Divergenze dottrinali principali fra Bibbia e Corano

Secondo l’Islam, nel corso della storia Allah avrebbe mandato i profeti, a partire da Adamo fino a Noè e da Abramo fino a Gesù e infine Maometto, tutti con lo stesso messaggio: c’è un solo dio unitario, il cui desiderio è quello di perseguire il bene e di prevenire il male.

L’Islam afferma che Cristiani ed ebrei, sono identificati come Popolo del Libro, siano gli ultimi seguaci delle precedenti rivelazioni divine, ma ol tempo divenute corrotte. Con la Scrittura dell’Islam il Corano è inteso dai musulmani come il ripristino della guida originale di Allah, un dio unitario, non Unitrinitario.

In effetti, il Corano riconosce numerose personalità bibliche, cambiandone i loro nomi, ma riconosce come autentiche solo una parte della letteratura biblica: la Torah scesa su di Mosè, l’Evangelo sceso su Gesù e i Salmi scesi su Davide.

Sia le credenze che le pratiche islamiche, dai musulmani sono considerate di origini bibliche: l’esistenza di un Dio unitario, dei profeti, del cielo, dell’inferno, degli angeli e di un giorno del giudizio. Essi accettano anche l’importanza della carità, della preghiera e del digiuno vastamente richiamandosi vagamente alla Bibbia.

Anche se i musulmani credono che Gesù fosse solo un profeta, non divino né il Figlio di Dio, credono ai racconti coranici della sua nascita verginale, della sua natura senza peccato, dei suoi miracoli sin da fanciullino e della sua seconda venuta, alla fine dei tempi, come musulmano,  ma non nella sua deità, come seconda persona della Trinità.

Il Corano contesta agli Ebrei e ai Cristiani di aver snaturato le loro precedenti rivelazioni eliminando deliberatamente la verità o modificandola con una falsa interpretazione. Gli islamici sostengono, infatti, che l’Antico e il Nuovo Testamento contengono incongruenze logiche, improbabilità ed errori di fatto.

Alcune ipotetiche accuse unilaterali contro l’Antico Testamento includono, false dottrine, brani mancanti nel Corano, incongruenze nella Torah e incoerenze con la scienza (retrocessione del sole con Giosuè). Lo stesso evangelo sarebbe stato corrotto da discrepanze insinuatesi nel tempo nei racconti evangelici (brani aggiunti agli originali), e da vere invenzioni (come la crocifissione).

Dei cristiani e degli Ebrei avrebbero soppresso o rimosso la predizione biblica di Maometto dalla Scrittura. Per esempio, si suppone che Gesù abbia predetto il futuro profeta Maometto quando parlò del “Consigliere” in Giovanni 14 e 16.

In questo modo l’Islam rifiuta il concetto di partecipazione umana durante l’ispirazione della rivelazione che si manifesta nelle varietà dei libri biblici (Vangeli, Lettere, ecc.). Il messaggio originale di Gesù è considerato perduto. I musulmani credono che gli autori del Vangelo, scrivendo molto tempo dopo Gesù,  abbiano modificato il messaggio per promuovere il proprio punto di vista. Si suppone che le lettere di Paolo promuovano un Cristo “mistico” e delle “false” dottrine come la risurrezione.

I musulmani, naturalmente, hanno ragione sul fatto che la Bibbia è più antica del Corano. La trasmissione del suo testo è di gran lunga la più accurata di tutte quelle pervenute ad oggi del mondo antico.  Inoltre, numerose prove sia extrabibliche che bibliche a disposizione sostengono, tra le altre cose, la storicità della crocifissione e della risurrezione di Gesù.  A questo proposito, contrariamente alla narrativa storica classica dell’islam tramandata nei secoli, dai più recenti approfondimenti storici emersi recentemente, diversamente da come si crede, l’Islam deve dimostrare che sia  iniziato con Maometto. I professori di spicco dovranno esporre le risorse storiche islamiche a loro disposizione.

Fra questi luminari musulmani, di spicco internazionale, il Dottor Shabir Ally e Shayk Dottor Yassir Qadhi, entrambi stimatissimi come studiosi sapienti musulmani da gran parte della Umma mondiale- Entrambi, in tempi diversi, dai loro social hanno ammesso coraggiosamente e pubblicamente che il Corano, presenta seri problemi a riguardo del presunto dogma di assoluta preservazione del Corano; uno dei due ha affermato che il testo standard del Corano in arabo non è il medesimo testo standard del Corano per tutta la Umma islamica.

Tali importanti e storiche ammissioni sono venute fuori a motivo degli studiosi occidentali che lo hanno reso pubblico, finché studiosi musulmani come Qadhi e Ally sono stati costretti a riconoscerlo pubblicamente, ammettendo che sono piccole differenze che non incidono nelle credenze e nelle pratiche dei musulmani! Fino a poco tempo fa ripetevano che il Corano che posseggono oggi è il medesimo Corano risalente al temo di Maometto, preservato da ogni minima alterazione. Ora non possono più dirlo. Che momento emozionante.

Altroché  affermare che le Scritture Giudeo-cristiane sono *1 “residui” da correggere.  Credo che stiamo assistendo intellettualmente all’inizio della caduta dell’Islam.Intravedo urgenti dibattiti inter-religiosi con i sapienti professori islamici di spicco per riverificare la fondatezza della storia islamica classica dai suoi albori; *2 per accertare quanto affermano i sapienti Ally e Qadhi, i quali hanno dichiarato che il Corano non è stato preservato da ogni alterazione né che l’attuale Corano in arabo sia l’unica versione standard  *3 uguale per tutto il mondo arabo.

La preghiera dei cristiani può aiutare a correggere le idee sbagliate dei musulmani sulla Bibbia. Infatti i seguaci di Cristo dovrebbero fare amicizia con i musulmani in modo che lo Spirito Santo possa portare la convinzione nei loro cuori attraverso la potente parola di Dio.

A cura Francesco Maggio autore, saggista ed esperto relazioni inter-religiose con l’islam


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