…Anche tu puoi aiutare chi ha bisogno senza quell’apparenza che oggi ha più valore della sostanza!

download (1)Viviamo attualmente in una società in cui l’apparenza ha maggior valore della sostanza. Quando parliamo di solidarietà o di aiutare il prossimo, il nostro pensiero egoisticamente parlando va il più delle volte proprio al prossimo, nel senso che noi ci sentiamo più giusti e in regola rispetto agli altri da pensare e/o giudicare quello che il prossimo può fare per aiutare chi ha più di bisogno. Questa mattina un figlio di Dio mentre si recava in ospedale per ricoverare il figlio in ospedale è stato fermato dalla polizia stradale. Sapeva bene di meritare una bella multa, poiché in macchina nessuno indossava la cinta, sapeva bene che il bimbo non poteva stare seduto davanti senza un corretto sediolino omologato. Ma ormai la frittata era fatta era troppo tardi per correre ai ripari, si trovava a faccia a faccia col poliziotto e non gli rimaneva altro di ammettere le proprie colpe, anche se c’era una reale necessità, per il bambino, di raggiungere l’ospedale. Il poliziotto a deciso in tutta coscienza il poliziotto ha deciso di ammonire il fratello senza infliggere, però nessuna multa allo stesso. Quel fratello passo una mattinata a riflettere sull’aiuto che è arrivato dall’alto, ma non sapeva darsi una spiegazione….

Dopo aver ricoverato il figlio, il fratello penso bene di prendere un boccone in un fast-food, ma mentre era lì, assistette a una scena che lo portò a riflettere sul senso di solidarietà e su come il prossimo rimane freddo e distaccato di fronte a una donna, che realmente ha necessità e chiede l’elemosina, proprio come egoisticamente fa’ ognuno di noi. Ecco quando la donna arrivo vicino a lui, lui le diede 3 euro e andò via. Ma dopo pochi passi, tornò indietro, guardò la donna, disperata tutta sola e in disparte e gli venne in mente, il poliziotto della mattina. Quel poliziotto che con quel gesto lo aveva educato, lo aveva richiamato alla parola di Dio ma non lo aveva punito.  Allora il fratello torno indietro davanti alla donna e in segreto, svuoto il portafogli, li diede alla donna e andò via. Lui sicuramente ha fatto tesoro della parola di Dio e di come il Signore si serve degli uomini per provarci; per capire cosa significa nella stessa giornata essere aiutato e aiutare!

Il metro di valutazione divino riferito all’aiuto e all’elemosina, ci è ben illustrato anche dal racconto del comportamento di una vedova (Luca 2 1:1-4). Gesù stava osservando delle persone ricche che mettevano i loro doni nella cassa delle offerte e certamente notò che donavano generosamente.

Nella considerazione umana tale liberalità era considerata positivamente e che era in grado di offrire molto era stimato e apprezzato. Anche una povera vedova si avvicinò alla cassa delle offerte e vi mise due spiccioli, una vera miseria, ma Gesù dichiarò che la sua sovvenzione superava tutte le altre. Non per una valutazione materiale, economica, ma per una stima spirituale. Mentre tutti valutavano l’entità del dono, Gesù non considerò quanto quella povera vedova aveva dato, ma quanto aveva trattenuto per se stessa, cioè nulla. Non aveva certamente agito per essere guardata dagli uomini, che valore potevano avere due sole monetine; non aveva ricercato di essere onorata dagli uomini, ma aveva donato tutto ciò che possedeva nella certezza che Dio la vedeva, rifugiandosi poi in Lui attraverso la fede per la sua sopravvivenza, per il suo immediato futuro. Questa è vera spiritualità, questo è autentico spirito cristiano. La vera spiritualità è vissuta interiormente, nell’intimo del cuore, nel rapporto con Dio e senza preoccuparsi di ciò che gli altri pensano. Le manifestazioni della vera vita cristiana non sono a vantaggio del cristiano stesso, non tendono a suscitare lodi, applausi, apprezzamenti e onori, ma sono a esclusivo profitto degli altri che ricevendo del bene saranno indotti a onorare il nostro Signore e Maestro, a ringraziarlo e a benedirlo.

Lo strumento umano di cui Dio si è servito, può rimanere nell’ombra aspettando la ricompensa che il Padre celeste gli assegnerà. Non un premio superficiale, temporaneo ed effimero come l’uomo può offrire, ma una ricompensa eterna di smisurato valore.

notiziecristiane.com

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