Il pastore Greg Laurie non si lascia intimidire dagli attivisti gay…

Grag Laurie, pastore di una mega-chiesa evangelica in California, incaricato di condurre alcuni eventi in programma per il Day of Prayer (Giornata di Preghiera), è  finito sotto attacco per le sue vedute sull’omosessualità. In una nota alla stampa internazionale ha fatto sapere che non si lascerà intimidire dagli omosessuali. Nei giorni scorsi alcune organizzazioni LGBT avevano chiesto ai membri del governo di impedire a Laurie di condurre gli eventi di questa settimana, a Washington, per la Giornata di Preghiera.

All’incontro di preghiera, tenutosi lo scorso giovedì mattina, presso la sede del Family Research Council, di Washington, il pastore evangelico Laurie ha detto ai partecipanti: “io non intendo recedere”.

“Non vogliono che io preghi. Mi hanno accusato di essere omofobico, ed altre cose del genere. Come si fa ad affrontare una situazione simile? Siamo giunti nel nostro paese al punto, dove io vengo attaccato perchè credo a ciò che la Bibbia insegna”, ha dichiarato Laurie, lo scorso giovedì, in occasione della Giornata di Preghiera.

Il pastore californiano ha paragonato gli sforzi degli attivisti gay, a quelli dei funzionari di palazzo che cercarono di impedire a Daniele di pregare, (nell’Antico Testamento) per questo introdussero una legge, che ebbe come risultato quello di far finire Daniele nella fossa dei leoni.

“Qui c’è qualcosa che noi dobbiamo imparare. Il diavolo non vuole che noi preghiamo. Qualcuno ha detto che Satana trema quando vede il più debole dei santi in ginocchio”, ha affermato Laurie. “Alcune persone hanno cercato questa settimana di impedirmi di pregare. E ci sono questi attivisti di gruppi omosessuali, che hanno allertato i propri simpatizzanti per sottoscrivere una petizione per il Pentagono”.

Tratto da  Buonanotizia.org

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