Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia

Quando il diavolo tentò Gesù usò versetti biblici, gli stessi che lo Spirito di Dio aveva fatto scrivere ad autori ispirati. Questo significa che Satana conosce molto bene le Scritture, tanto da usarle contro il Figlio di Dio stesso, la Parola fatta carne. Gesù, però, gli contrabattè con altri versetti biblici, mostrando il vero significato di quelli che il diavolo aveva citati.

“Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani”. Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio” (Deteuronomio 8:3).

Quello che il diavolo disse era vero; “Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre…”. Il diavolo glieLo propose solo per tentare Gesù, estrapolando dei versi biblici dal contesto della Bibbia: è così infatti che essi perdono il loro vero significato e possono diventare “dottrine di demoni”.

“Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia” (Atti 16:31)

Detto così sembra scontato che chi si converte al Signore, automaticamente avverrà anche ai loro familiari, ai loro figli, ai loro mariti e alle loro mogli. Non è per niente scontato e non è vero. Ho visto nella mia vita figli o genitori di cristiani morire senza dare il cuore a Dio. Purtroppo molti leggono la Scrittura in modo superficiale o addirittura non la leggono affatto. Dicono cose per sentito dire e non perché lo hanno appreso direttamente dalla Parola di Dio. Molti si rincuorano confidando che un giorno i loro amati verranno in qualche modo salvati perché “lo ha detto il Signore”, anche se il Signore non ha detto precisamente questo.

“Quando il carceriere di Filippi …vide tutte le porte del carcere spalancate, sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gli gridò ad alta voce: “Non farti del male, perché siamo tutti qui”. Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e, tutto tremante, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila; poi li condusse fuori e disse: “Signori, che debbo fare per essere salvato?” Ed essi risposero: “Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia” (Atti 16:27-31).

Poi la parola del Signore continua dicendo:

“Poi annunciarono la Parola del Signore a lui e a “tutti” quelli che erano in casa sua. Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi. Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio (Atti 16:31-34).

Che cosa successe dopo che l’apostolo Paolo disse: “Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia?” Il carceriere li portò a casa sua, credette e creò un’opportunità per i suoi familiari. Gli fece ascoltare la Parola del Signore dopo aver testimoniato egli stesso della potenza di Dio. Quindi, ebbe cura di loro “lavò le loro piaghe”, dimostrò amore e riconoscenza, tanto che venne “battezzato” lui e, i suoi “familiari” in quella sera stessa. Poi si rallegrarono, mangiando e dialogando del Signore Gesù, perché “aveva creduto!” Anche se qui, l’espressione è singolare perché si parla del carceriere, alla fine credettero tutti, perché “TUTTI” furono battezzati.

Spesso sentiamo credenti, che hanno mariti o mogli o figli non convertiti, che credono che Dio che salverà loro e la loro casa. Anche se questo non avviene per anni o decenni, loro non si preoccupano, perché credono “alla promessa”. Quello che dobbiamo fare è non dormire sugli allori, adagiandosi su speranze che forse non si concretizzeranno mai, ma di darci da fare per i nostri cari. La promessa non è rimandata a un futuro remoto, ma nell’immediato come fece il carceriere di Filippi.

Il detto dice che il ferro va battuto quando è ancora caldo. Con il tempo i nostri cuori possono essere soggetti a scoraggiamenti, a prove e perfino allontanamenti momentanei dalla fede. Tutto ciò può accadere mentre i nostri cari non hanno ancora fatto una scelta e stanno camminando sulla strada “larga”, la cui fine è l’inferno. Bisogna innanzitutto che diamo buona testimonianza, fondamentale perchè i figli non si allontanino dal Signore, perché quelli di casa nostra esamineranno attentamente non solo quel che diciamo, ma piuttosto il nostro comportamento per vedere se siamo coerenti.

Bisogna anche pregare per loro ogni giorno, intercedendo sempre davanti al trono di Dio.
Purtroppo, certi credenti si danno da fare più per apparire belli nella chiesa e avere un ruolo importante mentre si disinteressano quasi completamente dei loro cari inconvertiti per ricordarli, forse, solo nelle loro litanie domenicali.

Il Signore non salverà mai quelli che non vogliono essere salvati e non farà grazia a chi è riluttante nelle Sue vie: intercedere per un figlio inconvertito e vederlo poi ai piedi del Signore, è un miracolo che Dio accorda a chi gli è fedele. Noè lavorò e predicò centoventi anni senza vedere una sola persona salvata, ma almeno vide tutta la sua famiglia andare al Signore. Fu un uomo che ebbe agli occhi di Dio e diede alla sua famiglia una buona testimonianza. Il Signore ci dice che prima i figli di Israele devono avere il pane e poi gli altri. Spesso vogliamo andare a fare i missionari nelle case degli altri, mentre i nostri figli non hanno ancora fatta nessuna esperienza con Gesù. Dobbiamo essere noi stessi a chiedere e a mettere fretta al Signore. Al Signore piace essere chiamato da figlioli che Gli fanno richieste giuste e adeguate secondo i Suoi stessi pensieri. Questo messaggio non è di condanna per chi ha parenti inconvertiti, né per chi legge, ma per invitare a non basarsi su promesse incomplete.

Poi ci sono le eccezioni di chi, nonostante abbia ricevuto una brutta testimonianza in famiglia, si converte lo stesso e chi, invece, nonostante le preghiere e un’ottima testimonianza, mantiene un cuore indurito davanti a Dio. Queste sono eccezioni sulle quali non si può basare la propria fede. La regola è una buona testimonianza e una vita di preghiera, affinché ogni nostro caro venga anch’egli ai piedi della Croce di Cristo.
Amen!

Ferrentino Francesco La Manna

https://www.facebook.com/storiedifedevissute.blogspot.it


Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui