Iran, prosegue l’ondata di arresti di cristiani

558cf1ca8c400de55b3600d4c4067b0bDopo la persecuzione ai danni dei pastori evangelicidi quesrti mesi, continua in Iran l’ondata di arresti di cristiani con accuse pretestuose. A Shiraz, otto cristiani sono stati arrestati lo scorso 16 luglio, con l’accusa di “minaccia alla sicurezza nazionale” e “propaganda anti sistema”. (Nella foto, uno dei tanti cristiani perseguitati)

Mohammad Roghangir, Massoud Rezaie, Mehdi Ameruni, Bijan Farokhpour Haghighi, Shahin Lahooti, Suroush Saraie, Eskandar Rezaie e Roxana Forughi sono stati condannati a pene varianti tra uno e sei anni di detenzione.

Erano stati arrestati lo scorso mese di ottobre, sette di loro nel medesimo incontro di preghiera. Agli inizi di questo mese, nei pressi della capitale Teheran, Ebrahim Firouzi un giovane 28enne convertito al cristianesimo è stato arrestato con l’accusa di “promozione del sionismo cristiano”.

Firouzi era stato fermato lo scorso mese di marzo mentre si trovava sul posto di lavoro, e poi rilasciato su cauzione a maggio. Nel corso del processo, svoltosi nella sua città Robat Karim, a poco distante dalla capitale, la Corte Rivoluzionaria lo ha anche accusato di “avere tentato di lanciare un sito web cristiano, mantenere contatti con stranieri sospetti, e trasmettere culti online”.

Secondo quanto riportato da Mohabat News, Firouzi ha respinto le contestazioni affermando che le accuse contro di lui siano state fabbricate ad arte dalle forze di sicurezza. Il processo è ancora in corso.

In giugno un altro cristiano convertito, di 27 anni, è stato accusato di “riunione illegale, e partecipazione ad una chiesa domestica”.

Bordbar era stato arrestato a dicembre dello scorso anno, durante una celebrazione natalizia con alcuni amici. Se condannato, spiega il suo avvocato difensore, Bordbar rischia fino dieci anni di reclusione.

Bordbar era già stato arrestato per apostasia cinque anni fa nella sua città di Rasht. L’accusa è ancora nella sua fedina penale. Allora era stato obbligato a pagare una ingente somma per la cauzione, cosa che capita di frequente nei casi di cristiani trascinati in tribunale in Iran.

Da Buonanotizia.org

 


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