Andrà tutto bene

“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno”. Romani 8:28

In questo periodo in piena emergenza epidemia del “coronavirus”, o “covid-19”, sono apparsi un po’ dappertutto in Italia cartelloni con un grande arcobaleno e la frase “Andrà tutto bene”.

Un messaggio quello inoltrato dagli italiani, che invita alla speranza, a non arrendersi e a essere coraggiosi. Nella lettera che l’apostolo Paolo scrisse ai fratelli romani (lettera ai Romani) l’apostolo, incoraggia i cristiani di Roma a non perdere la speranza e a confidare sempre in Dio.

In queste parole dell’apostolo, vediamo la sovranità di Dio nel controllare tutto e tutte le circostanze secondo il Suo disegno e di questo ne era più che sicuro.

Infatti leggiamo dal verso 28 del capitolo 8 della lettera “ora sappiamo”: Paolo sta affermando qualcosa che i cristiani già conoscevano e credevano. Ne erano consapevoli, coscienti e soprattutto certi, che tutte le cose cooperano al bene “Tutte le cose”, non alcune, ma tutte, questo si riferisce a tutte le circostanze, nessuna esclusa, sia le gioie e sia le sofferenze, sia le cose favorevoli e sia le cose più avverse, sia quelle belle e sia quelle brutte, ecco tutto ciò coopera non secondo quanto la nostra natura egoistica possa immaginare, ma per il bene rivolto a chi crede secondo il disegno di Dio. Tutto ciò lo determina dalla parola “Cooperano” (lavorano insieme).

Da questa parola deriva la parola “sinergia”, cioè quella collaborazione di più elementi che perseguono un fine comune, allo scopo di ottenere un effetto maggiore di quello che otterrebbero separatamente i singoli elementi. (Cit. Dizionario) ora, qualsiasi cosa accade alla sua vita, il cristiano ha la certezza che Dio la usa per il suo bene.

Il termine “Bene” che l’apostolo indica nel testo che stiamo meditando è da considerarsi come se indicassimo un alto standard di qualità, questo implica beneficio, un vantaggio, utilità, Dio pensa e agisce sempre per il bene del suo popolo. Quindi il “bene” di cui parla Paolo non è necessariamente ciò che pensiamo sia la cosa migliore per noi, ma come implica il verso seguente, il bene è il piano di Dio nella vita dei Suoi figli, del Suo popolo, di coloro che gli appartengono. Infatti il verso prosegue con “quelli che amano Dio, i “chiamati” il riferimento è ai credenti, a coloro che Dio ha salvato dai loro peccati, e tutti quelli che si aggiungeranno al grande popolo di Dio per mezzo di Cristo secondo il Suo “Disegno” ovvero il proposito divino.

Quando Paolo usa la parola “disegno”, lo fa di solito per sottolineare che le cose accadono per volontà sovrana di Dio.

Con questo in mente, dobbiamo allora considerare le difficoltà, le malattie, o qualsiasi altra cosa che ci fa soffrire, come uno strumento da parte di Dio per modellarci all’immagine di Gesù Cristo!

La sofferenza ci può insegnare di più rispetto a un libro, o a un sermone!

Quindi lo scopo di Dio è che i credenti siano come Cristo e condividano la sua gloria. Questo è il bene per cui Dio controlla, nella Sua provvidenza, tutte le circostanze, ed è per questo, al di là di quello che possiamo vivere su questa terra, al di là di ogni circostanza bella o brutta, gioiosa o triste, nel piacere o dispiacere, nella malattia o nella salute, nel dolore o nel sollievo, nel lutto, possiamo affermare: “Andrà tutto bene”, che non è una forma di ottimismo umano, ma la fiducia che viene da Dio e che crede veramente che Egli governa ogni dettaglio della nostra vita, come di tutti e di tutto, anche delle avversità, della vita come della morte

Questo versetto, dichiara con autorità divina che non siamo nelle mani degli uomini, o degli eventi, o della natura, delle avversità, delle epidemie, delle malattie, ma siamo nelle mani di Dio che ha tutto sotto controllo. Il compito di chi crede “di quelli che amano Dio”, è di restare fiduciosi anche se non possiamo capire pienamente, o non possiamo capire niente del perché accadono certe cose. Dio ha una logica diversa dalla nostra e noi non possiamo afferrarla come non possiamo afferrare i cieli! (Isaia 55:8-9)

Dio è Dio, è il vasaio, e noi siamo il vaso e può fare di noi, quello che vuole! E lo farà sempre per il Bene del suo popolo, che si è acquistato a caro prezzo per mezzo del sacrificio di Cristo Gesù. (Geremia 18:3-6; Romani 9:19-21)

Quale sarà allora la nostra reazione a ciò che avviene intorno a noi?  Un vero Cristiano avrà fiducia, serenità, accettazione senza risentimenti e amarezza verso Dio. Perché Dio è in grado di governare con sovrana saggezza, sovrana giustizia, sovrana fedeltà e sovrana perfezione, allora sì che possiamo affermare: “Andrà tutto bene” La promessa è la vita eterna, il quale non è ottenuta mediante meriti umani ma è il dono straordinario di Dio, dimostrato nel Suo divino piano di salvezza (Giovanni 3:16) per chiunque crede.

Hai questa certezza? allora potrai affermare con estrema certezza anche tu: “Andrà tutto bene!” perché anche quando il corpo si ammalerà, soffrirà o morirà, andrà alla presenza di Dio a godere la felicità per sempre!

Vostro in Cristo
Salvatore Falanga.
Fonte: https://www.chiesacristianadisangiorgio.it/meditazioni/andra-tutto-bene

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