Dio non esiste? Per rispondere dobbiamo sapere esattamente cosa s’intende con la parola “Dio”.

di Daniele Di Luciano

Il sito Wiktionary ci informa sull’etimologia della parola:

“dal latino deus, antica parola il cui tema deiwo è legato all’idea di luce. In origine deus era un aggettivo con il significato di luminoso. Anche il sanscrito deva-, deriva dalla radice div-, splendere. Altra forma è il latino divus, da cui divino e divinare. A deus è legato anche dies, luminoso e poi giorno”.

Ma il Dio in cui credono gli ebrei e i cristiani non si presentò a Mosè come “Dio”. In Esodo 3,13-15 leggiamo:

“Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: «Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi». Mi diranno: «Qual è il suo nome?». E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: «Io-Sono mi ha mandato a voi»». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: «Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi». Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione”.

Ciò che noi chiamiamo comunemente “Dio” si è presentato per la prima volta agli uomini con un altro nome: “Io sono colui che sono” (in ebraico: ’eh-yeh ’ă-šer ’eh-yeh).

Ma che razza di nome è?

La Bibbia di Gerusalemme scrive nella nota del passo in questione:

“Si discute sul senso di questa spiegazione: ’eh-yeh ’ă-šer ’eh-yeh. Dio, parlando di se stesso, non può usare che la prima persona: “Io sono“. L’ebraico si può tradurre letteralmente: “Io sono ciò che io sono” (o “Io sarò ciò che io sarò“) […] Si può tradurre l’ebraico anche letteralmente: “Io sono colui che sono“, e, secondo le regole della sintassi ebraica, ciò corrisponde a: “Io sono colui che è“, “Io sono l’esistente“”.

Quindi Dio si presenta agli uomini semplicemente come “l’esistente“. E aggiunge: “Questo è il mio nome per sempre”.

Ora possiamo tornare alla domanda di apertura: Dio non esiste?

Se la parafrasiamo con il vero significato della parola “Dio”, otteniamo: L’esistente non esiste?

Paradossalmente, chi nega l’esistenza di Dio, nega l’esistenza de “l’esistente” e cade nella violazione del principio di non contraddizione.

È curioso che Dio si sia presentato agli uomini, in uno scritto risalente a più di due millenni e mezzo or sono, nell’unico modo in cui negare l’esistenza di Dio significa negare la logica.

da: Losai.eu

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