Il Grande Innario Cristiano

Dopo lunga attesa, è finalmente disponibile Il Grande Innario Cristiano, raccolta in due volumi comprendente 2.000 canti, selezionati tra i più significativi espressi dal protestantesimo mondiale dalla Riforma fino ai giorni nostri.

Essa è frutto di un approfondito lavoro di ricerca, iniziato oltre cinquant’anni fa da Sante Cannito. Figlio di un pastore battista, Cannito, contemporaneamente agli studi in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli, ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli.

Appassionato di innologia protestante sin da quando aveva vent’anni, ha iniziato a studiare inni, collezionando innari da tutto il mondo, studiando gli stili, le tendenze e i contenuti teologico-musicali delle diverse denominazioni a livello internazionale, oltre che nazionale. La sua biblioteca conta oggi circa 1.000 innari provenienti dai cinque continenti.

Dopo quasi 51 anni di studi, ricerche e approfondimenti effettuati anche direttamente presso le principali biblioteche e facoltà teologiche europee e americane, Il Grande Innario Cristiano ha visto finalmente la luce. Ne parliamo con il curatore Sante Cannito.

«È una grande gioia e soddisfazione poter avere finalmente tra le mani questi due volumi, che si presentano come un’opera “preziosa”, con una carta finissima di prima qualità, la rilegatura in pelle, la bordatura dorata, custodia in apposito cofanetto, e pendrive a corredo. Si tratta di una raccolta di grande spessore sotto i profili filologico, teologico e musicale. Da quando esiste il protestantesimo nel nostro Paese, questa è l’unica opera che ha ricevuto l’assenso di tutte – ma proprio tutte – le denominazioni evangeliche italiane (pensate, ancor più della Bibbia), nonché un positivo riconoscimento perfino da parte della Chiesa cattolica per il tramite della Conferenza episcopale italiana».

– Come si struttura Il Grande Innario Cristiano?

«Sono state selezionate 2.000 melodie, tutte diverse fra loro, alcune molto semplici (es. quelle per i fanciulli), altre un po’ meno; tutte comunque alla portata del canto comunitario. Sono cioè state escluse quelle melodie e canzoni adatte più al canto di un singolo interprete e/o di gruppi ben preparati, piuttosto che all’intera comunità. L’opera contiene un numero consistente di canti sia della Pre-Riforma, Riforma e Pietismo (all’incirca dal 1450 al 1750) sia del periodo del primo e del secondo Risveglio (1750/primi decenni del ‘900), e infine molti del periodo Moderno e Contemporaneo (dal 1930/1940 in poi). Non vi sono melodie uguali.

A differenza di quanto risulta in quasi tutte le raccolte innologiche italiane (e non solo), a una melodia è abbinato un solo testo, non due o addirittura più testi. Analogamente, a un testo poetico risulta abbinata una sola melodia (non più melodie, come ad esempio in molti innari di stampo anglosassone). Inoltre, i canti selezionati provengono da fonti protestanti di ogni denominazione: dai metodisti ai pentecostali, dai luterani ai congregazionalisti, dai riformati ai battisti, dagli anglicani fino alle realtà evangeliche sorte negli ultimi anni. Sono presenti anche molti canti (circa 400) provenienti dalla Chiesa cattolica e comunque inseriti da tempo in raccolte innologiche protestanti. Infine, l’innario non segue il consueto ordine di tipo liturgico, ma si sviluppa secondo un criterio squisitamente temporale: in altre parole il primo inno sarà il più antico sotto il profilo della melodia, e l’ultimo sarà quello con la melodia più recente. In tal modo si può prendere visione e ascoltare il percorso che l’innologia protestante ha sviluppato dalle origini ai giorni nostri e come è andato via via mutando nelle sue espressioni testuali e musicali».

– A margine di ogni inno ci sono delle “note esplicative”. Di che cosa si tratta? Perché questa scelta?

«Le “note esplicative” riportano la vita e la storia degli autori dei testi e dei compositori delle melodie, nonché, laddove presenti, aneddoti legati ai singoli inni considerati. Quando si conosce l’origine degli inni, si canta meglio, con più voglia e più consapevolezza».

– Come entra in dialogo Il Grande Innario Cristiano con gli innari che sono in uso nelle chiese evangeliche? Qual è il suo auspicio per questo lavoro che lo ha impegnato in questi lunghi anni?

«Ogni chiesa, ogni denominazione italiana sarà sempre libera di adottare i canti che ritiene legati alla propria storia. Tuttavia, poiché il fine primario de Il Grande Innario Cristiano è quello di fornire un contributo fattivo all’unità dei credenti, l’auspicio è che quando si canterà una melodia ricompresa fra le duemila selezionate, tutto il mondo protestante (e, si spera, non solo) utilizzerà le stesse parole, lo stesso testo. Di qui l’esigenza di un’armonizzazione (almeno parziale) delle raccolte di inni in uso attualmente presso le diverse chiese protestanti italiane. Ci vorranno diversi anni, ne siamo consapevoli, ma le chiese già ora lo chiedono, perché la musica unisce e il canto accomuna fratelli e sorelle nella lode alla gloria di Dio».

Alcuni numeri…

Il “Grande Innario Cristiano”, raccolta in due volumi comprendente 2.000 canti, è frutto di un lavoro di ricerca cominciato nel 1973. Sono stati consultati circa 1.200 innari. In oltre 40 anni di ricerca sono stati letti e suonati circa 1.100.000 canti provenienti da tutto il mondo. La raccolta, oltre alla musica e ai testi, riporta le storie di autori, compositori (con le loro foto o ritratti) e aneddoti relativi a tanti inni. Con le sue 4.400 pagine può essere considerata una vera e propria enciclopedia dell’Innologia protestante.

Chi vi ha lavorato

Accanto a Sante Cannito, realizzatore e curatore dell’opera, ha lavorato il M° Daniele Cristiano Iafrate, diplomato in Pianoforte, in Composizione, in Direzione d’orchestra e in Lettura della Partitura principale, a cui è stata affidata la revisione e la trascrizione degli inni mediante software di videoscrittura dedicato. Inoltre, il lavoro si è avvalso della consulenza di una Commissione teologica (Paolo Ricca, Marinella Perroni, Daniele Garrone, Domenico Tomasetto, Carmine Napolitano, Emanuele Fiume), e di una Commissione musicale (Ciro Visco e Giovanna Ferrara).

Tutte le info e le modalità di acquisto sul sito www.ilgrandeinnariocristiano.it

https://riforma.it/2024/05/07/il-grande-innario-cristiano/

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