Il confessionale cattolico non è altro che il primo Facebook della storia

C’è qualche cattolico che possa smentire che questo non accade ancor oggi nei confessionali cattolici?

– Buongiorno padre!
– Buongiorno figliola: Dio ti benedica, dimmi!
– Ehm… vede padre dovrei confessarmi…
– Prego figliola confessati, apriti, senza alcun timore…
– Beh… vede padre, ho peccato… e non mi sento a mio agio a parlarne…
– Spandi la tua anima figliola, dì tutto quello che hai da dire, e ricorda che io sono un ministro di Dio.
– Si, si lo so padre ma…
– Su dai forza, quello che si dice nel confessionale rimane nel confessionale.
– Ha ragione padre, beh… dunque padre ho peccato!
– Bene, figliola e di quali peccati sei rea? Di bugie, di gelosia o altro?
– Altro padre, altro!
– Su, su figliola racconta io ti ascolto, altrimenti, non potrò benedirti.
– Padre, lei conosce mio marito?
– Certamente figliola, che cosa ha combinato?
– Torna sempre tardi la sera: si ferma al bar con gli amici, beve e torna sempre ubriaco. E mi trascura sempre, trascura i bambini…
– Capisco figliola, dobbiamo pregare per lui…
– No, vede padre, non è questo…
– Cos’è allora?
– L’altro giorno si è rotta la lavatrice e ho dovuto chiamare l’idraulico …era un bel ragazzo… ci siamo messi a parlare…
– E tu che hai fatto?
– Beh padre… quest’uomo mi corteggiava e io… oh padre… ho ceduto alle sue avance e… ho tradito mio marito. Padre, e pensa che ci sia perdono     per me se faccio 500 ave Maria e 1000 Padre nostro?
– Non credo figliola, lascia stare le ave Maria e i Padre Nostro, questo è un peccato grande che non posso assolverti qui. Oggi hai da fare?
– Si, no!… No credo di no, padre Perché?
– Devi venire da me in parrocchia verso le tre e li vedremo di assolverti dal grande peccato che hai commesso.
– Si, si certamente padre, verrò… certo che verrò, io voglio essere assolta.
– E io ti assolverò. Ma tu devi fare TUTTO quello che ti dirò – altrimenti molti anni anzi, milioni di anni ti aspettano in purgatorio per questo    grande peccato che hai fatto.
– Certamente padre, certamente.
– E poi non dirlo a nessuno che verrai da me, NESSUNO deve saperlo, ne va della tua anima.
– A proposito padre ma non c’è nessuno alle tre in parrocchia…
– Lo so figliola… lo so… ma io ci sarò ad attenderti e staremo solo noi, e mediteremo sul peccato GRAVE che hai commesso e poi se mi                      racconterai TUTTO – per filo e per segno – io ti assolverò. Altrimenti …andrai al “centro” dell’inferno capito!
– Certamente padre, certo che verrò … l’inferno, l’inferno no, ho paura… ho paura… farò tutto quello che lei mi dirà.
– Bene ci vediamo oggi e sii puntale e non parlarne con nessuno di questo nostro incontro segreto capito!
– Si, sicuramente. Non lo dirò a nessuno, prometto buon… giorno, padre… buon giorno.

C’è qualche cattolico che possa smentire che questo non accade ancor oggi nei confessionali cattolici? Purtroppo, il clero cattolico non è altro che una potenza che agisce sopra la mente dei deboli per scopi prettamente personali e non per scopi divini, anzi costoro nemmeno credono in Dio, perché se davvero credessero non sarebbero sotto la schiavitù della chiesa cattolica romana. Basti pensare alle assurde idee del sangue di San Gennaro, o alle messe di suffragio per i morti, o alle innumerevoli idolatrie e venerazioni di questa falsa chiesa e di come le persone sono attratte da queste false dottrine che hanno la loro origine per la maggior parte nel paganesimo. Benché sono adorni di immagini cosidette cristiane, la mera verità è che non hanno niente a che vedere con il Cristianesimo di Cristo. Molte persone non credono non perché sono poco intelligenti ma perché non vogliono sforzarsi per credere nel vero Dio, e Dio li abbandona ad una potenza d’errori affinché chi pecca, peccherà sempre di più (2 Tessalonicesi 2:10-12).
L’uomo sotto il vestito da prete o da sacerdote possiede, per le persone che non conoscono la Parola di Dio, una certa autorità, rispetto e diciamolo pure, vedere un prete o un sacerdote con tutti i suoi ornamenti mette suggestione e timore al tempo stesso, anche se poi loro stessi non conoscono le Scritture. Ma l’uomo che affida all’uomo la direzione della propria anima è visto da Dio come un uomo maledetto, un anatema: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal SIGNORE!”
(Geremia 17:5)

Quando un’anima colpita nella coscienza da una trasgressione, e non sa cosa fare e a chi affidarsi, cerca la via del confessionale cattolico, pensando di trovare dietro alla cortina di separazione un prete o chi per essi che possa dargli oltre all’assoluzione del peccato, anche la via del perdono. Ma dall’altra parte del confessionale chi c’è? Un uomo che non è tentato nella sua concupiscenza? Un uomo con il dono dell’astinenza sessuale a vita? Un eunuco fatto dal Signore? O c’è un comune mortale con le sue passioni bollenti? Anzi, vi dirò di più che, proprio questa situazione di controllo su un’anima sballottata dal peccato, darà al prete una libidine maggiore, in quanto si troverà in una posizione di favore, perché prima si sentirà come un protettore su di un’anima fragile chi gli sta raccontando i propri peccati e le proprie intimità, e poi potrà sprigionare piano piano tutte le fantasie erotiche della sua mente con domande squallidi e provocatorie. Senza nascondere che poi lui stesso cercherà di approfittare con mezzi subdoli la malcapitata o il mal capitato. E spesso ci riescono, sia che sono donne, ragazzine o ragazzini.

Tutti questi centri sociali come i salesiani, il Don Bosco, le colonie estive, sono delle vere trappole per ragazzi e ragazze. La gente non lo sa, ma quello che c’è dietro alla chiesa cattolica e molto peggio che la religione musulmana. I Musulmani credono in quel che fanno anche se è totalmente sbagliato, e spesso danno la loro vita per la loro fede. I cattolici con il loro perbenismo, la loro falsa bontà e la loro finta consacrazione, hanno rovinato la mente di innumerevoli persone. Spesso le madri lasciano i propri figli nelle loro mani sapendoli in mani sicure mentre invece li hanno affidati a dei lupi rapaci. Il loro peccato sarà giudicato con severità, la disonestà è parente stretta dell’incredulità, e verrà condannata come un grave peccato.

Oggi non sono molti quelli che si confessano, anche perché il peccato sessuale dei preti cresce in modo vertiginoso. La manifestazione (ormai non più segreta) a favore degli omosessuali è evidente. Preti gay in gran numero, pedofili protetti dalla stessa casta e orge e festini a luci rosse, hanno fatto si che chi si confessa o è cieco oppure non vuol assolutamente vederci. Ma quelli che credono ancora alla loro innocenza, sono spesso vittime di preti assettati di sesso. E sono molte le donne e i ragazzi ricattati e vittime di questo vizioso e sporco gioco dei preti della chiesa cattolica.

Per rifarci al titolo dell’articolo: Il confessionale cattolico non è altro che il primo Facebook della storia. Molta gente usa i social net work per scopi perversi, non sapendo come interagire nella realtà o di non aver coraggio di fare di persona ciò che la loro mente depravata vorrebbe. Lo fanno davanti ad un computers o da un semplice cellulare, collegandosi con persone con lo stesso loro traviamento mentale, e appagano i loro desideri snaturati, anomali e vergognosi. In poche parole molta gente usa i mezzi on line per fare quello che la chiesa cattolica a iniziato a fare nel lontano 1225.

“Per l’integrità della confessione occorre:
1) Accusare pienamente tutti i peccati mortali.
2) Dichiarare la specie, il numero ed anche le circostanze che aggiungessero una nuova e grave malizia.
Il penitente che tace qualche peccato mortale o lo confessa male diminuendone la gravità, non solo non riceve il perdono, ma commette un grave sacrilegio”
(Catechismo di Pio X, nr° 374).

In pratica, allora, chi si confessava, doveva confessare “IL NUMERO ED ANCHE LE CIRCOSTANZE CHE AGGIUNGESSERO UNA NUOVA E GRAVE MALIZIA”. In poche parole chi si confessava doveva confessare le sue cose più intime, altrimenti chi si esentava da farlo commetteva UN GRAVE SACRILEGIO non confessandolo. Ma a quale scopo? Lo stesso scopo di sempre, cioè quello, di abusare, plagiare e manipolare la mente di chi per propria scelta si è affidata all’uomo e non a Dio.
Se un credulone o una credulona va dal prete a confessarsi di aver commesso un peccato di tipo sessuale, questi, il prete, sarà capace di abusare del penitente, manipolando il suo stato fragile del momento.
Qui la perversità diventa diabolica e la mente del penitente non capisce se quello che sta facendo il prete è giusto o sbagliato. Poiché riconosce nel prete, un discepolo di Dio in terra, quindi quel che farà o dirà sarà legge; per cui accetterà tutto ciò che le verrà detto di fare e, alla fine il suo stato sarà nello sconforto totale.

Una quindicina d’anni fa ascoltai alla radio che un ragazzo di sedici anni, aveva messo incinta la sua ragazza. Lo scoprirono perché la ragazza si sentì male e dovettero portarla al pronto soccorso. Lì gli dissero che la ragazza era incinta. Il ragazzo incominciò ad avere paura non tanto perché la mise incinta, era la sua ragazza che amava e avrebbe sposato, ma perché incominciarono proprio dal pronto soccorso degli infermieri, accusandolo di non essere in grado nemmeno di saper usare una protezione. In quel momento si affollarono più di un pensiero nella sua mente: cosa dirà la mia famiglia quando lo saprà; e la sua famiglia cosa penserà di me; in più gli sfottò gratuiti degli infermieri, fece si che il ragazzo usci dall’ospedale, andò nel garage di casa sua e si impiccò. Lo stato d’animo di quel ragazzo era debole, e il nemico approfittò a lavorare negativamente la mente fragile di lui fino a portarlo al suicidio. Anche chi va da un prete al confessionale a raccontare tutti i suoi peccati più intimi dimostra di avere una mente debole e una non fede in Dio. E qui che il nemico che continua con il suo attacco, usandosi di uomini seduttori che si dicono cristiani ma non lo sono affatto, anzi sono servitori di Satana e servono le dottrine di demoni (1Timoteo 4:1). Per cui questi uomini camuffati da servitori di Dio approfittano per fare i loro sudici comodi, lasciando le persone in uno stato bisognoso e senza una via d’uscita.
“Guai a voi […] ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare (Matteo 23:13).

Cerchiamo con tutto il cuore il Signore, ma cerchiamolo sulle ginocchia e a Lui solo confessiamo le nostre debolezze e le nostre intimità. Ma mai a nessun essere umano perché è un peccatore come noi, dobbiamo affidargli la nostra vita e i nostri peccati, segreti e non. Sicuramente possiamo raccontare i nostri peccati come dice la Bibbia, a qualcuno dei nostri fratelli in Cristo, ma poi e a Dio e soltanto che bisogna chiedere perdono. Perché il nostro peccato è contro il Signore.
In II Samuele 12:13; è scritto: “Allora Davide disse a Natan: “Ho peccato contro il SIGNORE’ “. Ma la verità e che il re Davide peccò contro Uria l’Ittita e non contro Dio. Ma quanto si pecca si trasgredisce un comandamento di Dio e a Lui per primo dobbiamo chiedere perdono e poi alla persona con cui abbiamo reso l’offesa. Perché potremmo chiedere anche perdono alla persona con cui siamo venuti meno, ma comunque avremmo peccato principalmente contro Dio.
Come disse Gesù in Matteo 6:6?
“Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”.
Preghiamo e chiediamo perdono a Dio per le nostre mancanze e i nostri peccati, e usiamo i mezzi di comunicazione per quel che servono e non per un uso improprio e perverso.
Proverbi 29:1 ammonisce: “L’uomo che, dopo essere stato spesso ripreso, irrigidisce il collo, sarà abbattuto all’improvviso e senza rimedio”.

Ferrentino Francesco La Manna | notiziecristiane.com
https://www.facebook.com/storiedifedevissute.blogspot.it

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook