Il 2024 è arrivato, ma la terra trema!

A distanza di pochissime ore dai sontuosi festeggiamenti per il nuovo anno, un forte terremoto di 7.5 fa tremare l’isola di Honshu, in Giappone, con epicentro nella cittadina di Ishikawa, riportando alla mente la devastazione dello tsunami che fece 25mila morti nella stessa area.

I video amatoriali sui social mostrano scene di panico ovunque, anche per le successive scosse di alta magnitudo che hanno provocato l’allerta tsunami, allarme poi rientrato. “La terra traballerà come un ubriaco”, dice il profeta Isaia al capitolo 24 versetto 20, e vedendo le automobili posteggiate che oscillano letteralmente per l’intensità della scossa possiamo confermare che è davvero accaduto così!

La cronaca al momento registra 48 vittime, oltre 200 abitazioni distrutte dal fuoco scoppiato per la rottura delle condutture del gas, numerosi crolli e 100mila persone evacuate.

Beh, se questo è stato l’auspicio dei giapponesi per il nuovo anno, il 2024 ha subito risposto a tutti i nipponici che, a fine anno, celebrano con 108 rintocchi nei templi buddisti la “purificazione” dei peccati umani, enumerati appunto in 108 passioni o colpe umane; a questi suoni di campana seguono preghiere a Budda per ottenere felicità e salute.

Ma noi sappiamo bene che è stato soltanto Gesù, col suo sangue, a cancellare tutti i nostri peccati e con un solo atto di giustizia (Ebrei 10:12). E dire che sabato 30 dicembre un sisma di 4.7 aveva colpito la Bosnia-Erzegovina, scossa avvertita pure in Serbia, mentre due giorni prima una serie di onde anomale aveva travolto auto e passanti che invadevano le spiagge di Ventura, in California, per le forti mareggiate del Pacifico dovute al passaggio di alcuni cicloni nell’area di Los Angeles.

Ma già dal 27 scorso il Nord Europa era stato colpito da fortissime piogge che hanno provocato inondazioni nei Paesi Bassi e in Germania, mentre in Norvegia è la coltre abbondante di neve provocata dalla tempesta Henk a causare problemi alla rete stradale.

In Russia, invece, una tempesta di neve – la più intensa degli ultimi sessanta anni secondo i meteorologi – ha costretto a chiudere scuole e uffici. Putin, tuttavia, continua ad apparire in tivù per aggiornare i dati del conflitto con l’Ucraina, mentre l’odio antisemita aumenta col passare delle ore per la reazione del governo di Netanyahu; e questo, purtroppo, fa passare in secondo piano lo sterminio che da due anni sta provocando il russo Vladimir il quale meriterebbe altrettanto biasimo e accanimento da parte dell’opinione pubblica mondiale.

Ma l’odio verso Israele supera gli orrori di Putin. Anno nuovo, vita nuova? Mah, se questo è il risultato, da subito si comprende che il 2024 non sarà migliore del precedente perché le calamità si faranno più intense, la terra tremerà ancor di più, la cultura omosessuale prenderà il sopravento – a maggior ragione dopo la recente decisione papale di “benedire” le coppie gay – e la Chiesa degli ultimi tempi si innalzerà da sé stessa piuttosto che seguire e imitare Cristo (Laodicea – cfr. Apocalisse 3:17).

Pertanto, poichè uno dei pericoli più grandi per la Cristianità è l’adeguarsi all’andazzo del mondo, ricordo al lettore che il Signore può tornare in qualsiasi momento poichè i “segni dei tempi” sono così forti e chiari che anche un cieco se ne accorge.

Salvatore Di Fede

http://notiziecristiane.com

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