Alice Cooper, all’anagrafe Vincent Damon Furnier (Detroit, 4 febbraio 1948), è un cantante statunitense, tra i personaggi più controversi e discussi nella storia del rock. I suoi concerti sono macabri e cruenti ma, allo stesso tempo, molto spettacolari. Le sue performance live sono famose per la presenza di elementi scenici come ghigliottine, bambole impalate e il famigerato boa (vero) attorcigliato al collo, oltre che per il caratteristico corpse paint, trucco facciale dalle sembianze “cadaveriche”.
Dopo questo preambolo descrittivo del profilo sociale del personaggio, occorre dire che Alice Cooper è cresciuto nell’ambito di una famiglia cristiana, suo nonno era un pastore evangelico, ma naturalmente il rapporto con Dio è una relazione personale e si possono prendere strade di perdizione (caratterizzate da sesso, droga e alcool) opposte alla via di salvezza che è Cristo, anche se si ricevono sani insegnamenti cristiani.
La notizia è di un avvicinamento del noto cantante a Cristo in seguito all’ascolto di una predica, di un pastore evangelico, sull’inferno; predica che lo ha scosso molto.
Ma cosa ha portato Cooper ad assistere ad un culto evangelico? Naturalmente sappiamo che DIO ha il controllo di ogni cosa, e che muove le circostanze a che sia fatta la Sua santa e perfetta volontà. Cooper durante l’intervista rilasciata alla CNS news dichiara che l’alcolismo stava “rovinando” il rapporto con sua moglie, figlia di una pastore Battista, la quale lo convinse di andare ad assistere a un culto di una chiesa evangelica, e lì Cooper ha assistito ad una predica incentrata sulla fine che faranno coloro che non accetteranno Cristo, la morte eterna e lo stagno di fuoco. Cooper dichiara che la Parola di Dio ha fatto tremare il suo cuore così tanto da far sorgere in lui la paura di andare all’inferno.
Oggi Cooper dichiara di voler servire Cristo e di mettere in guardia le persone che Satana è reale dichiarando che il mondo è nella mani del diavolo.
Ci sono stati cambiamenti? I critici di Cooper segnalano che ha cambiato la sua musica con ritmi più lenti e i testi non incitano più alla violenza, al sesso promiscuo, all’ alcool, alla droga.
Alessandro Landolina – notiziecristiane.com
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