Israele: Ebrei ortodossi in piazza contro la leva obbligatoria

haredimgerusalemme.jpgAlmeno 20’000 ebrei ortodossi, in abito scuro e con i tradizionali copricapo, sono scesi in piazza in serata a Gerusalemme, in un clima di tensione con la polizia, per protestare contro i progetti di allargamento in Israele del servizio militare o del servizio civile obbligatorio anche a religiosi ultrà finora esentati. La “marea nera” di haredim (timorati) e di giovani studenti delle scuole talmudiche (yeshivot) ha scandito slogan ed è stata arringata da alcuni rabbini. “Il governo vuole sradicarci e secolarizzarci, ma non potrà cambiare le nostre tradizioni”, ha tuonato il rabbino David Zycherman.

Nel mirino dei dimostranti, i piani del governo a guida nazionalista di Benyamin Netanyahu di limitare le esenzioni alla leva per gli ultraortodossi, come chiedono settori più secolarizzati di un Paese che prevede di regola un lungo servizio militare obbligatorio sia per i ragazzi (tre anni), sia per le ragazze (due anni). Piani sostenuti in particolare dal neonato movimento laico dell’ex anchorman tv e attuale ministro delle Finanze, Yair Lapid, vera bestia nera degli ebrei osservanti.

Il raduno, sorvegliato in forze dalle polizia, è sfociato in disordini quando i rabbini hanno ordinato il rompete le righe. Alcuni giovani zeloti hanno infatti tentato di assaltare un ufficio di reclutamento, scontrandosi con i cordoni della sicurezza. A fine serata gli agenti hanno fermato secondo testimoni una mezza dozzina di manifestanti.

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook