Israele: Archeologici scoprono una torre di guardia del re Ezechia

Ancora incredibili notizie giungono dalle squadre archeologiche della Città santa, Gerusalemme.

Dopo che nel 2015 era stato riscoperto il tunnel segreto nel quale il Re Ezechia era scappato attraverso un’antica struttura situata nella città biblica di Betsaida, a poca distanza dal mare di Galilea e dopo che nello stesso anno gli scavi di Ophel, ai piedi della parete meridionale del Monte del Tempio, condotti sotto la direzione di Eilat Mazar, avevano portato alla scoperta di un sigillo reale del re Ezechia, oggi tocca alla scoperta di una torre di guardia.

Una torre di guardia di 2700 anni, risalente al tempo del re Ezechia, infatti, è stata recentemente scoperta all’interno di una base militare nel sud di Israele, dopo lo scavo che ha coinvolto soldati e membri dell’Autorità per le antichità di Israele.

Al tempo dei profeti biblici, i soldati stavano in cima alle torri di guardia per avvertire gli israeliti se un nemico si avvicinava. Ci sono diversi passaggi nella Bibbia che ne parlano, come Geremia 6: 1 e Isaia 62: 6.

Fino a oggi, le forze di difesa israeliane (IDF) usano ancora torri di guardia simili. Le rovine della torre scoperta misurano 5 × 3,5 metri e alcune pietre pesano 8 tonnellate. La torre era alta due piani.

I soldati furono sorpresi quando scoprirono la struttura, costruita su un’altura, di fronte alle montagne di Hebron, vicino ad Ashkelon, al largo della costa di Israele.

“La posizione strategica della torre, che fungeva da punto di avvistamento e di avvertimento contro i nemici filistei. Una di quelle città era Ashkelon”, ha detto l’antico direttore degli scavi di Israele, Sa’ar Ganor e Valdik Lifshitz.

Ezechia fu il dodicesimo re di Giuda e governò nell’ottavo secolo a.C.

“Questa torre è uno dei punti di osservazione che collegano le principali città della regione. In quei giorni, per trasmettere messaggi, venivano accesi fuochi durante il giorno e la notte. È probabile che la torre di guardia ora scoperta sia una delle torri che utilizzavano fumo e fuoco per avvertire”, sottolineano gli archeologi.

Pietro Proietto

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