Brasile. Per il giornale “La Stampa” gli evangelici sono “lupi che assottigliano il gregge cattolico”

imagesCarmine Napolitano: un’analisi fuorviante di cos’è il cristianesimo al di fuori del cattolicesimo – Con il viaggio di papa Francesco in Brasile sono apparsi sui quotidiani nazionali articoli che offrono una panoramica della situazione religiosa del paese sudamericano. Il tono generale è di preoccupazione per l’affermarsi – nel più grande paese cattolico del mondo – degli evangelici, e in particolare delle chiese pentecostali, che oggi rappresentano circa il 22% della popolazione.Proprio oggi è apparso su “La Stampa” un articolo a firma di Giacomo Galeazzi e Paolo Manzo dal titolo “Il Paese più cattolico assediato dagli evangelici”. Nel corpo del testo si parla poi di “lupi evangelici che assottigliano il gregge cattolico”. “Un’espressione che mi fa venire in mente le parole con cui Leone X scomunicò Martin Lutero: un cinghiale sta devastando la vigna del Signore …”, commenta con ironia il pastore Carmine Napolitano, preside della Facoltà pentecostale di Scienze religiose di Aversa (CE), contattato telefonicamente dall’Agenzia stampa NEV.

“Questo, come altri articoli apparsi in questi giorni, offre un’analisi fuorviante di ciò che è il cristianesimo al di fuori del cattolicesimo – precisa Napolitano -. In Italia, soprattutto, il movimento pentecostale è spesso descritto come un fenomeno marginale se non addirittura deviante rispetto al cristianesimo ‘storico’. In realtà oggi quello pentecostale è uno dei principali filoni del cristianesimo del XXI secolo per consistenza numerica, per presenza geografica e per l’ampia diffusione della sua spiritualità”.

L’articolo in questione cita anche il fatto che le chiese evangeliche – un termine che rimane imprecisato e che può includere tutte le chiese della Riforma, da Lutero in poi – riceverebbero dei consistenti aiuti economici dagli Stati Uniti. “Anche questo è un luogo comune piuttosto datato. Oggi, quelle brasiliane sono chiese autoctone, ben radicate in quel paese. D’altra parte, sono gli stessi dati statistici forniti dai giornali in questi giorni a confermarlo: può un fenomeno che, nella sua globalità, riguarda il 22% dei brasiliani – cioè circa 40 milioni di persone – essere considerato estraneo alla società di quel paese? Non credo proprio”. In sostanza, questi articoli non convincono.

“Il movimento pentecostale è certamente molto complesso. Al suo interno si ritrovano chiese che si rifanno alla Riforma protestante, altre che se ne allontanano. Tuttavia – conclude Napolitano -, articoli come quello apparso su “La Stampa” non aiutano a comprendere meglio questa complessità che è parte costitutiva del cristianesimo del nostro tempo”.

(fonte (NEV)

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