Esce la Rivista ufficiale ISIS Apocalyptic Magazine

milizia_ISISGiorni difficili, giorni di paura: l’inzio dei dolori? Sembra incredibile, ma esce ufficialmente la rivista dello Stato Islamico, denominata “ISIS Apocalyptic Magazine”. Non è vero che l’Islam è la “religione della pace” ma è la “religione della spada”.

Dopo le grandi guerre, abbiamo dovuto fare i conti con i danni creati. Ma non solo: abbiamo imparato bene a comprendere come certe strategie fossero state usate ed abusate dai vari regimi succedutisi con un certo successo: Mussolini, tramite l’Istututo Luce, propagandava a piè spinto che i nostri ragazzi sul fronte erano ben equipaggiati, e li mostrava muscolosi, riposati pieni di energia, che si arrampicavano in palestra. La realtà ha mostrato che in effetti i soldati erano sul fronte, mal nutriti, spogli e senza neanche munizioni. Stavano morendo, ma la propaganda cercava di spingere all’euforia tacendo la verità. Passa il tempo, ma le strategie non cambiano: è ufficiale che lo Stato Islamico ha cominciato la stampa di una rivista dedicata che inneggia alla battaglia spiegata sul fronte libico, iraniano e siriano. La rivista dello Stato NERO si chiama “ISIS Apocalyptic Magazine” ed è scritta in arabo e in inglese. Mossa anche questa strategica in quanto ne permette la semplice lettura anche da parte di chi è opposto al movimento dell’ISIS.

La testata non inneggia ad aperture diplomatiche o a tregue nella lotta, ma piuttosto stabilisce che non è vero che l’Islam sia la “religione della pace” quanto piuttosto la “religione della spada”. E prosegue l’articolo, non ci si fermerà si usare la spada contro coloro che sono reputati essere infedeli. Il tutto, naturalmente, suffragato dalla “Parola di Hallah”. Anzi, coloro che pur essendo musulmani non aderiscono all’iniziativa, sono considerati ZINQUIT, cioè eretici. Incredibile, considerando che i nostri diplomatici occidentali sono ancora seduti in cerchio giocando alla difesa dei diritti civili. Mentre loro discutono fino a ieri sono state decapitate 21 persone, fra cui donne incinte e bambini. La decapitazione, prosegue proprio l’articolo, non è uno strumento momentaneo, ma sarà uno strumento sempre impiegato dai feroci combattenti dell’ISIS in quanto il volere di Hallah si esprime perfettamente in questo, (Corano 47:4) e cioè che il collo dell’infedele deve saltare. Beh, a questo punto non possiamo non ricordare ciò che la Bibbia dice, e cioè che negli ultimi tempi verrà dato potere alla Bestia di muovere guerra contro i Santi e di vincerli, e mi sa proprio che siamo sulla buona strada. Le decapitazioni probabilmente continueranno fino a che il Signore Gesù Cristo non fermerà l’Anticristo.

(Foto fonte Reuters)

Gabriele Paolini – Notizievangelihe.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook