Israele: “Invasione” dall’Egitto, ma sono cavallette

Israele dalla notte scorsa si trova a dover fronteggiare una vera e propria ‘invasione’ dall’Egitto: non si tratta però di una riedizione della Guerra dei Sei Giorni del 1967, ne’ di quella del Kippur del 1973, bensì del più banale, ma per certi versi non meno insidioso, arrivo attraverso il Sinai dello sciame di cavallette che nei giorni scorsi si era abbattuto dal Sudan sul Paese vicino. In poche ore gli insetti hanno ricoperto circa 800 ettari di deserto del Negev bonificati e convertiti alle colture agricole, mettendo seriamente a repentaglio i raccolti.

Il temuto flagello ha letteralmente oscurato i cieli israeliani a meno di tre settimane dalla Pasqua Ebraica, in cui si ricordano le bibliche dieci piaghe d’Egitto che, locuste comprese, colpirono il Regno del Faraone durante l’Esodo, quando gli schiavi ebrei attraversarono il Mar Rosso diretti alla Terra Promessa: per cercare di arginarlo si è fatto ricorso fin dall’alba ai pesticidi, irrorati da aerei e veicoli nell’intento di eliminare le cavallette prima che il sole diurno ne asciugasse le ali dalla rugiada, e potessero così riprendere il volo.

L’ultima volta in cui lo Stato ebraico fu colpito da una calamità del genere risaliva al 2004, e i danni materiali furono enormi. A detta degli esperti, comunque, si tratta di uno sciame di media grandezza, che il mutare dei venti potrebbe allontanare abbastanza rapidamente.

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