Ama il tuo prossimo come te stesso

In un pomeriggio come tanti di questo caldissimo Giugno, mentre scorrevo le e-mail, tra le tante pubblicità trovo quella di Andrea.

Andrea è una sorella di Caracas (Venezuela), nipote di italiani emigrati lì nel secondo dopoguerra. E’ sposata con Douglas, credente anche lui ed hanno due magnifiche bambine, una di 3 e l’altra di 5 anni.

Ora, come sapete bene, il Venezuela è un paese dove c’è la guerra civile, dove il prezzo del pane, ad esempio,  aumenta giorno per giorno. Per le strade ci sono continue manifestazioni con tafferugli vari. Sino ad oggi 800 persone sono morte in questi scontri, molti di questi erano semplici passanti.

Andrea ha scritto a me, servo di una piccolissima chiesa, chiedendo aiuto per venire in Italia ma avrebbe potuto scrivere a qualsiasi altra chiesa.

Sono entrato in contatto con lei, con il marito e con il pastore della loro chiesa per sincerarmi di ogni cosa.

La situazione della famiglia di Andrea rispecchia quella di tante altre famiglie venezuelane; dallo scoppio della crisi in casa loro manca praticamente di tutto; dai prodotti per l’igiene al cibo …e chi non vorrebbe scappare da una simile situazione?

Come cristiano rifiutare un aiuto a chi me lo chiede per me è inconcepibile, certamente, come ho detto prima non ho i mezzi per pagare il viaggio di questa famiglia però tutto quello che posso fare per aiutarli lo farò.

La prima cosa che mi è venuta in mente è di rivolgermi ad altre chiese perché, come si dice, l’unione fa la forza.

Questo del resto è il senso dell’essere chiesa e corpo di Cristo.

Ho iniziato scrivendo 50 e-mail a rispettive 50 chiese ma vedendo che le risposte sono ancora poche ho proseguito nello scrivere ed ora sono arrivato ad 80 ma non mi fermerò fino ad aver scritto a (più o meno) tutte le chiese in Italia presenti in internet.

Qui non si tratta di sostenere un progetto di questa o di quella chiesa o di una o l’altra denominazione ma di aiutare questa famiglia di credenti.

Per conto mio, se questo fosse un ostacolo, sono pronto a farmi da parte e lasciare ad altri l’ònere e l’onore questa causa (non dimentichiamo però che è sempre Dio che fa le cose e Sua sempre è la gloria) sempre che si prendano l’impegno di portarla a termine.

Mi rivolgo a tutto il mondo cristiano di ogni denominazione e chiesa, ma anche ai singoli cristiani, chiedendo a tutti nel nome di Gesù di aiutare questa famiglia.

A questa pagina (http://www.laquilaevangelica.it/aiuto_per_andrea.html) della nostra chiesa troverete come poter donare ciò che è nelle vostre possibilità.

Il Signore vi benedica tutti!

Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?” E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. (Matteo 25:34-40)

Fabrizio Colapietro

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