un errore la vita generata dal Padre, non è mai una casualità, anche se le condizioni non corrispondono al nostro sogno o solo perché abbiamo utilizzato gli strumenti di amore per far emergere momenti di benessere come pioggia per tentare di cancellare pensieri, disagi o ancor peggio quando si cercano emozioni perche’ la propria vita non ci emoziona più.
Qualunque strada abbia generato un figlio a cui non abbiamo dato il diritto alla vita, quel frutto e’ il figlio di tutti noi, e’ il nostro fratello , madre , padre, amico, il raggio in più in questa terra pensato dal Padre e a cui noi abbiamo sottratto un percorso voluto dal cielo.
L’aborto non è mai un semplice atto chirurgico o terapeutico, e’ un vero delitto non giustificabile solo perché le dimensioni della vita che chiede continuità di vita, sono millimetriche o per la mancanza di voce ascoltabile dall’orecchio umano.
Già alle prime settimane il battito del cuore avanza e cerca di farsi spazio in questo mondo che aspetta solo la gioia accettazione della volontà del Padre. In quell’abbozzo di pochi millimetri c’è un progetto immenso. Nessuno ha il dono della vita senza che Dio non l’abbia già pensata e progettata; Lui ci conosce davvero tutti, e ci riconosce tutti suoi figli nonostante tutti non lo riconoscano come Padre!
E’ semplice cercare il sole quando intorno si proiettano raggi luminosi; Dio chiede di riconoscere il sole dentro di noi quando si fa buio tutto intorno, quando nel cammino l’oscurità sembra chiedere di arrestare il nostro passo; ma chi ha ha fede è lì per fornire la spinta, per farci avanzare nella difficoltosa scalata e per farci riappropriare del nuovo orizzonte di luce che ci attende.
Quel buio via senza relativa uscita che può percepire una donna incapace di portare avanti la sua gravidanza per le più svariate ragioni.
Svegliamo le coscienze, il torpore che paralizza i pensieri, che offusca il sentire ed il vedere, siamo sempre in tempo. Nessuna scelta non a fin di bene e nascosta negli angoli più nascosti del cuore avrà prima o poi un suo peso nella nostra coscienza.
Le braccia del Padre sono abbastanza larghe per accogliere tutti i suoi figli, la sua misericordia e’ senza confini, ma la sua pazienza nell’attendere il nostro cambiamento credo abbia un tempo.
Non saremo mai in grado di capire tanti perché della vita, tante ingiustizie, tante sofferenze: Dio non va compreso ma amato, lodato, rispettato venerato ogni giorno della nostra vita perché è la sola fonte di vero amore e gioia.
Ha creato noi per amore: facciamone di ogni passo un capolavoro da offrirGli, svestiamoci del peccato e vestiamoci di sola essenza, proiettandoci al cielo come infinite scintille d’amore. Al mio appello giornaliero dico il mio SI al Padre, io sono con te e Tu in me.
E come in ogni nostro appuntamento vi dono una delle mie poesie, che sia spinta per comprendere maggiormente la strada che il cielo che ci chiede , via della santità che non è una via di privazioni ma di arricchimento e riscoperta di tutti i doni intorno ma soprattutto della divinità insita in ognuno di noi .
Diritto alla vita
 
All’inizio il nulla …
Il vuoto, un minuscolo punto in un interminabile infinito nel finito mai sorto …
Poi il soffiar dall’eterno pulsar …
Quel senso di ogni cosa dal fiore mai sbocciato al rampicante nel deserto che di ogni pietra ne germoglia rosa, che di piccoli rivoli dimenticati tra i solchi inarrestabili del viso ne fa oceani incontrollati…
Energia impetuosa a portar vita …
Ove oscurità ne fa da padrona.
A dissetar quel deserto di speranza inaridito. 
E da allora non ci fu più il finito alle porte del nulla.
Non ci fu più battito senza strade falsamente chiuse.
Non ci fu dolore …
Senza ali e senza immenso, da renderlo un insignificante eterno nulla al cancello della vita!
Debora Castrogiovanni | Notiziecristiane.com

Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui