Hong Kong come Parigi

HONG KONG – Decine di migliaia di cristiani evangelici hanno manifestato ieri davanti alla sede del governo per esprimere la loro opposizione a ventilate proposte di legge che renderebbe impossibile parlare e criticare i diritti dei gay. La Evangelical Free Church of China Yan Fook Church, che ha organizzato l’evento, stima di aver radunato almeno 50 mila persone nella dimostrazione- concerto-preghiera che si è tenuto al Tamar Park, nella zona di Admiralty. Secondo gli organizzatori, se le proposte divengono leggi, verrà lesa la libertà di opinione di chi è contrario a parificare i diritti delle coppie gay a quelle dell’amore fra uomo e donna. In più, come è avvenuto in alcuni Paesi – Stati Uniti ed Europa – vi è il rischio che il giudizio negativo dei cristiani su pratiche omosessuali e coppie gay divenga un delitto perseguibile per legge. Il reverendo Jayson Tam, fra i leader dell’evento, ha sottolineato proprio il rischio di una “discriminazione alla rovescia”. Ieri a Parigi si è svolta una manifestazione di centinaia di migliaia di famiglie, uomini, donne e bambini, contro la proposta del presidente Francois
Hollande di legalizzare il matrimonio gay e l’adozione di bambini. Alla enorme dimostrazione, confluita vicino alla Tour Eiffel, hanno partecipato cattolici, evangelici, ebrei, musulmani e omossessuali contro il matrimonio gay. La proposta di legge sta facendo precipitare l’apprezzamento di Hollande, già in difficoltà anche a causa dell’incapacità dell’esecutivo a rispondere alla disoccupazione e alla crisi economica. I matrimoni fra partner dello stesso sesso sono legali in undici Paesi fra cui Belgio, Portogallo, Olanda, Spagna, Svezia, Norvegia e Sudafrica e in nove Stati degli Stati Uniti, oltre che a Washington.

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