Aborto. Legge tutela uova ma condanna a morte bambini: al via le nostre affissioni

«Che differenza c’è tra un uovo d’aquila e un bambino nel grembo materno? Perchè il primo, l’aquilotto, viene giustamente protetto e chi lo distrugge viene perseguito e multato, ma il secondo, il bambino, invece, può tranquillamente essere abortito, entro la dodicesima settimana, se sano, altrimenti anche oltre, per di più gratuitamente negli ospedali pubblici?» E’ questa la domanda al centro del messaggio della nuova campagna di sensibilizzazione di Pro Vita & Famiglia Onlus, partita oggi con una serie di affissioni sul territorio di Sanremo.

«Come è possibile che la nostra legge tuteli la vita del primo, ma non custodisca la vita del secondo?» spiega una nota del Circolo territoriale locale di Pro Vita & Famiglia. «Nell’era delle ecografie accessibili a tutti non si può continuare a raccontare alle donne la bugia del “grumo di cellule”. Le donne si meritano di più del grande inganno dell’aborto, che elimina la vita del loro figlio e causa loro conseguenze fisiche e psicologiche troppo spesso taciute. L’aborto non può essere una soluzione a una gravidanza inaspettata o difficile».

https://www.provitaefamiglia.it/blog/aborto-legge-tutela-uova-ma-condanna-a-morte-bambini-al-via-le-nostre-affissioni

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