Il guardaroba di Dio

Oggi è stato un buongiorno. La città di Arezzo si è risvegliata piena di luce, piena di energia e vitalità. Erano ormai settimane che pioveva, e anche se non abbiamo vissuto le alluvioni, che purtroppo si sono verificate a pochi chilometri da noi, oltre gli appennini, il continuo piovere senza tregua di questi giorni ha creato non pochi problemi alla città.

Avevamo l’impressione che il cielo avesse sbiadito per sempre il suo colore originale, ma stamattina, sembra che tutto sia tornato alla normalità, i raggi del sole hanno risvegliato il buonumore, a partire dalla natura, le foglie sono tornate a brillare di quel verde intenso, e non più di quel grigio-verde spento che le ha caratterizzate in questi ultimi giorni. Anche le persone, stamattina, si sono risvegliate diversamente, con la speranza di passare questa meravigliosa domenica in compagnia, per le strade del centro.

Come al solito sono uscito presto, prima della riunione di culto, e con mia grande sorpresa, per le strade del centro, mi sono ritrovato a ridosso dei mercatini dell’usato. Un evento che sicuramente era in programma già da tempo e che magari mi era sfuggito, o che probabilmente non avevano pubblicizzato più di tanto, a causa del continuo maltempo dei giorni scorsi. Immagino, che anche tutti gli addetti ai lavori, abbiano sperato in questa giornata di pausa temporalesca, e abbiano sicuramente tirato un sospiro di sollievo, quando hanno visto che il meteo di oggi, non ci aveva azzeccato del tutto con le previsioni.

I mercatini dell’usato mi hanno incuriosito molto e, complice il bel tempo ed un po’ di tempo a disposizione, ho deciso di attraversarli senza pensarci due volte, mescolandomi alle migliaia di persone che già di prima mattina stavano affollando le vie del centro. Ho cominciato a curiosare tra le bancarelle, vendono di tutto, dai vestiti agli oggetti più disparati. Libri, pentole, piatti e molto altro ancora, tutto rigorosamente usato. Tante cose che, a suo tempo, quando erano nuove, avevano un valore cospicuo, come i tantissimi capi di abbigliamento firmati esposti che ho notato.

Ho fatto colazione in un bar adiacente, il quale ha la vetrina proprio sulla strada principale, per lasciar riposare la mia povera schiena, ormai perennemente in difficoltà e, mentre bevevo un buon caffè, osservavo le persone fare le compere, provarsi i vestiti e mercanteggiare con i prezzi.

Mi hanno colpito alcuni dei loro atteggiamenti, ripetitivi, quasi come se fossero in un loop temporale e comportamentale. Quasi tutti, a partire dal momento in cui cominciavano a provarsi i vestiti usati, che avevano intenzione di comprare, facevano le stesse cose, con lo stesso atteggiamento, come se fosse uno schema predefinito. Più di uno di loro, in rapida susseguenza, si è avvicinato alla vetrina del bar per specchiarsi in essa, sfruttando i riflessi che la luce del sole creava, non curandosi minimamente che dietro quella vetrina c’ero io a gustarmi il mio buon caffè, e ad osservarli attentamente.

Beh! Molti li conoscevo anche, ma erano troppo impegnati a immaginare a come poter ridare vita a quel capo di abbigliamento indossato, figuriamoci se potevano vedermi salutarli con la mano da dietro la vetrina!

Sapete? Proprio questa ultima espressione, mi ha dato modo di riflettere su una cosa molto importante.

Dio ci ha creati con un valore inestimabile.

Tutte quelle cose usate, dal momento in cui i compratori le adocchiavano, riprendevano immediatamente il loro valore, ricevendo un posto nel guardaroba del compratore, che già immaginava alle possibili collocazioni, abbinamenti, progetti che avrebbero rivalorizzato quell’oggetto ormai depotenziato da altri.

Noi tutti, figurativamente, eravamo lì fermi su di una bancarella, ormai logorati dal peccato, usati oltremodo, e pronti da buttare via o da svendere a poco prezzo, perché inutilizzabili, perché ormai fuori moda e troppo vecchi per qualcuno. Forse etichettati come “incollocabili” per una diversa prospettiva di vita, o magari abbinati al suono di parole come: “Meglio darli via e perderci il valore iniziale!”.

Eppure, la tua e la mia vita hanno un valore inestimabile, e questo non è un discorso religioso, legato ad una denominazione di fede, ma realmente la tua vita vale tanto!

Vale più di quello che ti fanno credere!
Vale più di quello che tu stesso credi di valere!
Vale più di quello che le circostanze, i problemi, le difficoltà ti impongono.

Dio un giorno ha deciso di venire qui sulla terra, in Gesù, per cercare tutto quello che era perduto per sempre e ripristinare il suo valore. Ridando a chiunque credesse in Gesù, un posto nel guardaroba di Dio, dove ogni cosa ha un valore inestimabile, dove ogni persona conta ed ha una collocazione unica e irripetibile.

Egli è capace di abbinarti nel modo perfetto a tante altre persone meravigliose, in una sinergia pazzesca!

Rende la tua taglia perfetta in ogni circostanza, dandoti la forza di affrontare ogni cosa nel modo giusto!

Cura la tua vita, affinché il tuo meraviglioso colore non sbiadisca mai nelle difficoltà che incontrerai!

Nel Suo guardaroba non sei un pezzo da museo, impolverato e inutilizzabile, Egli collocherà sempre la tua vita al centro dei Suoi pensieri, usandoti del continuo per dare speranza agli altri. Egli non ha mercanteggiato con il prezzo, perché ha già pagato quello più alto di tutti, dando Gesù a morire sulla croce per te, per assicurarti un posto privilegiato alla Sua presenza per sempre.

Nel guardaroba di Dio, non esiste chi resta indietro, non esiste il migliore o il peggiore, tutto ha il suo prezioso valore e tutto viene utilizzato al massimo delle sue capacità. Sarai al sicuro, perché egli stesso ti proteggerà e nessuno potrà mai farti del male. I tuoi colori, quelli che Dio stesso ti ha donato non sbiadiranno mai, e il tempo e le circostanze sgradevoli, non consumeranno i tuoi tessuti, perché Egli stesso ricuce per sempre tutte le tue ferite.

Il guardaroba di Dio è composto da tutte quelle persone, che come me, e spero presto anche come te, hanno riposto la loro fiducia, la loro fede in Gesù, e che in ogni momento possono contare, oltre che su coLui che può ogni cosa, anche sugli altri membri che lo compongono.

Il guardaroba di Dio è composto da tante persone, che insieme formano un corpo meraviglioso, la chiesa di Cristo. Ognuno al suo posto, ognuno con i suoi colori, ognuno della stoffa pregiata che Dio gli ha fornito, ma che insieme formano un’armonia perfetta, se guidati ed usati da coLui che conosce affondo ogni aspetto della nostra esistenza.

Prova a fidarti di Lui, lascia che metta a posto la tua vita e ridìa valore a ciò che sei, e vedrai che non sei affatto un oggetto usato da svendere o buttare via, ma qualcosa di prezioso che ha ancora tanto da offrire al mondo che ti circonda. Perché tu vali più di quello che pensi e di ciò che gli altri dicono, e Gesù questo lo sa molto bene.

Perché tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo, io do degli uomini al tuo posto, e dei popoli in cambio della tua vita. (Isaia 43:4)

Ugo Tramontano

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