Il Prefetto di Roma ha cancellato i 16 matrimoni omosessuali, Era ora!

coppie_gayIl 18 Ottobre scorso il sindaco Marino aveva provveduto a trascrivere nei registri comunali 16 “matrimoni” omosessuali. Il 5 dicembre finalmente il Prefetto Pecoraro ha cancellato, di fatto  queste trascrizioni dato che il sindaco era rimasto inadempiente.

Naturalmente, non mancano le proteste dei sostenitori matrimoni gay e tra questi Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, che ha affermato: “Riteniamo quest’atto illegittimo: il prefetto non ha l’autorità per cancellare i matrimoni trascritti dal Comune e pertanto siamo pronti in sede penale a intervenire contro questa azione che reputiamo illegittima, con i legali delle coppie e quelli dell’associazione”.

Ma la coerenza di giudizio del Prefetto Pecoraro è inappuntabile:  Marino compie un atto illegittimo trascrivendo un “matrimonio” che per il nostro ordinamento è semplicemente inesistente.

Le famiglie romane non arrivano alla fine del mese, il Comune di Roma è sotto la lente d’ingrandimento per via delle inchieste della Magistratura su corruzione, tangenti e infiltrazioni discutibili e il Sindaco di Roma pensa ai matrimoni immondi… Sulla terra confidiamo, però, ancora nelle istituzioni e nella giusta decisione che ha preso il rappresentante dello stato. Il Prefetto, infatti, era stato categorico: «Cancellare le trascrizioni o ci sarà l’annullamento». Il Prefetto ha dunque rispettato la sua posizione, in rispetto alla circolare Alfano, già comunicata al Campidoglio addirittura alcuni giorni prima della cerimonia del 18 Ottobre. L’effettivo annullamento degli atti delle nozze è stato rispettato e come tale anche i tempi burocratici della registrazione delle sedici trascrizioni.

Rimarrà solo un triste ricordo… quella scena del Sindaco Ignazio Marino, che tra gli applausi della sala, celebrava in pompa magna la prima trascrizione nel registro di Roma dei matrimoni di sedici coppie gay, contratti all’estero. Le coppie, di volta in volta, venivano chiamate al tavolo del sindaco e dopo la trascrizione posavano per le foto insieme con lui, tra gli applausi, fiori, regali e manifestazioni di euforia in sala accompagnati da applausi ininterrottamente. Dalle immagini trasmesse dai media, si vede come si sono rallegrati gli empi quando è stata registrata quest’abominazione nel cospetto del primo cittadino di Roma…  Che orrore!  Sappiate che Dio castiga sia le coppie gay sia quelle autorità che approvano leggi che calpestano la sua Parola, vedi Romani 1:18, perché Egli è Giusto.

La parola di Dio è categorica e non lascia spazio a dubbi e/o interpretazioni di nessun tipo; è contro natura non solo che due uomini o due donne si sposino e quindi siano dichiarati uniti da un vincolo matrimoniale, in questo caso davanti al primo cittadino di Roma, ma anche che si uniscano al solo fine di relazioni sessuali più o meno durature, difatti, è scritto chiaramente a proposito delle città di Sodoma e Gomorra che erano piene di uomini che avevano rapporti sessuali con altri uomini che andarono “dietro a vizi contro natura”, leggi Giuda 7. E ancora inLevitico 18:22, Dio non condanna certo il peccatore ma condanna il peccato, nella fattispecie le relazioni contro natura: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole”.

Nel nuovo testamento Paolo parlando delle donne e degli uomini che si danno a passioni infami con persone dello stesso sesso, dice: “Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura; e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento” Romani 1:26-27.

Isacco Provenzano – notiziecristiane.com

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