Esiste ancora l’onestà! Un disoccupato trova 450 euro e li restituisce

(foto Getty Images)Un disoccupato di 45 anni ha trovato in strada un portafogli abbandonato con 450 euro e i documenti di una pensionata siciliana di 70 anni e l’ha portato ai carabinieri. È accaduto a Reggio Emilia.

L’uomo, un ex carabiniere ausiliario, ha da poco terminato di percepire l’indennità di mobilità. L’anziana, residente in provincia di Trapani, in questi giorni è ospite della figlia nella città emiliana. Il denaro rappresenta la sua pensione di anzianità.

L’onestà è la qualità di chi tiene un comportamento onesto,come ha ben fatto questo ex carabiniere ausiliario,  in rispetto delle leggi e delle norme in vigore o dei propri valori morali. Si associa di volta in volta ai concetti d’integrità, lealtà, sincerità.
Il Salmo 15, il cui autore è Davide, esprime appieno il valore dell’integrità e quindi dell’onestà: “O Eterno, chi dimorerà nella Tua tenda? Chi abiterà sul monte della Tua santità? Colui che cammina in integrità ed opera giustizia e dice il vero come l’ha nel cuore; che non calunnia con la sua lingua, né fa male alcuno al suo compagno, né getta vituperio contro il suo prossimo. Agli occhi suoi è sprezzato chi è spregevole, ma onora quelli che temono l’Eterno. Se ha giurato, foss’anche a suo danno, non muta; non dà il suo danaro ad usura, né accetta presenti a danno dell’innocente. Chi fa queste cose non sarà mai smosso“.

L’integrità e l’onestà ci danno la possibilità di risiedere sul monte della santità di Dio e sono garanzia di fermezza nella fede.
Nei confronti del sesso femminile, l’onestà può indicare, in modo specifico, la purezza o la pudicizia.
L’onestà è strettamente legata alla dignità, al decoro.

Una persona di onore è persona onesta.
L’onesto non compirà mai del male sapendo di farlo.
Non cercherà mai di raggiungere i suoi scopi con mezzi proibiti, la sua onestà non lo permetterà.
L’onesto, ancora, è leale, retto, sincero, scrupoloso. A volte tutto questo comporta sofferenza, ma la consolazione è in Dio.
“Perché è meglio, se pur tale è la volontà di Dio, che soffriate facendo il bene, anziché facendo il male” (1 Pietro 3:17).

Nel contesto biblico onestà è anche semplicità di cuore.
La sincerità di cuore, l’onestà è richiesta ai servi, agli operai.
Il tutto avente come base il timore di Dio.
“Servi, ubbidite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne; non servendoli soltanto quando vi vedono, come per piacere agli uomini, ma con semplicità di cuore, temendo il Signore” (Colossesi 3:22).

Il “non servendoli soltanto quando vi vedono” intende, naturalmente, un doppio modo di agire. Questo denota una coscienza con seri problemi, una coscienza disonesta.
Mentre nell’atteggiamento che assumi, potrai piacere agli uomini, di certo la probabilità di non piacere a Dio è più alta di quanto tu creda.
L’apostolo Paolo esprime chiaramente questo concetto nella sua lettera ai Romani.

“Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo (Galati 1:10).
Il cercare solo il favore degli uomini, il comportarsi esclusivamente per essere ammirati, è disonestà.

Ancor di più quello che Dio vuole è che tali trasgressioni non siano nemmeno pronunciate dai credenti. “Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie” (Efesini 5:3-4).

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