Donna, perché piangi? “…Hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto”

Ho visitato chiese in America, fino a 20.000 posti a sedere. Un organizzazione paurosa, inimmaginabile, che inizia dal parcheggio, fino agli asili nidi della stessa chiesa. Un ordine, fra fratelli e sorelle da far invidia, un orchestra impeccabile dove non manca di nessun strumento. Dietro il coro Gospel con più di 50 membri, in divisa e ordine perfetto. Uno dei sette piani dell’edifico è dedicato solo alla banca della chiesa, da mettere e prelevare le decime, le offerte e altri movimenti di denaro. Logicamente con un piccolo esercito di poliziotti che la presiedono. Si muovono centinaia di milioni di dollari l’anno. Un traffico urbano ordinato dalla polizia pubblica, che inizia dalle strade ordinarie fino agli appositi ingressi della chiesa. Il tutto in diretta sui canali principali della Nazione, culti che iniziano alle sette della mattina per finire alle sette della sera. Non fai in tempo ad uscire che già ti vendono il dvd con il culto registrato! Ma poi ti accorgi che nella predica manca qualcosa, anzi qualcuno Gesù, dov’è Gesù?

“…Hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto”.

Si promuovono e si accennano a tutte le cose che servono per mandar avanti l’organizzazione ma si è perso di mira la cosa più importante, la cosa principale, Gesù Cristo il Salvatore dell’umanità. In trentacinque, quaranta minuti di predica, solo venti minuti se ne vanno fra battute spiritose, umorismi sciocchi e qualche accenno ma non più di tanto alla Parola di Dio. Il rimanente del tempo è chiedere soldi, in una forma o in un altra chiedere e chiedere soldi. La prima cosa che deve fare un credente aderente e non mangiare ma dare alla chiesa. Anche se poi la chiesa non sa se il credente può o non può mangiare, ma l’organizzazione sa benissimo se paga o non paga. Sì, perché il credente non è più una pecora, ma un numero. E se non paghi ti vengono a cercare fino a casa, con amore, ma vengono. Eh si forse non ci credete ma è così. Perché mentre al Sud della Nazione stavano finendo questa enorme chiesa, al Nord già si iniziava a costruirne un’altra chiesa di 30.000 posti a sedere. Quest’ultima non è su dei livelli, ma su di un immenso spazio. Il pastore la domenica arriva in elicottero, e i suoi vestiti non costano meno di 15.000 dollari l’uno. La gente arriva dalle Nazioni vicine, cantando e ballando nei pullman, come fosse una gita benché non sanno se il pastore è una pecora o un lupo. Anche se il pastore ha ammesso pubblicamente il suo favore per gli omosessuali, che la tua povertà è colpa tua perché non sai sgridarla, se sei malato e non guarisci è perché non sai pregare, o dai a Dio troppo poco denaro e altre orribili dottrine. La cosa sembra strana, ma hanno un potere di comunicazione impressionante. E’ come quando il serpente ipnotizza il topo. Loro ipnotizzano le masse. Logicamente è una chiesa che ha tutto l’immaginabile, ma non ha il pulpito. Il pastore abile fin dalla sua adolescenza, si muove come uno show man sul grande pulpito. Qui le battute durano di più, perché se la gente non si diverte c’è il rischio che dopo non verranno più. Mi disse un mio parente: “Francesco domenica ti vengo a prendere e andremo in questa chiesa vedrai che ti farà morir dal ridere il pastore”, gli risposi: “No grazie rimango a casa a vedere un film di Cantinflas (comico messicano, come Totò).” Per cui le due chiese manco a dirlo sono sempre in guerra fra di loro. Per chi ha più membri, chi ha più ricchezza, chi invita il Presidente della Repubblica, chi il miglior cantante insomma fanno a gara, ma no per chi sarà più umile, ma chi tiene di più potere. Il problema delle povere anime se sono salvate o meno è un fatto molto più che secondario, la cosa principale è il loro “potere”. A proposito molti di loro, pastori compresi girano armati. …Hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto.

Tempo fa forse nel 2003, stavamo a San Marino era il mese d’agosto, e chiamai un pastore mio amico, che pasturava una chiesa locale dopo Rimini. Lo chiamai e il giorno dopo andammo a fargli visita nella chiesa. Questo pastore, ero giovane ma vedovo, sua moglie morì per una malattia molto giovane, lasciandolo solo con due bambine. La moglie era spagnola, e proprio quando lo chiamai era appena arrivato da una vacanza in Spagna, dove si era recato a portare le due figlie dai nonni materni. Da premettere che lui si era convertito per una testimonianza in Spagna da parte di un fratello amico della moglie. Accettò il Signore, si consacrò, e divenne pastore. E quel giorno raccontava dal pulpito con voce tremante che era appena ritornato dalla Spagna dove aveva visto cose incredibili a dirsi. Lui ci raccontò: “Una volta arrivato in città lasciai le piccole con i nonni, e andai a trovare i fratelli in chiesa. Ma la chiesa era chiusa, senza insegne, senza croce, da fuori si intravedevano i banchi uno sul altro, il pulpito in un angolo e tutto era in disordine. Pensai! Forse hanno cambiato chiesa? E chiamai alcuni fratelli per telefono. Uno di questi venne da me piangendo e mi raccontò, che il diavolo era entrato in quella piccola comunità e aveva incominciato a spruzzare il suo veleno mortifero, la sua zizzania, e i fratelli avevano finito di mettersi uno contro ad un altro.” La chiesa non c’era più, non avevano vegliato tutto era andato perso, anche le testimonianze. La persona che parlò di Gesù a questo mio fratello pastore, fu chiamata anch’egli, ma quando venne rideva e gli diceva: “Ma tu veramente credi a queste cose? Dio non esiste lo abbiamo inventato noi!” Il mio amico gli rispose: “Ma ti ricordi come mi parlasti? Di Gesù del Suo amore e adesso mi dici che è tutto inventato? E il parlare in lingue? Anche questo è inventato?” Rispose: “Si, forse ero io che credevo a tutto questo….ma, Dio non esiste è nella nostra fantasia”. Deluso il pastore fece ritorno in Italia.

…Hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto.

Oggi ci sono tanti pastori e predicatori che non sanno chiedere scusa o darti il loro perdono. Dio ti perdona ma loro no! E stanno accumulato peccato su peccato, fino a portare la chiesa, le chiese locali allo sfascio, alle divisioni e tuttora hanno la mente accecata dall’odio, dal rancore e dall’orgoglio. Ahimè ne ho visto con questi occhi, pastori che non sano offrire l’altra guancia, sanno solo organizzare piani di guerra, con bugie e menzogne. Mentre la gente va all’inferno, loro si consolano con i cori, canti e suoni e pensano che è tutto posto. Io credo che se ogni pastore, ogni predicatore si farebbe un esame di coscienza avrebbe due possibilità, o chiedere perdono, o alzare i tacchi e andarsene dicendo semplicemente “ho fallito”. A volte penso che abbiamo amato più la creatura che il Creatore. Avremmo dovuto portare rispetto e onore, ma mai avere dei sentimenti profondi da compromettere la nostra testimonianza e la nostra vita eterna, verso chi poi alla fine guarda a se stesso e non le pecore che Gesù gli ha affidato. E purtroppo oggi sono in molti che sono caduti in questa trappola, rimanendo dopo disorientati, senza più chiesa, senza fratellanza, ma sopratutto non avendo più fiducia nell’uomo, se non addirittura in Dio. Certo tutti i grandi uomini di Dio hanno avuto contese e discussioni e spesso non dipendeva da loro, ma sono andati avanti con integrità e non con falsità, onestamente e senza arroganza, ma con umiltà.

Oh se penso a Gesù tutto quello che dovette patire, e non aprì bocca ed era Dio, poteva tutto, aveva gloria e potenza a sua disposizione ma si fece trattare come un malfattore, Lui il Re dei re, scelse la strada del silenzio. Non oppose resistenza a niente, dai suoi sospiri uscivano solo parole di Grazia, di perdono per chi lo stava deridendo e inchiodandolo a una croce. Oramai le chiese sono arrivate ai tribunali, alle denunce, alle guerre come chi non avesse mai conosciuto il Signore. Forse è questo il tempo della freddezza della fede di cui parlava Gesù.

…hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto.

La Manna Francesco | Notiziecristiane.com
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