IO EX GAY: DIO HA PARLATO DAL CIELO

Mi chiamo Emanuele, ho 30 anni e sono di Napoli. Da bambino sono venuto in contatto con del materiale pornografico; verso i 10-11 anni un bambino più grande di me mi ha baciato; inoltre, i miei genitori erano separati e ho sempre sentito la mancanza e il bisogno di una figura paterna. Questi sono i motivi per cui verso i 12-13 anni ho cominciato a provare attrazione fisica nei confronti degli altri ragazzi, cioè ad avere delle attrazioni omosessuali. Mi ricordo che all’asilo mi ero innamorato di una bambina dalla quale poi mi divisero; dico questo per testimoniare che so di non essere nato gay e che nessuno ci nasce. Questi sentimenti mi facevano stare male, forse anche perché pensavo a quello che avrebbero potuto pensare gli altri. Alle scuole medie ho cominciato a lottare con la depressione: non dormivo bene, ero pieno di pensieri che non mi davano pace, iniziavo ad avere paura della vita e mi chiudevo in me stesso.

Quando avevo 15-16 anni mia cugina mi ha invitato in chiesa. Leggendo la Bibbia ho capito che l’omosessualità era un peccato, allora ho chiesto perdono a Dio e sono stato battezzato di Spirito Santo. Prima temevo che Dio non mi desse quel dono perché avevo avuto quei pensieri, ero attratto dagli uomini e mi sentivo sporco e indegno, ma invece il Signore ha visto la mia fede e ha dimenticato ogni cosa e mi ha mostrato il Suo amore, che ho potuto sentire. A 16 anni Dio mi ha parlato attraverso due profezie: nella prima mi ha detto che mi avrebbe dato una compagna, nella seconda mi ha detto: «Io parlerò dal cielo, tu mi ascolterai e tu capirai che sono il tuo Dio che ha creato il cielo e la terra». La parola di Dio e la comunione con Lui riuscivano a non farmi accettare l’omosessualità come qualcosa di normale. A 18 anni mi sono battezzato in acqua.

Dopo il battesimo ho iniziato a frequentare dei locali gay e ad avere rapporti con uomini. Una sera in discoteca il Signore mi ha come messo davanti uno specchio e mi diceva: «Vedi, Emanuele? Queste persone sono come delle mine vaganti, senza una meta e senza un obiettivo.» Tornando a casa, sono uscito fuori in balcone e ho cominciato a pregare nella mia mente (perché non avevo il coraggio di pregare ad alta voce) e ho chiesto a Dio perché mi aveva promesso una compagna quando invece mi trovavo ancora legato a quello stile di vita e a quelle attrazioni. Ero arrabbiato. Dopo alcuni giorni, Dio mi ha parlato attraverso una profezia in una casa; un pastore che non conosceva il mio vissuto ha cominciato a pregare per me. Io avevo paura che Dio mi giudicasse, ero deluso perché non si stavano adempiendo quelle promesse (come quella che desideravo da sempre di sposarmi), ma quest’uomo mi disse da parte del Signore: «Non avere paura. Perché hai avuto paura di Me? Io già ti ho perdonato. Ho permesso che passassi per queste cose per farti capire la differenza tra il bene e il male. Io adempirò la mia promessa e ti darò quello che il tuo cuore ha sempre desiderato.»

Ma continuavo a vivere nello stile di vita gay. Sono stato fidanzato per quasi un anno con un ragazzo. Volevo lasciarlo ma non ne avevo le forze, quindi ho chiesto a Dio di aiutarmi. Dopo aver fatto questa preghiera, questo ragazzo ha iniziato a mostrarsi aggressivo nei miei confronti. Era come se il Signore mi stesse dando dei segnali, che Lui aveva ascoltato la mia preghiera. Questo ragazzo ha iniziato ad avere degli atteggiamenti da stalker nei miei confronti, perseguitandomi, facendo chiamate intimidatorie alla mia famiglia, minacciandomi che gli avrebbe rivelato la mia doppia vita. Questo mi stava dando la forza ed una conferma per rompere la relazione con lui. Un giorno in chiesa, qualcuno ha parlato da parte del Signore per me, dicendomi: «Quando sei stato perseguitato, ho combattuto Io per te. Quando hai avuto paura, in quei momenti ti ho portato in braccio.» Nonostante questa ulteriore parola da parte del Signore, che mi ha ancora una volta mostrato il Suo amore, ho continuato a vivere nel peccato.

DIO PARLA UNA VOLTA, E ANCHE DUE, MA L’UOMO NON CI BADA; PARLA PER VIA DI SOGNI, DI VISIONI NOTTURNE, QUANDO UN SONNO PROFONDO CADE SUI MORTALI, QUANDO SUI LORO LETTI ESSI GIACCIONO ASSOPITI; ALLORA EGLI APRE I LORO ORECCHI E DÀ LORO IN SEGRETO DEGLI AMMONIMENTI, PER DISTOGLIERE L’UOMO DAL SUO MODO DI AGIRE E TENERE LONTANO DA LUI LA SUPERBIA; PER SALVARGLI L’ANIMA DALLA FOSSA, LA VITA DALLA FRECCIA MORTALE.
– GIOBBE 33:14-18 –

«Tu stai cercando un po’ di pace. Non andare né a destra né a sinistra e Io ti darò la pace. Io non ti lascerò nelle tenebre.» Questa è la profezia che ho ricevuto tre anni fa, prima di ricevere la luce di Cristo nella mia vita.

Tutto è cominciato durante la quarantena lo scorso marzo. Ricordi che quando avevo 16 anni il Signore mi aveva parlato dicendomi «Io parlerò dal cielo, tu mi ascolterai e tu capirai che sono il tuo Dio che ha creato il cielo e la terra»? Io mi aspettavo che questa profezia si riferisse al fatto che Dio mi avrebbe parlato personalmente; non avrei mai pensato che si sarebbe compiuta invece in un modo molto diverso da quello che pensavo.
Un giorno, per un motivo futile, ho contattato una mia amica che crede in Dio e che ha voluto raccontarmi una cosa incredibile che le era successa. Una cosa che ha del sovrannaturale e che lei ha sentito di condividerla con me, perché sapevo che anch’io credevo in Gesù. Verso le 4 del mattino, ha cominciato a sentire una voce mentre dormiva che diceva «Abbi un cuore retto. Non ti smarrire nel tempo della prova». Non credeva alle sue orecchie. Pensava fosse la radio dei vicini, ma erano le 4 del mattino. Allora, si è alzata dal letto e continuava a sentire quella voce che le diceva «Abbi un cuore retto. Non ti smarrire nel tempo della prova». Era sconvolta, non sapendo da dove provenisse quella voce. Così salì in terrazzo e cominciò a camminare avanti e indietro, pioveva forte e lei continuava a sentire quella voce fin quando decise di registrarla. «Abbi un cuore retto. Non ti smarrire nel tempo della prova». L’ha registrata e dopo avermi raccontato tutto le ho chiesto di mandarmela. Nella registrazione si sentiva il rumore della pioggia e una voce che letteralmente parlava dal cielo e che diceva «Abbi un cuore retto. Non ti smarrire nel tempo della prova». Ho immediatamente pensato alla profezia che Dio mi aveva dato quando avevo 16 anni: «Io parlerò dal cielo, tu mi ascolterai e tu capirai che sono il tuo Dio che ha creato il cielo e la terra». Dio mi aveva parlato dal cielo, letteralmente. Non pensavo che la profezia avrebbe potuto compiersi in modo così dettagliato. Questo ha fatto nascere in me una sorta di timore per Dio. Da quel momento, durante la quarantena in cui ero costretto a stare a casa, sono tornato al mio Dio che ha creato il cielo e la terra. Ho ripreso a leggere la Bibbia, a pregare e a cercare il Suo volto. La solitudine, la calma e l’isolamento forzato della quarantena mi hanno dato la possibilità di restaurare il mio rapporto con il Creatore. Ma non riuscivo a perdonarmi, avevo fatto troppe cose sbagliate. Allora, ho cominciato a chiedere a Dio di parlarmi personalmente, anche perché non potevo andare in chiesa. Una sera – ancora senza la forza di perdonarmi – ho pregato con insistenza, chiedendoGli di parlarmi con un sogno. La notte il Signore mi ha parlato attraverso la figura di un pastore che mi diceva: «Emanuele, non temere!» Ho visto uscire da dentro di me come della spazzatura. Ho capito in quel momento che avevo ricevuto una liberazione e che ero stato purificato.

Sono passati sette mesi e così come aveva profetizzato il Signore, Lui mi ha dato la pace, non mi ha lasciato nelle tenebre, e io non sono più andato né a destra né a sinistra. Infatti, Dio mi ha restituito tutto quello che il nemico mi aveva rubato, inclusa la mia vera identità. Ora so chi sono; sono passato dall’essere un perduto all’essere un salvato, un figlio di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo.

Ma le prove non sono finite. Lo scorso 5 maggio ho avuto un sogno in cui ero ritornato alla vita omosessuale. Ho preso autorità nel nome di Gesù contro questa forza malvagia. Ho preso consapevolezza che il sogno mi era stato dato dal nemico delle nostre anime, che era soltanto una bugia. Prima che mi svegliassi ho sentito che mi sussurrava all’orecchio che noi figli di Dio siamo dei bugiardi, ma la Bibbia dice che è lui il padre della menzogna (Giovanni 8:44).

Oggi faccio parte di una comunità cristiana in cui servo il Signore nel canto.
Sono felice per quello che il Signore ha fatto nella mia vita, soprattutto di avermi liberato dalla menzogna dell’omosessualità e dalla menzogna che gay si nasce. La mia esperienza di vita e sentire altre testimonianze di ex gay mi hanno fatto capire che nessuno nasce omosessuale, ma che spesso si tratta di ferite. Il Figlio di Dio non è venuto per accusarci e condannarci, ma per salvarci, dandoci il perdono dei peccati, un nuovo cuore e la vita eterna.

Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato.
– Geremia 1:5 –

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