Vi racconterò la storia di un ragazzo qualunque, un ragazzo comune che come tanti altri sogna e non smette mai di sognare.
C’è chi sostiene che i sogni siano i custodi del nostro dormire; la maggior parte di essi derivano dal nostro inconscio, mentre i sogni obiettivi dei nostri desideri sono quelli che si fanno ad occhi aperti e sono definite “fantasie”.La fantasia parte della psiche umana che viene divorata e dissuasa dalla società.
E come potremmo definire la società? Potremmo definirla come un sistema. Una legge della fisica sostiene che ogni cosa che è parte di un sistema, sia essa vivente che non, tende a dissolversi nel nulla col passare del tempo.
Tutto questo conduce ad una vita frenetica, pervasa dal consumismo e dall’individualismo, dove l’importante non è partecipare ma vincere.
Vista in questo modo la società prende le sembianze di un’arena dove ogni giorno si vive una battaglia e l’obiettivo è la sopravvivenza.
Moda e religione tendono a colmare grandi vuoti per riempirli di esistenza.
Così si và tutti in discoteca al sabato sera spingendo a fondo il gas inseguendo una chimera.
Allora ostenti ciò che non possiedi per essere uno di loro, salti le file alle entrate dei locali perché “tu si che vali!”.
Prendi l’impossibile per sentirti l’onnipotente e se non lo fai: “non sei uno di loro”.
La tua personalità va così scemando nell’aria e finisci con l’identificarti con stereotipi unidirezionali, miti, leggende imitabili ma mai raggiungibili.
Ti rifugi nell’immortalità di un eroe dipinto di abiti invulnerabili, impavido e incurante degli avvenimenti.
Accendi la TV, ascolti le più orripilanti notizie e ognuna di esse è la dimostrazione del fatto che il mondo si sta distruggendo, ma i tuoi perché non vanno oltre il tempo del notiziario, muoiono con la sua interruzione.
Ed ecco che con il tuo costume da supereroe spicchi di nuovo il volo, alla conquista di un mondo che non c’è e non ti accorgi che è un volo in caduta libera, senza controllo.
Mentre ti affatichi in questa corsa vana, mentre ti esaurisci per raggiungere ciò che alla fine ti porterà verso il signore della morte eterna, che ti aspetta a braccia aperte sghignazzando, ridendo di te che è lì per sussurrarti: ”Grazie per aver scelto me, che ti ho ingannato tutta la vita, così ora mi prendo la tua anima, ora appartiene a me”, c’è qualcuno lassù e quaggiù che piange per te.
Qualcuno ti aveva detto che la vita è come un sogno sulla strada che conduce alla vita eterna.
Altri ti inducevano a vivere ogni giorno la vita come se dovessi morire il giorno seguente.
Triste pensare alla vita come una partita di scacchi: una mossa falsa e sei fuori dal gioco e non si può contare in una rivincita o in una seconda partita.
Così ti identifichi in loro, nei tuoi “amici”, nella massa, nella “comitiva”, annullando il tuo Io, che viene costantemente soggiogato, illuso, compromesso.
Non sei uno di loro se non ti identifichi in loro.
Ricorda, loro non sono tuoi amici, sono una finzione che azionano l’intenzione della tua persona come fili di un burattino manipolato dal principe del peccato.
Chi sei realmente?
Qual è lo scopo della tua esistenza?
Eppure lo sai Chi è che nel principio creò la Terra, Colui che ti ha donato la vita eterna, che ha mandato Suo Figlio sulla croce, affinché divenisse la nostra luce.
Beh! Sicuramente è una storia come tante ma la sua peculiarità sta nel fatto che noi tutti siamo “importanti” dinanzi al RE.
Galati 2:20 “Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede in Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”.
Valero Marzoni
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