“C’è un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo” (1 Timoteo 2: 5)

worshipChi conosce e segue fedelmente Dio, onorando la Sua parola (la Bibbia), dovrebbe sapere per esperienza (se ha ricevuto lo Spirito Santo ed è guidato da Lui -) che la verità indicata dal titolo è reale ed assoluta. I veri cristiani sanno che quando Gesù dice “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14: 6) sta appunto dicendo che una sola è la via che può portare gli uomini a Dio. E questo coincide con queste altre parole del Signore: “Io sono la porta” (Giovanni 10:7), “chi non entra per la porta quello è un ladro e un brigante” (Giovanni 10: 1).

A queste parole del Signore fanno eco quelle dell’apostolo Pietro, che indica nel Signore – appunto – l’unica persona e l’unico nome nel quale noi uomini dobbiamo e possiamo cercare la salvezza:

“Questi è la pietra che è stata da voi edificatori rigettata e che è divenuta la testata d’angolo. E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini per mezzo del quale dobbiamo essere salvati” (Atti 4: 11, 12).

Una semplice domanda: Di chi sta parlando l’apostolo Pietro? Di se stesso o di Cristo?

Cari lettori (non sapendo chi potrà leggere questo articolo – se un vero cristiano che ha avuto una rivelazione personale di Cristo o un cristiano nominale (che “crede” in Cristo non perché abbia avuto un vero contatto con Lui ma solo sulla base di cose sentite dire da altre ma mai provate e sperimentate e, dunque, fondamentalmente non sicuro di quello che “crede” e che dice di credere)) mi sento di dirvi che:

  1. se risponderete alla precedente domanda dicendo che l’apostolo Pietro sta parlando di se stesso ( e che dunque secondo voi lui stesso sarebbe la pietra angolare) allora purtroppo ancora non avete capito nulla delle cose di Dio indicate nella Bibbia. Per cui un consiglio sincero per voi è quello che veramente possiate dedicarvi ad una seria lettura della Sua parola, affinché Dio possa davvero illuminarvi e tirarvi fuori dalle tenebre spirituali in cui ancora siete (o per via delle tradizioni umane errate che vi hanno inculcato fin dalla vostra infanzia o per via della vostra stessa trascuratezza nell’esaminare se ciò che vi hanno detto (su Cristo) sia o meno la verità (i credenti superficiali, infatti, purtroppo, non prendono a cuore il bisogno ed il dovere di esaminare se quanto detto loro corrisponde a verità [1]));
  2. se risponderete alla precedente domanda dicendo che nei versetti del passo biblico di Atti 4: 11, 12 qui l’apostolo Pietro sta parlando di Gesù (che è l’unica risposta onesta e corretta attenendosi al contesto scritturale di tale passo) allora dovrete convenire sul fatto che la bibbia proclama Gesù come l’unico mediatore e l’unico nome al quale ci conviene rivolgerci se vogliamo onestamente trovare ed arrivare a Dio.

Eppure molti nella loro ignoranza delle cose spirituali o nella loro presunta sapienza delle cose del mondo sostengono il contrario di quanto, appunto, i vari passi biblici che finora abbiamo citato sostengono! Già, vi sono molti che credono ad altri al di là di Gesù quando pensano al proprio “rapporto” con Dio! [2] Ed è così che costoro danno per certe delle “verità” che sono contrarie alla parola di Dio, ma che essi difendono a spada tratta o perché non sanno cosa dice la Bibbia o perché pensano di poter piegare ciò che essa dice alle cose che costoro hanno deciso di credere ispirandosi ad altre fonti al di là di essa.

Scrivo queste cose ispirandomi all’incontro che ho avuto oggi con una signora anziana, la quale sosteneva che gli esseri umani dopo la morte potranno reincarnarsi in altri corpi e, così, vivere non una volta sola ma tante volte. La stessa signora voleva cercare di convincermi che il vangelo di Cristo affermerebbe una cosa del genere. Allora le ho chiesto di indicarmi in quale punto del vangelo il Signore avrebbe insegnato una cosa del genere. Lei mi ha risposto dicendo che una tale “verità” sarebbe riportata nel vangelo di Giovanni. Allora le ho chiesto di indicarmi il passo in questione porgendole un libriccino del vangelo di Giovanni. Lei, allora, ha preso il capitolo 3 dello stesso vangelo ed ha letto le seguenti parole:

“Gesù gli rispose e disse: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio” (Giovanni 3:3).

Queste parole secondo la signora (che a sua volta mi ha confessato di stare seguendo le idee di un filosofo che afferma – appunto – che il vangelo di Cristo insegna la reincarnazione) confermerebbero la reincarnazione (“…se uno non è nato di nuovo”, come se queste parole volessero indicare la possibilità di vivere più vite)!

Ho voluto citare questo episodio perché esso rappresenta secondo me un esempio di ciò che può significare rivolgersi “ad altri mediatori” (tra Dio e noi uomini) all’infuori dell’unico mediatore che è Cristo. In questo caso il “mediatore” che la signora in questione ha scelto per conto proprio al di fuori di Cristo è un filosofo che cerca di far dire alla Bibbia ciò che essa assolutamente non dice. L’interpretazione o l’”esegesi” di tale filosofo (indipendentemente di chi questi possa essere) è assolutamente estranea al vero senso che le parole del passo biblico di Giovanni 3: 3 vogliono dire ed intendere. Quel passo non va isolato dal suo contesto, perché leggendo il relativo contesto si capirebbe che ciò che il Signore vuole intendere con quelle parole (mentre parla con uno dei capi religiosi Giudei [3])  non ha nulla a che fare con la reincarnazione e con l’idea di vivere più volte più vite! Una tale interpretazione oltre ad essere estranea dalla verità delle parole del Signore induce a credere anzi a cose completamente diverse da quelle che Lui stesso vuole indicarci e trasmetterci. Ho provato a citare alla signora un altro passo biblico che esclude categoricamente il pensiero di un possibilità di vivere più volte, ovvero quello di Ebrei 9: 27: “E’ stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, e dopo ciò viene il giudizio”.

Queste parole che fanno parte della parola di Dio contraddicono ed escludono il “credo” di questa signora, che lo ha preso ispirandosi ad un filosofo.

La parola di Dio è chiara: dopo che una persona sarà morta questa andrà dinanzi al giudizio di Dio. Dov’è dunque l’idea di rivivere nuovamente più vite reincarnandosi in altri corpi? La Bibbia (la parola di Dio, ossia Cristo stesso [4]) non ne parla, la contraddice e la esclude.

La reincarnazione è dunque smentita dalla verità della parola di Dio.

Nonostante alcuni miei tentativi di esortare quella signora a leggere attentamente la Bibbia essa mi ha gridato di voler seguire la verità del filosofo al quale ella si ispira.

Mi chiedo e vi chiedo: dove finirà questa signora a meno che il Signore non la illumini col Suo Spirito? A quale inganno sta affidando la sua vita spirituale ed eterna!

Quale errore credere alle parole di un filosofo che contraddice il messaggio della parola di Dio!

Spero che tale episodio stimoli voi lettori a non replicare lo stesso errore di affidarvi ad altri “mediatori” tra voi e Dio. Dio vi benedica.

[1] E tale verifica può essere fatta soltanto andando a controllare se quanto ci può essere stato detto o predicato e quanto diciamo di credere corrisponde a quanto realmente sta scritto nella Bibbia!

[2] Al di fuori di Cristo più che di un vero rapporto con Dio si potrà parlare di tutto fuorchè di questo e di una reale e non teorica comunione con Lui (ossia di opinioni, di teorie, filosofie, ideologie, credenze, superstizioni, dogmi religiosi contraddicenti le verità della parola di Dio).

[3] Nicodemo

[4] Giovanni 1: 1 – 14

Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com

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