Contenere le pressioni dei coetanei…

Le pressioni di gruppo dei coetanei ed il desiderio di essere apprezzati dagli altri influenzano notevolmente le nostre decisioni. Guardate un bambino delle prime classi elementari: non gli importa nulla di andare a scuola con la bocca sporca di succo di frutta, i capelli che avrebbero bisogno di una buona spazzolata o indossando camicia e pantaloni che “fanno a pugni” tra loro. Ma ad un certo punto, negli anni successivi, il bambino cambia. Ora controlla accuratamente la sua faccia allo specchio, i suoi capelli sono a posto ed i vestiti coordinati. Perché? È il desiderio di apparire in ordine di fronte ai coetanei, nonché il desiderio di essere da loro apprezzato. È dunque, in ultima analisi, effetto dell’influenza e della pressione degli altri.

L’influenza dei coetanei è utile quando favorisce l’ordine personale, ma è causa di conflitto quando contrasta con i nostri principi morali e spirituali. Come cristiani, dovete costantemente scegliere se fare contento Dio o i vostri amici.

Quando Dio ordinò a Mosè di salire sul Monte Sinai per dargli la Legge (cioè i dieci comandamenti), la guida del popolo fu affidata ad Aaronne. Ma le cose non andarono troppo bene durante l’assenza di Mosè. Dopo che egli era rimasto sulla montagna per diverso tempo, il popolo cominciò a divenire impaziente ed a fare pressione su Aaronne perché facesse un idolo da adorare. Invece di compiacere Dio, Aaronne cedette per compiacere il popolo. Aaronne non fu capace di resistere molto bene alla pressione esercitata dal popolo.

Dio sa che anche noi dovremo affrontare situazioni in cui ci troveremo sotto forti pressioni, poiché la vita cristiana non è esente da problemi e coloro che seguono Cristo senza compromessi incontrano delle opposizioni. Gesù disse: “Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel che è suo; ma perché non siete del mondo, ma io vi ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo” (Giovanni 15:19). Oltre a ciò, il Signore stesso talvolta sceglie di usare delle circostanze difficili per darci delle lezioni spirituali ed aiutarci a crescere. Divenire cristiani non vuol dire non incontrare più problemi, però da cristiani avremo qualcuno che sarà con noi in tutti i nostri problemi. Perciò quando i vostri amici vi deridono o vi evitano a motivo della vosra fede, ricordatevi: questa è la conferma di Dio che la vostra vita si sta uniformando al Suo volere piuttosto che ai costumi del mondo.

Per quanto forti ci possiamo ritenere, le persone attorno a noi influenzano la nostra vita. Se passiamo molto tempo con persone non convertite a Cristo, è probabile che saremo influenzati negativamente. Anche una leggera influenza negativa può farci deviare da ciò che sappiamo essere giusto. In I Corinzi 15:33 leggiamo: “Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi”. È importante stare attenti al tipo di amici che frequentiamo, anche perché la gente spesso ci guidica dalle nostre amicizie. È importante scegliere attentamente i nostri amici perché, se non lo facciamo, può accadere che i nostri amici ci facciano allontanare da Dio.

Come possiamo far fronte alle pressioni dei coetanei?

Prima di tutto prendete un impegno fermo col Signore; fate in modo che le vostre convinzioni guidino le vostre azioni ed i vostri atteggiamenti. Allora potrete realizzare le parole di questo versetto: “Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?” (Giovanni 5:4,5).

In secondo luogo, bisogna realizzare che non è necessario essere “uno della folla” per essere felice. Orientando la tua vita verso Gesù, sarai automaticamente attratto da persone che hanno il tuo stesso sentimento e quindi interessi e comportamenti simili ai tuoi.

Dio vuole che sia tu a “fare strada”, a “dribblare” la folla e rimanere fermo nelle tue convinzioni cristiane. Tenere il sentiero giusto può essere difficile talvolta, ma questo è quello che Dio vuole da te. Le vostre risposte alle seguenti domande vi possono aiutare a capire se siete semplicemente “uno tra la folla” o “uno che fa strada”. Valutatevi onestamente e sottolineate le vostre risposte. Più risposte negative avrete dato, più vi potete considerare tra quelli che “fanno strada”.

1. Prendo la maggior parte delle mie decisioni in base a quello che gli altri possono pensare o dire?

2. Esito molto a non dichiararmi d’accordo, anche quando so che l’altra persona sbaglia?

3. Generalmente sono d’accordo, anche quando so che l’altra persona sbaglia?

4. Spesso sorvolo sulle cose sbagliate per non trovarmi in contrasto con gli altri?

5. Debbo ammettere che i miei amici mi influenzano verso il male, più spesso di quanto io riesca ad influenzare loro verso il bene?

Deciditi oggi ad essere indipendente nelle tue decisioni e a contenere le pressioni dei tuoi coetanei. Ricordati che non sei solo, perché Dio è con te per aiutarti.

“Ma ricordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza.”
(Ecclesiaste 12:3)

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