Davide scrisse: Ecco, quanto è buono e quanto è piacevole, che i fratelli dimorino assieme nell’Unità! E’ come l’Olio prezioso sparso sul capo, che scende sulla barba di Aaronne, che scende fino all’Orlo delle sue vesti. E’ come la rugiada dell’Hermon, che scende sui monti di Sion, perché è là che l’Eterno ha posto la benedizione, la vita in eterno (Salmo 133)
E’ quando ci sforziamo di vivere insieme, nonostante le differenze, DIO ordina che le sue benedizioni siano sui nostri sforzi, e questo il nostro nemico lo sa bene e proverà con ogni mezzo a sua disposizione a dividere e conquistare; lui conosce la forza che viene fuori dall’UNITA’ e dal lavorare in armonia per il SIGNORE di conseguenza, i suoi sforzi mirano a dividere.
Nel libro dei Proverbi al capitolo 6 dal verso 16 al 19 sono scritte le sette cose che DIO detesta: “L’Eterno odia queste sei cose, anzi sette sono per lui un abominio: “Gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che versano sangue innocente, il cuore che escogita progetti malvagi, i piedi che sono veloci nel correre al male, il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli.”
EGLI sapeva che per far fronte a tutto ciò occorre un grande sforzo di volontà da parte nostra, perché il nemico farà sempre in modo che noi ci offendiamo per una frase innocente, che imputiamo a qualcuno anche qualcosa che lui non ha commesso, che ci arrabbiamo senza un motivo preciso, o che vediamo cose nascoste che in realtà non ci sono …. Ma Paolo in Efesini 4:3 ci dice: “Sforzatevi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace” .
Il vero ostacolo rimane la nostra carne, ostacolo contro il quale ci ritroviamo a combattere ogni giorno, continuamente e costantemente perché la carne non andrà mai d’accordo con lo spirito… Quindi, è quiche entra in gioco la vita di CRISTO, la sua obbedienza al Padre, la sua sottomissione e il suo cammino sulla terra, esempi che oggi qualcuno vuol far passare in secondo piano spostando l’attenzione sulla Grazia, ora chiariamo che la Grazia è un favore immeritato che DIO ci concede e che è lo strumento attraverso il quale DIO ci rialza e ci riabilita quando cadiamo, ma questo non ci esenta dal mantenere un comportamento come CRISTO, con la sua attitudine e la sua capacità di resistere al peccato pur avendo un corpo di carne.
Vedete, la storia di GESÙ uomo non piace a molti, perché racconta di sacrificio, ma è in questa storia che è racchiuso il senso del Cristianesimo …” il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell’esteriore simile a un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino all’ultimo e alla morte in croce.” Filippesi 2 : 6,8
Lo stesso Paolo riprende questo esempio è lo applica alla sua vita: “Anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato.” 1Corinzi 9:27
Pensavo a un maestro con i propri alunni, il suo compito è insegnare e correggere, ma l’alunno terminerà il suo corso e dovrà imparare a correggersi, a sbagliare sempre meno o almeno a non ripetere lo stesso errore, come fece GESÙ con il paralitico: «Ecco, tu sei stato guarito (Grazia); non peccare più (Cammina IN Cristo) affinché non ti avvenga di peggio».
Il CRISTIANESIMO è fatto di persone che seguono CRISTO.
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Luigi mandile | Notiziecristiane.com
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