La conoscenza di Dio e quella di noi stessi sono congiunte, modalità di questa connessione…

485684_512985972046611_936406112_nL’uomo raggiunge la vera e completa sapienza solo attraverso la conoscenza di Dio dal quale scaturisce la conoscenza di noi stessi.

Ognuno di noi guardandoci non possiamo fare a meno di pensare a Dio poiché Egli è la “fonte” da cui riceviamo vita e vigore e dal quale provengono i nostri doni, la nostra forza e la nostra fermezza che consiste nel dimorare e fondarci in Dio, nel suo timore e imparare in che cosa consista l’umiltà. Dobbiamo, dunque, avere questa consapevolezza, “riconoscendo che senza la conoscenza di Dio siamo degli esseri confusi e che solo attraverso Dio possiamo avere la saggezza, la forza stabile, la ricchezza di ogni bene e la purezza di giustizia”. Noi uomini a motivo, del nostro orgoglio e della nostra ipocrisia dobbiamo rivolgere i nostri pensieri a Dio e riflettere sulla perfezione della sua giustizia, saggezza e forza; conformandoci a lui in saggezza, virtu’ e purezza perché quello che a noi può sembrare perfetto non soddisfa la giustizia di Dio. Per questo possiamo affermare che solo attraverso la conoscenza di Dio possiamo conoscere noi stessi.

LA CONOSCENZA DI DIO E IL FINE CUI ESSA TENDE

Con la decadenza e la desolazione nel peccato da parte di Adamo, l’uomo ha perso coscienza sul fatto di chi è Dio. Possiamo conoscere Dio solo comprendendo la sua persona e tutto ciò che gli concerne, dobbiamo sapere primo che Dio è il creatore e sostiene il mondo con la sua potenza infinita, lo governa con la sua saggezza, lo conserva e preserva con la sua bontà e cura l’uomo con giustizia e rettitudine, sostenendolo con la sua misericordia e tenendolo sotto la sua protezione ecco perché queste cose le possiamo trovare solo in lui. Secondo che è il redentore nella persona di Gesù Cristo unico canale di mediazione con il quale possiamo riconciliarci al Padre. Dio merita di essere adorato, non è sufficiente sapere che esiste e dobbiamo essere consapevoli che Egli è la fonte di ogni nostro bene e quindi non dobbiamo cercarla altrove, da lui ci sono largiti tutti i beni. Gli uomini dobbiamo tutto a Dio che è l’autore di ogni nostro bene ecco perché gli dobbiamo stare sottomessi con sincera devozione e consacrarci a lui con animo sincero e univoco. Riconoscendo a Dio questi attributi dobbiamo mettere la nostra vita al suo servizio e avere come unica legge la sua volontà obbedendo ai suoi comandamenti e riconoscendolo come nostro giudice. La nostra fede unita a un sano timore di Dio ci deve spingere a venerarlo come gli è convenuto e a rendergli un servizio degno onorandolo con tutto il nostro cuore.

Luisa Lanzarotta | notiziecristiane.com

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