Essere luce… Tu puoi!

Voi siete la luce del mondo… Del meraviglioso brano (Mat. 5:13-16)  che contiene questa frese conosciamo aspetti e orientamenti mirati ma vogliamo fermarci ad attenzionare la metafora sulla luce; che ci serve per capire quali devono essere le condizioni per svolgere la missione e qual’è il contenuto della nostra missione.

Le onde luminose sono fuori della portata visiva perché la luce, come tale, non si vede: casomai noi vediamo gli oggetti che sono illuminati, quindi essere luce, di per sé, vuol dire essere invisibili.
Quando Gesù dice che siamo la luce del mondo, non ci sta dicendo che NOI SIAMO LA FONTE DELLA LUCE, perché la luce è da Dio e infatti continua dicendo che: “Vedano le vostre opere buone e rendano gloria a Dio”. Quindi Dio è la fonte, Lui è la luce.
E questo Gesù lo dice chiaramente in“Io sono la Luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8:12).

Quindi Gesù è la luce e quando noi lo invitiamo nel nostro cuore come Signore e salvatore personale, la luce vera quella che illumina il mondo entra in noi con lo Spirito santo.

Se in una stanza buia accendi un fiammifero anche minuscolo le tenebre si diradano, mentre per oscurare una stanza luminosa ci vogliono tendoni e tendaggi.
La luce è più forte delle tenebre e vince su ogni oscurità, ma perché ciò accada l’emittente deve avere una trasparenza interiore tale da avere uno sguardo limpido.
Anche la Parola di Dio dice che l’occhio è la lampada del corpo e quindi se il tuo cuore è oppresso si vede dal tuo sguardo ( Mt. 6:22 ).

La novità di Cristo ribalta il modo di pensare umano: Cristo ne sovverte la prospettiva, sconvolge il modo di pensare di chi è troppo attaccato alle cose del mondo.
Noi abbiamo la possibilità da Dio di illuminare le tenebre intorno a noi, ma dobbiamo decidere di prendere posizione nei riguardi di noi stessi perché la fede non è un gioco, ma un processo costante, spesso duro che porta alla maturazione interiore, attraverso un esame onesto di noi stessi che mette alla luce, con l’aiuto dello Spirito santo, le aree di fragilità che spesso per paura del fallimento e del rifiuto non vogliamo affrontare; ferite dolorose che hanno aperto la porta a spiriti distruttori o attitudini della mente e del cuore a cui non vogliamo rinunciare. E tutto questo si può fare solo se si conosce e si attiva l’interscambio della Croce che è fonte di abbondanti benedizioni per i figli di Dio leali e fedeli.
Importante in questo il suggerimento proposto dal profeta Isaia ( Is. 58:9-10 ) con indicazioni mirate per la nostra condotta…

La fede e le opere di Gesù facevano mormorare I religiosi, che usavano l’apparenza di quelle situazioni per accusare Gesù di leggerezza e di approvazione verso il peccato.
Ancora oggi accade la stessa cosa quando la fede diventa operante, quindi luce, nelle persone e in qualche ministero spingendo gli stessi oltre i confini della mera e vuota religiosità, fatta di regole e apparenze che producono solo la morte.

Pastore R. Altese

 

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