Chiesa Evangelica Luterana condanna l’attacco all’ospedale Al-Ahli a Gaza
La Chiesa Evangelica Luterana esprime la sua ferma condanna per l’attacco aereo israeliano che, nelle scorse ore, ha colpito l’Ospedale Al-Ahli di Gaza City. Chiamato anche “Ospedale Battista”, si tratta dell’ultima struttura sanitaria pienamente operativa nel nord della Striscia di Gaza. L’assalto, avvenuto nella notte tra sabato e domenica, ha causato la distruzione del reparto chirurgico e della centrale di ossigeno per le terapie intensive, mettendo a rischio la vita di pazienti già gravemente feriti.
Condannati al carcere i genitori di Berkin Elvan
Il 16 giugno 2013, ancora quattordicenne, era uscito da casa per andare a comprare il pane mentre in città migliaia di manifestanti protestavano un difesa degli alberi di Gezi Park. Nei pressi di piazza Taksim viene colpito alla testa da un lacrimogeno. Nonostante fossero stati chiamati immediatamente dai presenti, i soccorsi arrivarono con colpevole ritardo.
LA DURA CONDIZIONE DEI BELUCI IN IRAN
Secondo l'organizzazione “Baloch Activists Campaign” (BAC, citata dall'agenzia curda Mezopotamya) nei primi tre mesi del 2025 la repressione del regime di Teheran avrebbe causato direttamente la morte di almeno trenta beluci, tra cui 4 donne e due minorenni (oltre a una sessantina di feriti). Stando alle cifre ufficiali (presumibilmente per difetto) sarebbero 218 i beluci arrestati (tra loro cinque bambini).
RISCHIA DI RESTARE LETTERA MORTA IL RECENTE ACCORDO TRA GOVERNO DI DAMASCO E AMMINISTRAZIONE...
Un paio di settimane fa l'Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est (Rêveberiya Xweser a Bakur û Rojhilatê Sûriyey) aveva sottoscritto un accordo con Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ(già al-Jūlānī), principale esponente del nuovo governo in Siria, sostanzialmente costituito dalla coalizione islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS, in passato membro dello Stato islamico e di Al-Qaïda).
L’UNICEF DENUNCIA LA RIPRESA DELLA STRAGE DI BAMBINI A GAZA
Mentre con la fine della tregua riprende la conta dei morti palestinesi nella striscia di Gaza (sia per i bombardamenti sull'enclave che per le operazioni terrestri) si ha quasi l'impressione che i 50mila precedenti (cifra presumibilmente per difetto) vengano “rimossi”, dimenticati.
QUALCHE OMBRA SUL NUOVO GOVERNO DI DAMASCO
Intanto nel nord-est siriano, il 2 aprile il comandante delle SDF (Forze Democratiche Siriane) Mazloum Abdi ha ricevuto sua Eminenza il vescovo aggiunto Levon Yeghiayan, pastore dell'Arcidiocesi Ortodossa Armena di Al Jazeera e una delegazione della comunità armena.
La spirale della paura
Un kit di sopravvivenza con acqua, cibo, farmaci e batterie, per assicurare a tutti i cittadini europei un’autosufficienza di almeno 72 ore, in caso di guerra, disastri naturali o altri stati di crisi, oltre a linee-guida per informare sulla “disponibilità di rifugi”. Sono alcune delle misure che la Commissione europea elenca nella sua Strategia dell’Unione europea per la preparazione, il nuovo piano presentato la settimana scorsa a Bruxelles.
PREOCCUPATO APPELLO SULLA SIRIA DA IGFM
Dalla Germania arriva un appello della Società internazionale per i diritti dell'uomo (Internationale Gesellschaft für Menschenrechte, IGFM), denso di preoccupazione per quanto potrebbe ancora accadere in Siria ai danni delle minoranze (alauiti, curdi, cristiani, drusi...).
LA MORTE INGIUSTA DI WALID JALED ABDULA’ AHAMAD
ALMENO 63 PRIGIONIERI PALESTINESI SONO DECEDUTI NELLE CARCERI ISRAELIANE DOPO IL IL 7 OTTOBRE 2023
L’ONU DENUNCIA IL MASSACRO DELLA POPOLAZIONE ALAWITA
Dato che evidentemente "grande è la confusione sotto il cielo", nei giorni immediatamente successivi al recente massacro di civili alawiti operato in Siria da bande jihadiste filogovernative, qualcuno (in polemica con le proteste anti-israeliane per le stragi genocide operate a Gaza da Tsvá haHaganá leYisraél ) aveva così commentato le immagini delle vittime alawite (civili, famiglie intere): “Il tutto senza reazioni furenti da parte dell’ONU o manifestazioni di protesta nelle nostre piazze contro il genocidio”.