Depressione: Che cos’è e chi ne può soffrire? Istruzioni per uscirne fuori…

fossaEra la primavera del 1995, e sapevo che qualcosa andava molta storta nella mia vita. Ero assolutamente vuota e completamente esausta. Sembrava come se io avesse sempre vissuto una vita ad alta velocità! Sopraffatta, mi sedetti per elencare gli impegni nella mia vita. Fra tante altre cose….

  • ero direttrice del ministero delle donne nella nostra chiesa,
  • ero la pianista per i nostri culti,
  • ero la moglie del pastore di una chiesa grande e che cresceva rapidamente ed
  • ero la madre di due bambini piccoli.

Ecco perché avevo dei problemi. Ero semplicemente stanca! Mio marito, Dan, ed io decidemmo che era il caso di fare una vacanza e ci dirigemmo verso le colline del Nord Carolina. Quella vacanza fu per me un mistero totale. Ogni volta che mio marito mi poneva una comanda, replicavo o con “Non lo so!” o con “Non mi importa!”

Dan ed io abbiamo parlato per delle ore, abbiamo pianto insieme e abbiamo pregato Dio per la Sua direzione. Tornando a casa, sapevamo entrambi che ero nei guai seri. Sono sempre stata molto forte, spinta ad eccellere in ogni cosa. Ero fiera del fatto di essere una perfezionista molto disciplinata e con scarsa comprensione per le persone più deboli.

Ora, io, quella forte, non potevo neanche alzarmi dal letto. Se mi vestivo prima che tornavano i figli dalla scuola, era una giornata “positiva”. La decisione più facile mi mandava nel panico e l’idea di dover affrontare una folla mi era insopportabile.

Diverse volte camminavo fino alla porta della chiesa ma non potevo entrarci. Mi sentivo colpevole quando saltavo un culto ma non potevo affrontare gli sguardi simpatetici o di chi mi fissava mentre piangevo senza freno. I compiti più importanti erano fuori questione mente le cose più semplici sembravano montagne. I pasti, le faccende domestiche e le piccole spese rimanevano sempre incompiuti.

Ero paralizzata. Ero caduta in un abisso profondo e tenebroso. Non avevo la più pallida idea di come ci ero arrivata e più spaventoso ancora era il fatto che non avevo la minima idea di come scappare!

Ascoltami bene! Una via d’uscita c’è! Non devi essere un prigioniero delle tenebre! Non sono una psicologa o un esperto in medicina. Sono esattamente come te. Voglio semplicemente raccontarti del mio dolore, della mia vittoria e del mio viaggio dalle tenebre alla Luce!

Nelle prossime pagine, esamineremo delle verità capaci di cambiare la tua vita che si possono trovare in un passo delle Scritture che Dio mi diede quando ero nel momento più oscuro. Questo brano è diventato per me una promessa preziosa e anche la mia via verso la Luce.

Salmo 40:1-3 “Al direttore del coro. Di Davide. Salmo. Ho pazientemente aspettato il SIGNORE, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido. Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Egli ha messo nella mia bocca un nuovo cantico a lode del nostro Dio. Molti vedranno questo e temeranno, e confideranno nel SIGNORE.”

Cos’è la depressione

Il salmista descrive vividamente la depressione come una profonda fossa piena di fango, una prigione simile ad un pantano. Scappare sembra impossibile quando la paura ci domina, spaventandoci dall’alto di tenebre incredibili e di solitudine inesprimibile. Qualcuno una volta descrisse la depressione come “un tunnel buio senza un raggio di luce”. I vignettisti lo dipingono come “una nuvoletta nera sospesa sopra la testa”. Ho un amico che dice, “Alcuni giorni sei l’insetto. Altri sei il parabrezza”.

La Florida è famosa per i suoi pozzi neri. Per me sono affascinanti, essendo cresciuta in Texas dove i buchi li facciamo a posta. Mentre studiavo questi crateri che sembrano apparire da un giorno all’altro, ho scoperto una spiegazione interessante. La terra crolla senza avvertimento e apparentemente senza motivo – quando, invece, è il culmine di un lungo processo. Gli scienziati affermano che i pozzi neri si formano quando le risorse sotterranee si asciugano, causando alla terra in superficie una perdita di sostengo sottostante. Poi tutto crolla e una brutta fossa viene formata.

La depressione ed i pozzi neri hanno molto in comune! La depressione sembra sopraffare malignamente una persona all’improvviso quando in realtà è il risultato di un processo sottile e graduale. Le risorse interne della persona sono lentamente esaurite fin quando un giorno non le rimane niente. Il mondo crolla e la nostra esistenza sembra essere ingoiata da una fossa di tenebre.

Tante persone credono che la depressione sia semplicemente un problema spirituale mentre altre credono che sia solo un problema fisico o emotivo. Io so di certo che è entrambe le cose! La depressione è il problema sanitario numero uno degli Stati Uniti. La ricerca indica che circa la metà delle donne e uno su tre uomini lottano regolarmente con la depressione. Penso che possiamo dire con certezza che quasi tutte le persone sperimentano la depressione ad un certo punto della loro vita. Dobbiamo affrontarla onestamente o con integrità emotiva.

Il primo passo per uscire dalla fossa della depressione è di affrontare e capire la depressione come una malattia che pervade e influisce ogni parte della nostra identità.

Chi possa avere difficoltà con la depressione

Prima della mia esperienza con la fossa, il mio incoraggiamento spirituale preferito per chi soffriva di depressione era “Fattela passare” o “Trova il modo di controllarla” perché l’immagine che avevo in mente del credentevittorioso non permetteva la debolezza. Dopo tutto, ero la moglie di un pastore e una credente matura. Gente come me non doveva soffrire di depressione!

Osservate che l’autore del Salmo 40 è Davide, un uomo di potere e prestigio. Sembrava di avere tutto, incluso il favore speciale di Dio. Il Signore descrisse Davide come un “uomo secondo il mio cuore”. Persone come lui non dovrebbero soffrire la depressione! Ma Davide lo fece, insieme a tanti altri servitori scelti da Dio:

  • Giobbe bramò la morte, domandando perché fosse mai nato!
  • Elia andò a sedersi sotto una ginestra, pregando Dio di farlo morire!
  • Paolo scrisse ai Corinzi, “siamo stati molto provati, oltre le nostre forze, tanto da farci disperare perfino della vita”!
  • Martin Lutero scrisse lo stupendo inno, “Una salda fortezza è il nostro Dio”, dalla profonda fossa della sua propria depressione.
  • Charles Spurgeon, uno dei più grandi predicatori che sia mai vissuto, lottò spesso con la depressione!
  • Gesù combatté la Sua propria battaglia con le tenebre. Sulla croce, ha gridato al Suo Padre da un’insopportabile solitudine, dolore e tristezza!

Quindi, fatti forza! Se senti le tenebre che si avvicinano a te, sei in buona compagnia, amico mio! Chi può soffrire di depressione? La risposta è semplice. Chiunque!

In questo momento, vorrei incoraggiarti ad essere onesto e trasparente con te stesso davanti a Dio. ChiediGli per la capacità di discernimento e per la forza di identificare e affrontare le tenebre nella tua vita, sapendo che non sei solo. In fede, celebra questa verità che ti porterà via dall’oscurità e verso la Luce.

Fonte

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