Altavilla Milicia: La preghiera, la nostra unica arma

Gli ultimi fatti di cronaca nera, ci dimostrano in modo indiscutibile l’instabilità delle relazioni umane e della scellerata ed incontenibile violenza perpetrata sui un propri simili e come spesso accade sui componenti delle famiglie di appartenenza.

Uno dei teatri delle ultime atrocità è il diabolico delitto di Altavilla Milicia. Tutti noi siamo sobbalzati e inorriditi di fronte a quanto avvenuto e i notiziari trasmessi tempestivamente da professionisti (disinformati e scorretti) del sensazionalismo facile, non si sono preoccupati di travolgere infangando ingiustamente la fede cristiana evangelica e con essa i membri appartenenti.
Le dichiarate correlazioni del mondo evangelico ai fatti accaduti ad Altavilla hanno disseminato sconcerto, dubbi, incredulità verso chi ha il solo scopo di portare il Vangelo a chiunque con amore e sincerità, esattamente come faceva Gesù.

Siamo allenati al ricevimento delle maldicenze scagliate nella arena da famelici e ignoranti disinformati; sappiamo bene che non saranno le ultime, ne seguiranno altre nel tempo e per alcuni sono diventate il passatempo preferito: chiacchiere solitamente fra gli avventori del bar ma ciò che ferisce maggiormente sono l’accanimento gratuito e la scellerata ottusità atta a colpire in modo esclusivamente indegno.

Se quest’ultimi si accostassero a Gesù o leggessero alcuni capitoli delle Sacre Scritture, potrebbero verificarne la veridicità dell’Amore Cristiano. Il messaggio del Vangelo è di Salvezza per chiunque crede e ne segue amore e rispetto per la vita sociale e spirituale, ossia negazione alla violenza. Dio tramite la Sua Parola ci mostra l’amore Divino e la Vita Eterna tramite il Cristo.

Non dimentichiamo che fra le tante caratteristiche, Gesù nel periodo terreno esercitava mansuetudine e compassione; in Matteo 11:29 sta scritto: ”Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre.“ Il versetto, molto ben conosciuto, sottolinea l’esempio perfetto a cui tutti i figlioli di Dio si devono attenere.

Il versetto richiamato fornisce istruzioni precise riguardo alla disposizione da seguire mentre si prosegue il cammino di discepoli. La mansuetudine si estende nelle prove delle tempeste e delle difficoltà e permette di sperimentare due aspetti: accettarne gli eventi dalla mano di Dio senza mormorii, lamentele e amarezza di cuore e il secondo è riferito alla fallibilità dell’uomo: non dobbiamo insistere nei nostri diritti o difenderci quando subiamo dei torti, bensì lasciare che sia Dio a difendere la Sua Chiesa.

In Numeri 12:1-3 è scritto che Maria e Aronne parlarono contro Mosè a causa della moglie Cusita che aveva presa; poiché aveva sposato una Cusita. E dissero: «Il SIGNORE ha parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?»  E il SIGNORE lo udì. Or Mosè era un uomo molto umile, più di ogni altro uomo sulla faccia della terra.” Non vi è alcun dubbio nell’affermare che il contrario di mansuetudine è uno spirito irascibile e collerico, facilmente irritabile e pertanto chi ne è colpito non è da Dio. E’ innegabile che come ai tempi di Gesù anche oggi esistono persone ipocrite e false.

Oggi vi è un esplosione di persone che si auto denominano pastori pur essendo senza autorità, la cui conoscenza biblica è approssimativa quanto la disconoscenza della Potenza del Sacrificio di Cristo, infatti, essendo ottenebrati si arrogano il diritto di asserire falsamente che la Chiesa approva il loro pensiero e le loro pratiche. A quale chiesa fanno riferimento? Certamente non alla Chiesa di Cristo.

Gesù in Matteo 24 annuncia: “Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto. Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o è in casa, non ci credete.“

Nel libro di Matteo al capitolo 7 dal versetto 15 al 20 Gesù avvertì ulteriormente la Sua Chiesa: “Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si coglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti.“

Gesù sottolinea che è dalle loro azioni che si riconoscono i falsi profeti. Gesù è il Capo della Chiesa e coma tale ci insegna e ci ha reso liberi; “Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù”. Galati 5:1

La libertà biblica consiste nel conoscere la verità, nell’amarla e nel poterla mettere in pratica ed è ciò che ci rende unici dinnanzi a Dio. La libertà CITATA , è quella libertà che ha come fondamento la fiducia in Dio.

E’ la promessa della libertà dei figli e della Sua protezione amorevole: “Chi abita al riparo dell’Altissimo passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente. Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. Ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. Non temerai il terrore della notte né la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno…” Il Salmo 91 suggerisce l’atteggiamento da applicare ed è di vitale importanza chiedere al Signore la guida per aumentare l’intelligenza nella crescita cristiana e nel discernimento dello Spirito Santo.

Se l’uomo non affida le propria vita nel Signore e non ne sperimenta la fiducia assoluta, vive chiuso nelle proprie paure o nei propri desideri, cioè rimane schiavo delle proprie angosce e diviene facile preda di sedicenti pastori o pseudo guaritori manovrati dalle forze demoniache i quali, per il proprio gaudio enfatizzano e tormentano insistentemente le ossessioni dei malcapitati sino a convincerli che il loro operato sia espressione della volontà Divina.

Pur di raggiungere un cospicuo seguito di proseliti, mentono, interpretano le Sacre Scritture secondo i propri loschi desideri modificandone i significati.

 UNA MODA CORRENTE: LA RELIGIOSITÀ

Attualmente vi sono evidenti segni dai caratteri filosofici – religiosi influenti nello stile di vita delle persone. L’applicazione di questo modo di esistere accomuna e pretende di assorbire da tutte le religioni il meglio. Un connubio di ideologie di salvezza in cui l’uomo si identifica diventando più buono, osservando alcuni principi: amando e rispettando più gli animali, entrando in connessione con la natura, con il cosmo, abolendo le religioni perché sono fonte di divisioni, ed è vero ma ancora più atroce, abolendo Dio come padre e in nome della fraternità riusciamo a compiere ancora altre atrocità; ciononostante l’uomo fa di tutto pur di pensar bene di Dio, dicendo: la natura è intelligente, la natura è Dio.

L’ateismo non è più di moda, oggi è trendy tornare a essere religiosi, ma questa fede vacua nega Dio, lo dissolve nella natura e negli sforzi dell’uomo di essere bravo. Quindi se ne deduce che anziché onorare Dio Padre ci si impossessa dell’ambizione di divenirne partner e non amico. “Voi che volete essere giustificati per la legge avete rinunciato a Cristo; siete scaduti dalla grazia. Poiché, quanto a noi, è in spirito, per fede, che aspettiamo la speranza della giustizia.“ Galati 5:4-5

Il Dono della Grazia di Dio è il mezzo elargito dall’immenso amore di Gesù che ci permette di aiutarci e rafforzarci amore di Gesù. In Romani 5:1 leggiamo: ”Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio…”

Ovviamente, per accedere alla Grazia dobbiamo mantenere attiva la fede. “Beato l’uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto! Beato l’uomo a cui il SIGNORE non imputa l’iniquità e nel cui spirito non c’è inganno!“ Salmo 32:1-2

Quante volte pur pregando per risolvere un problema ci distanziamo da Dio a causa di dubbi o timori? La Grazia del Signore ci santifica e ci purifica dal peccato ed è vero che Cristo manifesta la Sua misericordia quando l’uomo confessa i suoi peccati: “E Gesù: “Dici: ‘Se puoi’?! Ogni cosa è possibile a chi crede”.E subito il padre del fanciullo esclamò: “Io credo; sovvieni alla mia incredulità”. Marco 9:23–24

Il cuore pentito, la stretta relazione con il Signore, l’umiliarsi dinnanzi a Dio sono condizioni spirituali necessarie per essere approvati da Dio: “Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili». Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi.” Giacomo 4:6-8

Essere figli di Dio, ci rende vincenti perché Dio si prende cura FEDELMENTE DEI SUOI AMATI FIGLI. Il Padre attende la totale dipendenza da LUI e LA PREGHIERA è IL MEZZO DI TRASMISSIONE DIRETTO CON IL CIELO. L’UNICA ARMA POTENTE in possedimento dei credenti che libera e spezza ogni barriera dalle forse contrarie è la PREGHIERA.

In verità, in verità vi dico: “Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Come, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.“ Giovanni 16:23-24

 La preghiera è il rapporto d’amore personale con Dio. Ogni suo figlio s’identifica con la perseveranza della preghiera. “Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie.” Colossesi 4:2

Lella Francese

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook