Voglio parlare oggi della moltiplicazione miracolosa dei pani e dei pesci. Nei Vangeli questo miracolo è riportato più volte e sappiamo che Gesù ha compiuto questo miracolo almeno in due occasioni differenti. Vediamo come Giovanni racconta questo miracolo.
Il contesto è questo: una folla di persone ha deciso di andare ad ascoltare Gesù. Quello era il momento, era un’opportunità da cogliere e nessuno si è preoccupato di portare con sé del cibo. Gesù dopo averli nutriti spiritualmente (predicando il Regno), si è poi preoccupato di nutrirli materialmente. Chiese ai discepoli come fare per sfamarli e loro (prettamente carnali) risposero in questo modo: Filippo gli rispose: “Duecento denari di pane non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto” (Giovanni 6:7). Però c’era qualcuno aveva qualcosa: un ragazzo con pochissimo cibo. Il cibo era indubbiamente insufficiente per sfamare una folla, ma anche se poco, il ragazzo era disposto a privarsene per donarlo ad altri. “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?” (Giovanni 6:9)
Pochissimo cibo offerto è stato sufficiente affinché Gesù potesse compiere il miracolo: ‘Gesù quindi prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanto volevano‘ (Giovanni 6:11). Alla fine, ci fu così tanta abbondanza di cibo che gli avanzi furono molti (Giovanni 6:12-13)!
Questo miracolo svela un aspetto essenziale del carattere di Dio: c’è abbondanza nel Regno di Dio di cui fai parte, amico mio. Tu non ne sei escluso e sappi che non può esistere la penuria col nostro Signore.
Puoi vivere tranquillamente nella generosità, dare tutto quello che hai, anche se è pochissimo e come il ragazzo, anche tu puoi aprire la porta al miracolo. È Dio che provvede per te. Non affidarti a quello che hai, ma alla generosità di Dio.
Grazie di esistere.
Emmanuel Gau
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