Bergoglio ne combina una dopo l’altra

Papa_Francisco1_805715187-300x225Partita la riforma del processo canonico di nullità del matrimonio che vede tra le maggiori novità la gratuità e la brevità dell’iter.Il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità delle nozze era rimasto identico per 3 secoli, sin dai tempi della riforma di Benedetto XIV.

La legge non entrerà in vigore domani mattina, ma la data dell’esecuzione assegnata sarà di fatto quella dell’8 Dicembre una data religiosa che, per i cattolici, sancisce la festa dell’immacolata concezione.

Il papato, nella fattispecie Bergoglio ancora una volta si mostra potente a tal punto di cambiare le leggi su questa nazione e in tal caso leggi inerenti al matrimonio e quindi riguardanti la famiglia.

Oggi, purtroppo, sono sempre più le famiglie in rovina che decidono di divorziare e separarsi rinunciando al matrimonio, ma la risposta della chiesa in questo caso, a nostro avviso, non dovrebbe essere quella di facilitare il processo quindi l’iter, agevolando ed incitando le famiglie alla nullità del matrimonio, ma quello invece di proteggerne la sua durata ed esistenza.

Viene dunque spontanea una domanda: è il papato un movimento religioso, con scopi religiosi? Oppure, è un movimento religioso con scopi politici esattamente come nei secoli passati?

E’ davvero il Papato interessato a portare avanti il messaggio di Cristo dell’amore e del perdono? Perché decisioni cosi importanti, vengono prese in modo tale che nessuno possa ribattere, discutere, oppure opporsi?

E ancora, perché notizie del genere passano inosservate finendo sempre, poi, per dare spazio a notizie fatti o avvenimenti meno importanti?

Il cardinale Coccopalmerio, membro della commissione speciale, ha precisato che la riforma di nullità di matrimonio sia ben differente dall’annullamento del matrimonio e che le due cose siano ben distinte e separate, “Nullità” da una parte, “Annullamento” dall’altra.

Ed ecco di fatto l’inganno:

Un noto filosofo un giorno disse: i cattivi finiscono sempre per far passare una cosa ingiusta per cosa giusta? Come? Cambiandone le parole e confondendone il significato alle masse.

Oggi l’educazione mondiale e la possibilità di accedere alla verità con molta più felicità rispetto ai secoli passati ci porta a scoprire facilmente che: per nullità di un contratto s’intende l’autorizzazione legale nel venir meno a tutti gli effetti da esso prodotti, come se lo stesso non fosse mai venuto all’esistenza.

Bergoglio quindi, attraverso questa riforma, favorirà di fatto la fine di un contratto, di un patto sacro, sottoscritto firmato e decretato davanti la presenza di Dio, ma dietro quale condizione non è stato ovviamente specificato.

Quando Dio fa un patto con l’uomo, egli stesso giura di non venirne mai meno. Ma scopriamo insieme cosa dice la bibbia, la parola sacra di Dio, il testamento giunto a noi Cristiani in merito al divorzio e alla separazione quindi alla “nullità” del contratto.

Il versetto che quasi suona come schiaffo morale lo sfogliamo in Malachia 2,16: Poiché L’eterno il Dio d’Israele dice che egli odia il divorzio”.

Ovviamente, la bibbia parla anche di casi estremi dove, a tutela della parte lesa, viene invece ammesso il divorzio. Potremmo stare a scrivere pagine su ciò che Dio attraverso la sua parola attesta sul matrimonio, ma non è il tema del nostro articolo.

La cosa che fa scalpore è che la chiesa cattolica, e quindi il vaticano, mostra ancora una volta un potere assoluto nel modificare cambiare o dettare legge.

Il classico potere legislativo ed esecutivo studiato da noi tutti alle elementari. La riconciliazione ed il perdono, dovrebbero essere queste le riforme attuate da chi ha in mano il potere di cambiare realmente le leggi.

La nullità del matrimonio sarà, quindi, trattata per via giudiziale e non per via amministrativa e sarà gratuita, ma soprattutto veloce, un po’ come dire: velocizziamo la pratica e rendiamola appetitosa per tutti.

Alessandro Russo | notiziecristiane.com

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