Il mio pensiero sul servizio delle Iene

Il servizio delle Iene andato in onda ieri sera, che ha visto al centro della discussione Alessandro, questo giovane credente palermitano di 20anni, ex-omosessuale, oggi ritornato alla sua vera natura di etero grazie all’intervento divino di Gesù, ha fatto molto scalpore, suscitando non poche polemiche. Ora, vedendo il servizio delle Iene, è stato così evidente notare l’accanimento da parte del giornalista delle Iene Gaston Zama sia nei confronti di Alessandro per quanto riguarda la sua storia di ex-omosessuale sia verso Joe Porrello per quanto riguarda la chiesa Pdg, la quale discussione si estende un po’ a tutta la Chiesa Cristiana evangelica in Italia. L’accanimento del giornalista – come consuetudine dei giornalisti delle Iene – è stata così pressante verso Alessandro e verso Joe che indugeva “quasi” a voler far dire loro ciò che voleva dire il giornalista. Questo è da sempre l’atteggiamento offensivo che le Iene attuano quando si affrontano questioni del genere, nei riguardi della religione, in particolare di persone che hanno ricevuto un intervento miracoloso da Gesù, in quanto è risaputo da tempo la loro tendenza per il mondo Lgbt. Ma, perché fa tanto scalpore se ad un ex-omosessuale gli viene ridata la sua vera natura di etero, di uomo, come scritto nella Bibbia? Perché è così difficile – in una nazione che si definisce Cristiana – credere che un omosessuale, un tossicodipendente, un alcolizzato, un malato di tumore, un cieco, o qualsiasi altra persona con un problema grave o una malattia possa ricevere beneficio grazie ad un intervento miracoloso di Gesù? Per alcuni è più facile credere che un omosessuale sia nato in quella natura, invece che credere che quella è una bugia del diavolo che seduce e inganna gli uomini e le donne per anni.

Non solo la Bibbia condanna – (attenzione, non l’omosessuale, perché Dio ama il peccatore) – l’omosessualità, ma anche la scienza afferma cose importanti. Dal punto di vista biologico è attestato con chiarezza che fino ad oggi nessuna ricerca o studio scientifico abbia dimostrato che l’omosessualità sia dovuta ad un fattore genetico, diversi studi hanno invece determinato che si tratta di una forma di legame e deformazione del proprio indirizzo di genere, dovuto a una serie di cause e problematiche che possono avere vari fattori scatenanti e che, cosa molto importante, può essere risolto e corretto; anche gli studiosi, psicologi in particolare, affermano che l’omosessualità non è una via senza uscita, ma anzi vi si può uscire e si può vivere pienamente la propria identità di genere. Una ricercatrice affermata, che collabora con l’American Psychological Association (APA) e attivista lesbica, ha riconosciuto che omosessuali non si nasce, ma si diventa. La dottoressa Lisa Diamond, co-redattrice del Manuale APA su Psicologia e Sessualità, uno dei membri più rispettati dell’APA, afferma che l’orientamento sessuale è “fluido” e modificabile. Significa quindi che l’omosessuale non nasce tale, ma che a causa di fattori scatenanti, tende a questo orientamento innaturale, proprio come il ladro, l’omicida o il pedofilo è incline alla propria tendenza.

La battaglia per confutare la tesi che omosessuali si nasce, la “born gay theory”, secondo la Diamond è conclusa. Tipicamente, infatti, gli omosessuali – soprattutto maschi – sostengono che sono nati così e che non possono cambiare. Che questa tesi fosse puramente ideologica lo dimostra il fatto che sono migliaia le persone che hanno “recuperato” la loro identità eterosessuale (così come molti etero a un certo punto diventano omosessuali), persone che sono state liberate dall’omosessualità, persone vittime di questo legame, e in tanti lo possono testimoniare con la propria famiglia, la propria moglie e i loro figli. Sono pochi quelli che hanno il coraggio di dirlo ad alta voce, come coloro che ne sono usciti grazie all’intervento divino, perché rischiano l’ostracismo, lo stigma sociale degli attivisti LGBT, e in molti casi una vera persecuzione violenta e intollerante.

Quindi, non solo la Bibbia, ma – come abbiamo visto – anche la scienza afferma che omosessuali non si nasce, ma si diventa. Come si diventa omosessuale? Su questo ci sarebbe tanto da dire, ma il più delle volte una persona diventa omosessuale a causa di traumi famigliari in cui manca un punto di riferimento maschile (come accaduto ad Alessando, il ragazzo al centro della bufera in questi giorni); oppure quando si è circondati già da tenera età dal sesso femminile (madre, sorelle, cugine, amiche); oppure per una violenza subita da piccoli, ecc.

La Bibbia afferma che Dio creò l’essere umano maschio e femmina e li invitò a moltiplicarsi. Quello cristiano è un messaggio in controtendenza, contro cui società, istituzioni e rappresentanti politici soffiano, considerando normale il movimento gay.

Come Chiesa Cristiana, operiamo un distinguo tra il problema omosessualità e la persona “omosessuale”: la persona va amata, compresa e ascoltata in quanto tale, e soprattutto aiutata, mentre il problema dell’omosessualità è un contrasto che va riconosciuto, affrontato e risolto. Perché esso è una deviazione definita dalla Parola di Dio, qualcosa di innaturale. Una volta riconosciuto il problema arriva la buona notizia scomoda per molti: dall’omosessualità si può essere liberati, perché Dio è potente da liberare da questo, che non è un modo diverso di pensare la propria sessualità, ma un legame spirituale.

E’ possibile uscirne fuori per vivere una vita secondo il volere di Dio. L’omosessualità non deve essere visto come l’unico peccato. La parola di Dio affronta questo come tanti altri peccati, perché il problema non è solo l’omosessualità ma la condizione di peccato, di separazione dell’uomo da Dio.

In conclusione, tornando al servizio delle Iene, è stato fatto per mettere in cattiva luce le chiese cristiane evangeliche, ma la verità è stata detta con franchezza e amore, è stato detto un principio biblico scritto nella Parola di Dio, ovvero, che l’omosessualità come tutti gli altri peccati è un peccato grave che può essere perdonato da Dio e dal quale si può essere liberati. La cosa strana era se non avessimo ricevuto attacchi. È normale essere perseguitati. Gesù disse: “a causa del mio nome verrete perseguitati, ma fatevi animo io ho vinto il mondo”. Se hanno chiamato a Lui pazzo, indemoniato, ecc., lo faranno anche con noi, lo ha detto Gesù. Al diavolo fa male che questa verità venga detta. D’altronde, è così evidente che questo programma “le iene” voglia denigrare a tutti i costi – come ormai fa da tempo in tutti i servizi che affrontano il discorso “Dio, Chiesa, religione” – non soltanto le persone che credono in Dio, quasi ridicolizzandole come “pazzi”, ma soprattutto pressandole con l’intento di indurle a dire ciò che è il loro pensiero (quello delle Iene) riguardo al discorso principale dei loro servizi, che vengono montati affinché tutto possa tornare a proprio vantaggio, piuttosto che – come da Paese democratico – lasciar esprimere con libertà e senza censure e pressioni, il pensiero degli intervistati; ma non solo, vogliono denigrare anche la realtà esistente dei miracoli, la condizione della Chiesa Cristiana evangelica e l’esistenza di Dio stesso, come si è visto nel servizio.

Chiesa del Signore Gesù, continuiamo la nostra battaglia! Nessuno può fermarci! La vera luce non può essere spenta! Continuiamo a predicare la Verità, ovvero, che esiste il Dio dell’impossibile pronto a portare beneficio a coloro che sono incatenati da legami. Non saremo creduti, non saremo compresi, saremo odiati e presi in giro per questo, ma non fermiamoci. Continuiamo a portare Gesù nel mondo.

Avanti guerrieri! Dio ci benedica

Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com


Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui