Cina, libraio cristiano picchiato e arrestato perché ha “osato” portare libri cristiani alla popolazione

persecuzione in cina

Li Wenxi gestiva una libreria a Pechino. A dicembre decide di andare a Taiyuan, nel nord del Paese, per aiutare i fedeli locali ad aprirne una loro, ma un giorno è stato fermato perchè cristiano. La polizia lo ha attirato con una trappola, sequestrato tutto e lo buttato in galera. Il monito della forza delll’ordine è stato: “Non ti azzardare a portare qui la cultura cristiana”. La moglie disperata si rivolge a internet e la storia rimbalza in tutta la blogosfera. Pechino (AsiaNews) – Un libraio cristiano di Pechino, che voleva aiutare i fedeli di Taiyuan (nello Shanxi) ad aprire una propria libreria religiosa, è stato picchiato, minacciato e arrestato dalla polizia locale che gli ha intimato: “Non ti azzardare a portare qui la cultura cristiana. Questo posto è nostro”. Ora Li Caihong, la moglie di Li Wenxi, cerca online qualcuno che la aiuti: il marito è da tre mesi detenuto, senza processo, in un carcere provinciale.

 

La storia di Li inizia a dicembre, quando da Pechino si reca nella capitale dello Shanxi (nella parte settentrionale della Cina) per aiutare i cristiani del posto ad aprire una libreria cristiana. Conosce bene il mercato e il suo punto vendita nella capitale riesce a sopravvivere. Ma la situazione nella provincia non è favorevole: subito dopo l’inaugurazione, gli agenti entrano nel negozio e confiscano le centinaia di copie di libri sulla fede che Li ha portato con sé.

 

Qualche giorno dopo gli agenti gli telefonano e si dicono disposti a rendere i testi. Senza capire che è davanti a una trappola, Li va nella stazione di polizia locale e qui sparisce: prima di entrare telefona alla moglie, che da allora non lo ha più sentito. Ora la donna dice di “pregare ogni giorno” per la salute del marito, che la polizia di Taiyuan ha accusato di “commercio illegale”. Gli agenti hanno persino rifiutato la cauzione offerta dalla donna, dicendo che “il crimine compiuto è troppo grave”.

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