La comune salvezza

Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre.Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo Giuda 1:3-4

Andrew Fuller  (6 febbraio 1754 – 7 maggio 1815) è stato un ministro battista e teologo inglese .  Disse bene e concisamente: “Ci sono, credo, quattro cose che appartengono essenzialmente alla salvezza comune: la sua necessità, il suo tramite vicario, la libertà dal dominio del peccato e la sua santa efficacia”.  Siamo  d’accordo su questi quattro punti! Chiedi a qualsiasi vero cristiano se non è così. Metterete insieme, se volete, una raccolta delle cianfrusaglie del cristianesimo e certamente ci sono alcune persone speciali, che hanno una particolare illuminazione spirituale, così dicono,  potrete assistere o anche essere protagonisti, di momenti assai suggestivi e toccanti, ma che svaniscono al solo rintocco delle campane delle necessità ,  dei desideri e della pochezza umana, dei disastri, delle sciagure e delle preghiere inesaudite. Potrete vantare una posizione spirituale più alta e più profonda, se mai sia stata concessa per semplice richiesta e non per santità di condotta,  e purché non sia suggestione; ma non potrete mai negare il bisogno di un Salvatore, la  fede nella Sua morte e risurrezione, la libertà per la Sua Grazia e il cambiamento di cuore che essa produce.  Tutti i credenti in Cristo hanno una gioia comune in una salvezza comune.

Allarghiamo ancora l’orizzonte e notiamo, in secondo luogo, che QUESTA SALVEZZA È COMUNE NEL SENSO PIU’ AMPIO POSSIBILE. È comune perché va predicato a tutte le nazioni, a tutte le classi, a tutti i caratteri, a tutte le età e a tutte le condizioni degli uomini, anzi va predicato ad ogni creatura sotto il Cielo. È la salvezza comune in quanto essendo un annuncio di misericordia per mezzo di Gesù Cristo deve essere fatto a tutta l’umanità , poiché è dichiarato che se credono in Cristo Gesù saranno salvati. Annunciamolo senza riserve e in piena libertà!

Ma credo che ciò che Giuda intendeva dire in questo contesto è che È COMUNE A TUTTI I CREDENTI. Cosa fu chiesto al Signore Gesù? “Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo? Gesù rispose e gli disse: Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui”. (Gv 14:22-23). Il problema non è il mondo, che non crede, ma la chiesa, il Suo popolo. Su quanti hanno in cuore di “FARE” la Sua volontà riposa questa meravigliosa promessa. Quando lo Spirito Santo dimora in te non si evince per mezzo di manifestazioni straordinarie, ma, come è scritto, dall’ubbidienza a Cristo, da una manifesta rigenerazione, che rende la vita degna di essere chiamata cristiana!

Alcuni uffici, doni, o ministeri sono dati ad alcuni e non ad altri. “Sono tutti apostoli? Sono tutti profeti? Sono tutti insegnanti? Sono tutti operatori di miracoli? Hanno tutti i doni di guarigione? Tutti parlano in lingue? Interpretano tutti?” Non è ognuno che possiede o gode dell’estasi, ma tutti i credenti hanno la salvezza comune! Non ci sono monopoli. Questo è un attacco al Vangelo. Tutti dobbiamo schierarci in sua difesa, perché è la salvezza comune che è implicata in esso. Combattiamo, dunque, strenuamente per la fede, trasmessaci una volta e per sempre. Dio vi benedica!

P.re Marcello D’Ambrosio

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