Iran: in bilico il futuro delle chiese evangeliche

4f47353ad72f49b5c0e8c748306bf703Dopo l’arresto del pastore Robert Asseriyan avvenuto il 21 maggio scorso, il futuro della chiesa delle Assemblee di Dio a Teheran è in bilico: per ora permane l’ordine di chiusura. Le autorità iraniane continuano da tempo ad esercitare forti pressioni nei confronti delle chiese evangeliche affinché categoricamente cancellino ogni forma di servizio in lingua farsi.Il farsi (persiano) è la lingua nazionale, risulta perciò chiaro che l’obiettivo sia arginare il crescente movimento di conversioni di musulmani a Cristo e di impedire radicalmente la diffusione del Vangelo in Iran. Il pastore Asseriyan è stato rinchiuso nel famigerato carcere di Evin a Teheran, dopo aver volontariamente rifiutato di cancellare i culti in farsi. Secondo un articolo di Mohabat news, il pastore avrebbe comunicato alla sua famiglia di stare bene. Fuori dalla chiesa, intanto, è stato affisso un avviso che recita: “La chiesa è chiusa per importanti restauri. Per favore non tornate!”.

Storicamente, il governo iraniano ha tollerato i cristiani armeni e assiri e le loro chiese, ma le congregazioni che si rifiutano di bloccare i loro culti in farsi incontrano opposizioni di vario genere. La chiesa delle Assemblee di Dio del pastore Asseriyan è la più grande chiesa evangelica ufficiale dell’Iran in cui ancora si svolgevano culti in farsi. Nel 2009 a questa congregazione (come ad altre) fu ordinato di cancellare il culto del venerdì, mentre nel 2012 ai suoi leader fu chiesto di fornire i dati identificativi di tutti i membri della comunità. Lo stesso Asseriyan aveva subito forti pressioni e visite da parte della polizia. Il messaggio delle autorità iraniane è ora chiarissimo: cancellate ogni servizio in farsi e così potrete continuare la vostra attività tra gli armeni, altrimenti arrestiamo i vostri pastori e vi facciamo chiudere.

Altri 4 leader delle Assemblee di Dio nella città di Ahwaz sono in prigione con sentenze di un anno sul loro capo. Secondo vari esperti, la chiusura di questa grande chiesa fungerà da potente deterrente per le altre che ancora svolgono culti in farsi, o almeno questo sembra lo scopo delle autorità. L’Iran è tra i primi 10 paesi in cui più si perseguitano i cristiani. Si registra un aumento di conversioni di musulmani a Cristo nonostante la costante persecuzione.

(fonte Porte Aperte)

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