IL NOSTRO DIO È L’UNICO VERO DIO!

Ci fu mai un dio che abbia cercato di venire a prendersi una nazione in mezzo a un’altra nazione mediante prove, segni, miracoli e battaglie, con mano potente come fece il Signore, il vostro Dio, in Egitto, sotto i vostri occhi? Tu sei stato fatto testimone di queste cose affinché il Signore è Dio e che oltre a lui non v’è ne un altro. (Deuteronomio 4:34).

Il Deuteronomio è uno dei libri che costituiscono il pentateuco ed è principalmente consacrato ai discorsi che Mosè pronunciò poco prima di morire nelle pianure di Moab di fronte la Palestina.

I versi in esame rappresentano alcuni dei passaggi del discorso che Mosè fece al popolo d’Israele ponendo loro una domanda: “Ci fu mai un dio che abbia cercato di venire a prendersi una nazione di mezzo a un’altra nazione mediante prove, segni miracolosi e battaglie, con mano potente e con braccio steso e con gesta tremende, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto sotto i vostri occhi?

Una domanda intesa a far riflettere il popolo d’Israele, che tanto peccò d’idolatria, e a riconoscere nel Signore il solo Dio vivente e misericordioso che lo liberò con mano potente e con braccio teso dalla potente nazione egiziana operando segni, miracoli e prodigi combattendo al posto loro. Il popolo d’Israele non dovette prendere armi per combattere, il popolo d’Israele non fece nulla anzi una cosa fece, lamentarsi e mettere in discussione Dio; fu sufficiente il bastone di Mosè mandato e unto dalla potenza di Dio per portare a compimento il piano di liberazione del Signore mediante una serie di segni, prodigi e miracoli.

Come non ricordare il passaggio del popolo d’Israele sul Mar rosso che inseguiti dagli egiziani e vedendo la strada sbarrata si pentirono di essere usciti dall’Egitto col desiderio di ritornarvi per ricadere nella servitù, ma Mosè avendo fede in Dio gli disse statevene tranquilli poiché gli egiziani che voi avete visti non li vedrete più perché il Signore stesso combatterà per voi (rif. Esodo 14:12,13).

Il Signore disse a Mosè: “Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo” cosi accadde che il popolo attraversò il Mar rosso; cercarono di fare la stessa cosa gli egiziani ma Mosè stese nuovamente la mano ed il Mar rosso si chiuse richiudendo i carri, i cavalieri e l’esercito del faraone. (Rif. Esodo 14).

E se questa domanda che Mosè rivolse al popolo d’Israele sia rivolta a noi cosa rispondiamo?

Solo uno è sceso sulla terra per cercare e salvare ciò che era perduto vivendo una vita senza peccato, in piena ubbidienza e sottomettendosi alla volontà del Padre fino alla morte di croce, Gesù Cristo il quale ha compiuto l’opera di salvezza per noi facendosi peccato sul duro legno della croce dove inchiodò una volta e per sempre i nostri peccati.

Gesù mori al posto nostro sulla croce, ma risorto il terzo giorno ha aperto la strada verso il cielo ossia la vita eterna.

In Isaia 53 sta scritto “Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo pace è caduto su di lui e mediante le sue lividure siamo stati guariti.

Gesù è L’Iddio benedetto in eterno che ci ha salvato e ci ha guarito vivendo una vita santa poiché Lui è il Santo di Dio, operando segni, prodigi e miracoli perché figlio del Dio vivente creatore del cielo e della terra.

Oggi chi ha realizzato Cristo come personale Salvatore e Redentore ha un aiuto sempre pronto guardando alla croce ovvero fissando lo sguardo su Colui che crea la fede e la rende perfetta (rif. Ebrei 12:2)perché senza fede non è possibile piacere a Dio. (Rif. Ebrei 11:6)
Ritornando al testo di Deuteronomio c’è un altro verso in esame che ci deve far riflettere “Tu sei stato fatto testimone di queste cose affinché tu riconosca che il Signore è Dio, e che oltre a lui non v’è nessun altro.”

Proprio perché abbiamo realizzato un incontro personale con Gesù sperimentando la gloria di Dio, ricevendo la salvezza per grazia e riconoscendo che c’è un solo Dio che è purissimo spirito e che ci ha reso adoratori in spirito e verità dobbiamo testimoniare di questo grande Dio che è al di sopra di ogni altro dio.

Quando le cose non vanno, stiamo attraversando periodi particolari dove la nostra fede è provata conserviamo e difendiamo la nostra testimonianza perché fedele è Colui che ha fatto le promesse e non cadiamo nell’errore in cui cadde più volte il popolo d’Israele cioè le lamentele, l’incredulità e la tendenza a voltarsi indietro guardando all’Egitto simbolo del peccato.

Il Signore è fedele, ci fortifica per mezzo dello Spirito Santo e non permetterà che il nostro piede vacilli.

Dio ci benedica

Alessandro Landolina | Notiziecristiane.com

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